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Data di nascita: | 05/02/1814 |
Luogo di nascita: | NAPOLI |
Data del decesso: | 10/04/1895 |
Luogo di decesso: | NAPOLI |
Figli: | Giulia, madre di Giovanna DE FILIPPIS, madre a sua volta di Renato PISCITELLI |
Parenti: | Riccardo Piscicelli |
Professione: | Industriale |
Cariche politico - amministrative: | Consigliere comunale di Napoli |
Cariche e titoli: | Vicepresidente della Camera di commercio di Napoli (11 gennaio 1863)
Presidente della Camera di commercio di Napoli (20 settembre 1866-30 maggio 1870)
Proprietario della casa commerciale "Maglione & C."
Comproprietario del giornale "La Patria" di Napoli
Membro del Consiglio di reggenza della Banca nazionale, sede di Napoli (1869)
Presidente della sede della Banca nazionale italiana di Napoli
Vicepresidente della sede della Banca nazionale italiana di Napoli
Presidente della sede della Banca nazionale italiana di Napoli
Consigliere della Società promotrice di belle arti di Napoli |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 02/28/1869 |
Categoria: | 21 | Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria |
Relatore: | Giovanni Lauzi |
Convalida: | 17/06/1869 |
Giuramento: | 20/12/1869 |
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Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti parlamentari Commemorazioni.
Domenico Farini, Presidente
Signori senatori! Doloroso è a me l'annuncio, a voi l'udire dei colleghi venuti a morte dacché non ci adunammo. [...]
Il senatore Girolamo Maglione era nato a Napoli, il 2 maggio 1814, e vi moriva il 10 dello scorso aprile.
Di famiglia oriunda genovese, nei traffici acquistò cospicua ricchezza e fu stimato per grande intelligenza, per somma dirittura. La meticolosa esattezza, la scrupolosa onestà, la proverbiale condotta dei commercianti d'antico stampo, furongli immutabile, severa norma, primo fondamento ai larghi guadagni.
Dell'animo liberale e munifico di lui basti un tratto solo: il generoso dono di cinquantamila lire al Consorzio nazionale.
Presidente della Camera di commercio napoletana, quando il 28 febbraio 1869 venne annoverato fra i senatori, l'alta nomina fu segno del gran conto in che era tenuto non solo dai commercianti, ma da tutta la cittadinanza, che nel Consiglio comunale aveva pure rappresentata.
Colla stessa tersa reputazione chiuse il lungo corso della sua vita mortale (Benissimo).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 12 giugno 1895.
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Attività |
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