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Senato della Repubblica
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COMPARETTI Domenico

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:07/07/1835
Luogo di nascita:ROMA
Data del decesso:20/01/1927
Luogo di decesso:FIRENZE
Padre:Agostino
Madre:DE ANDREI Barbara
Nobile al momento della nomina:No
Nobile ereditarioNo
Coniuge:RAFFALOVICH Elena
Figli: Laura, che sposò Luigi Adriano MILANI, genero
Fratelli:Giorgio
Piero
Elisa
Parenti:RAFFALOVICH Leone, suocero
Luogo di residenza:FIRENZE
Altra residenza:ROMA
Indirizzo:Via della Stelletta, 23
Titoli di studio:Laurea in scienze naturali
Presso:Università di Roma
Professione:Docente universitario
Altre professioni:Farmacista
Carriera:Professore ordinario di Lingua e letteratura greca alla Università di Pisa (1859-1872)
Professore di Lingua e letteratura greca all'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento di Firenze (1872)
Cariche e titoli: Membro del Consiglio superiore della pubblica istruzione (10 maggio 1883)
Membro della Giunta del Consiglio superiore della pubblica istruzione (15 maggio 1883-19 giugno 1887)
Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei di Roma (9 maggio 1875)
Membro corrispondente della Società reale di Napoli (6 luglio 1880)
Membro della Società romana di storia patria (9 gennaio 1888)
Membro ordinario della Società reale di Napoli (14 maggio 1889)
Socio dell'Accademia della Crusca di Firenze (30 gennaio 1883)
Socio effettivo dell'Accademia delle scienze di Torino (20 marzo 1892)

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:11/20/1891
Categoria:18 I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina
Relatore:Salvatore Majorana Calatabiano
Convalida:01/12/1891
Giuramento:01/12/1891
Annotazioni:Gruppo Senato: Non ascritto a gruppi

    .:: Onorificenze ::.

Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 29 maggio 1862
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 1° febbraio 1874
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 14 luglio 1889


