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Data di nascita: | 12/22/1844 |
Luogo di nascita: | POZZUOLI (Napoli) |
Data del decesso: | 12/04/1924 |
Luogo di decesso: | POZZUOLI (Napoli) |
Padre: | Francesco |
Madre: | FARAONE Maria Vincenza |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Titoli nobiliari | Conte, titolo concesso con regio decreto del 27 novembre 1919 e con regie patenti del 27 febbraio 1921 |
Coniuge: | VONO Caterina |
Figli: | Francesco
Livia |
Parenti: | VONO Francesco, suocero
VONO SPANÒ Giuseppa, suocera |
Luogo di residenza: | NAPOLI |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza (1)
Laurea in scienze politico-amministrative (2) |
Presso: | Università di Napoli (1) |
Professione: | Magistrato |
Altre professioni: | Avvocato |
Carriera giovanile / cariche minori: | |
Carriera: | Consigliere della Corte d'appello di Messina (29 agosto 1885)
Consigliere della Corte d'appello di Napoli (28 novembre 1886)
Sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione di Roma (17 ottobre 1891)
Procuratore generale reggente presso la Corte d'appello di Messina (23 aprile 1896)
Procuratore generale presso la Corte d'appello di Palermo (5 ottobre 1896)
Primo presidente della Corte d'appello di Catanzaro (19 giugno 1902)
Primo presidente della Corte di cassazione di Firenze (20 ottobre 1905)
Primo presidente della Corte di cassazione di Napoli (9 aprile 1911-22 dicembre 1919. Data del collocamento a riposo) |
Cariche e titoli: | Segretario della Giunta d'inchiesta per la Sicilia (1875)
Capo di Gabinetto al Ministero di grazia, giustizia e dei culti (6 giugno-20 luglio 1893) (12 marzo 1894-10 marzo 1896)
Membro del Consiglio superiore della magistratura (dicembre 1909)
Socio residente dell'Accademia pontaniana di Napoli (3 giugno 1917) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 01/26/1910 |
Categoria: | 08 | I primi Presidenti e Presidenti del Magistrato di Cassazione e della Camera dei conti |
Relatore: | Giovanni Battista Pagano Guarnaschelli |
Convalida: | 04/03/1910 |
Giuramento: | 11/03/1910 |
Annotazioni: | Gruppo Senato: Non ascritto a gruppi |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 12 maggio 1877
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 30 dicembre 1892
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 21 maggio 1893
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 14 giugno 1903
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 31 dicembre 1905
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 11 gennaio 1884
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 10 gennaio 1890
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 19 gennaio 1908
Gran cordone dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1917 |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Niccolò Melodia, Vicepresidente
Onorevoli senatori,
Il lungo periodo di chiusura dei nostri lavori ha visto purtroppo scomparire le nobili figure di non pochi dei nostri amati colleghi che di questa Assemblea erano decoro e vanto. Ad essi rivolgiamo anzitutto il nostro memore ed accorato pensiero. [...]
Un collega eminente nell'ordine giudiziario ci è mancato l'11 aprile: il conte Vincenzo Cosenza, morto in Pozzuoli dove era nato il 22 dicembre 1844.
Laureatosi giovanissimo in giurisprudenza, si dedicò dapprima all'avvocatura, ma per breve tempo, ché nel 1867 entrò nella carriera giudiziaria, e la percorse luminosamente, quasi sempre negli uffici del pubblico ministero, assurgendo nel 1902 al grado di primo presidente di Corte di cassazione a Firenze e quindi a Napoli.
Vincenzo Cosenza fu vanto della magistratura. La sua profonda dottrina, l'ingegno versatile, la sua fede ardente nell'ideale della giustizia lo fecero salire nella più elevata estimazione e dei colleghi e degli avvocati; e importanti accademie scientifiche, infatti, fra cui la Pontaniana, lo vollero socio.
Fu un rigido custode della giustizia di cui ebbe una concezione organica ritenendo che la missione del magistrato impone "l'azione reciproca di tutti i fattori morali della vita complessiva della nazione". Per lui la giustizia è quella che concepì il divino poeta: "Ordina noi ad amare ed operare con dirittura in tutte cose".
A tali sentimenti egli ispirò tutta la sua vita di magistrato cui maggior decoro prestarono il suo carattere integro, la fermezza della sua volontà, la singolare sua modestia e bontà.
Per le sue preclare doti si ebbe importanti incarichi di fiducia e, già segretario nel 1875 della Commissione d'inchiesta per la Sicilia, prestò poi preziosa collaborazione a Giuseppe Zanardelli nei lavori legislativi presso il Ministero della giustizia. Era nostro collega dal 26 gennaio 1910.
La sua perdita ci reca vivo dolore e, mentre un reverente saluto mandiamo alla memoria di Lui, porgiamo alla famiglia l'espressione del nostro rammarico. (Bene).
CORBINO ministro dell'economia nazionale.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CORBINO, ministro dell'economia nazionale. A nome del Governo mi associo alle nobili parole pronunciate dal nostro illustre Presidente per la commemorazione dei colleghi [...], Cosenza, [...]
La semplice enumerazione di questi nomi fa passare davanti ai nostri occhi tutta una nobile successione di attività politiche, amministrative, sociali e scientifiche.
Nell'associarsi al compianto del Senato per la perdita di questi suoi componenti, il Governo si associa anche alla proposta del Presidente perché siano inviate condoglianze alle famiglie degli scomparsi. (Benissimo).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 29 maggio 1924.
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Note: | Secondo altra fonte risulta nato il 21 dicembre 1844.
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Attività |
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