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Tommaso Tittoni, Presidente

      Onorevoli colleghi. Molti e gravi lutti ci hanno colpito nel lungo intervallo dei nostri lavori. [...]
      Una luce vivissima si è spenta in Firenze il 20 gennaio col prof. Domenico Comparetti, letterato e storico della più vasta fama.
      Egli era nato in Roma il 7 luglio 1835 ed era stato indirizzato agli studi di scienze naturali e matematica nelle quali discipline giovanissimo si laureò iniziando poi modestamente la professione di farmacista. Nessuno avrebbe potuto allora prevedere che egli sarebbe divenuto il forte ellenista che doveva imporsi alla ammirazione universale, ma la grande passione che egli sentiva per gli studi classici ben valse a fargli affrontare con esemplare tenacia i più gravi sacrifici, attraverso i quali, temprato anziché scosso dalle difficoltà che d'ogni parte gli si presentavano, egli seppe formarsi in quel campo una formidabile preparazione. Già a 23 anni si rivelò filologo di grande valore con le due dissertazioni pubblicate nel Reinisches Museum sull'annalista Liciniano e sui discorsi d'Iperide sulla guerra lamiaca, documenti preziosi di una dottrina che subito si presentò come eccezionale. Da allora la sua operosità nei più svariati campi prosegue ininterrotta, poderosa, quale poteva essere quella di uno studioso in cui all'ingegno superiore, alla mirabile erudizione e profonda conoscenza delle letterature e civiltà passate si univano il pieno possesso dei mezzi di ricerca, la conoscenza perfetta di molte lingue che gli consentiva la diretta e sicura interpretazione delle fonti, l'esperienza magnifica acquistata nei lunghi viaggi attraverso i luoghi che avevano visto fiorire quelle civiltà. Con tale meraviglioso corredo culturale egli ebbe della vita passata una visione che non poteva essere più organica e larga, onde dalle sue infinite particolari ricerche, scoprendo fra esse connessioni e rapporti prima ignoti, egli seppe assurgere a mirabili sintesi. Non mi è qui possibile accennare particolarmente alle iniziative ed agli scritti dell'insigne collega: si può sopratutto dire che e nel campo della archeologia e in particolare della epigrafia e papirologia sia greca che latina e nelle discipline filologiche e nel campo delle letterature classiche i suoi studi e le sue indagini hanno gittato la più viva luce svelandoci un passato così lontano da noi che poteva sembrare utopia il penetrarlo. Aggiungerò soltanto che il suo nome è specialmente legato alla più notevole scoperta epigrafica degli ultimi tempi, a quella di Gortina, che ci fece conoscere tutta una serie di leggi del VI secolo avanti Cristo e che insieme con altre importantissime meritò a lui e al discepolo Halbherr, che per incarico suo e a sue spese si era recato ad esplorare l'isola di Creta, il cospicuo e ambito premio Bressa. E dirò pure che molto contribuirono ad accrescere la sua fama due poderose opere Virgilio nel medioevo e il Kalevala o la poesia tradizionale dei Finni nel primo lavoro, studiando la figura del poeta latino e la fortuna della sua Eneide nel tempo, egli fa brillare le sue eccezionali qualità di critico e di erudito, il suo sentimento profondo del bello, la classica eleganza dello stile; nel secondo libro, il Kalevala, in un periodo in cui di questo singolare documento di poesia epica popolare alcuni studiosi più speravano di potersi giovare a conferma della teoria di una Iliade composta di cicli epici di cui Omero sarebbe stato solo l'ordinatore, il nostro eminente collega, con dottrina profonda e in pagine geniali, dimostrò che nessun confronto fra i due poemi era lecito, rivendicando la natura organica del poema omerico e l'opera creatrice del grande poeta antico.
      Per l'alto valore scientifico dei suoi studi, Domenico Comparetti fu chiamato alla Cattedra di lingue e letteratura greca nell'Università di Pisa, da cui passò più tardi all'Ateneo fiorentino e per lunghissimi anni onorò la scuola del suo insegnamento, contando fra i suoi discepoli giovani che oggi onorano la scienza italiana e di cui alcuni ben siedono in questa Assemblea. Fu membro delle principali accademie ed istituti scientifici nazionali e stranieri ed era nostro collega fin dal 20 novembre 1891.
      Domenico Comparetti fu esempio di fervida operosità fino agli ultimi anni: la donazione al prediletto Ateneo fiorentino della sua ricchissima biblioteca fornita di preziose e rarissime opere fu bella prova del suo grande amore agli studi, della sua aspirazione, che fu sempre ardente, ad affermare e accrescere il valore della scienza italiana di fronte a quella straniera, onde ben egli può essere annoverato fra i grandi italiani che più hanno meritato della patria.
      Ora con animo accorato ci inchiniamo dinanzi alla tomba dell'illustre collega perduto e mandiamo un reverente saluto alla memoria da lui mentre porgiamo alla famiglia le più vive condoglianze. (Benissimo).
      FEDERZONI, ministro delle colonie. Domando di parlare.
      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
      FEDERZONI, ministro delle colonie. Il Governo aggiunge una sua parola di reverente compianto alla celebrazione dei senatori defunti, nobilmente fatta dall'illustre Presidente di questa Assemblea. [...]
      Ed infine saluto devotamente la memoria gloriosa di Domenico Comparetti, magnifica figura di umanista, di archeologo, di filologo, il cui nome rimarrà nella storia della cultura non italiana soltanto, ma mondiale, come quello del rievocatore della perenne influenza di Virgilio sullo spirito italiano, come quello del restitutore della personalità artistica di Omero contro tutte le arbitrarie congetture di una critica senza anima.
      Tutti questi uomini insigni lasciano un ricco retaggio di affetti e di esempi. La nazione lo raccoglie e lo saprà degnamente custodire. (Vive approvazioni - Applausi).

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 28 marzo 1927.


Attività 0619_Comparetti_IndiciAP.pdf