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Data di nascita: | 06/07/1831 |
Luogo di nascita: | NOCERA INFERIORE (Salerno) |
Data del decesso: | 04/08/1904 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Gregorio |
Madre: | DE VINCENTIIS Artemisia |
Nobile al momento della nomina: | Si |
Nobile ereditario | Si |
Titoli nobiliari | Nobile dei baroni di Tavani, titolo riconosciuto con decreto ministeriale del 15 luglio 1881 |
Coniuge: | GIOVANARDI Carolina |
Figli: | Eva
Manfredi
Mario
Pia |
Fratelli: | Vincenzo, senatore (vedi scheda)
Costanza, coniugata E. Merzinger di Prunysenthal
Eugenio |
Parenti: | Scipione, avo paterno |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via del Corso, 481 |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Napoli |
Professione: | Prefetto |
Carriera: | Governatore, poi prefetto di Lecce (1860-27 giugno 1861)
Prefetto di Massa Carrara (19 gennaio-10 dicembre 1865)
Prefetto di Arezzo (10 dicembre 1865-4 aprile 1867)
Prefetto di Pavia (4 aprile 1867-1° maggio 1868)
Prefetto di Caltanissetta (1° maggio-8 ottobre 1868)
Prefetto di Catania (8 ottobre-19 novembre 1868)
Prefetto di Forlì (19 novembre 1868-19 giugno 1870)
Prefetto di Ravenna (19 giugno 1870-19 luglio 1871)
Prefetto di Alessandria (19 luglio 1871-19 aprile 1876)
Prefetto di Reggio Emilia (19 aprile 1876-8 settembre 1876)
Prefetto di Porto Maurizio (8 settembre 1876-10 ottobre 1877)
Prefetto di Cuneo (10 ottobre 1877-5 dicembre 1880)
Prefetto di Messina (5 dicembre 1880-16 dicembre 1884)
Prefetto di Bari (16 dicembre 1884-16 giugno 1887)
Prefetto di Ancona (16 giugno 1887-16 dicembre 1887)
Prefetto di Palermo (16 dicembre 1887-15 agosto 1890)
Prefetto di Roma (15 agosto 1890-21 agosto 1893) |
Cariche e titoli: | Membro della Società siciliana per la storia patria |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 12/04/1890 |
Categoria: | 17 | Gli intendenti generali
dopo sette anni di esercizio |
Relatore: | Piero Puccioni |
Convalida: | 13/12/1890 |
Giuramento: | 10/12/1890 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare |
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Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 4 aprile 1867
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 5 gennaio 1870
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 gennaio 1885
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 30 maggio 1872
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente
Signori senatori! Duolmi dover cominciare il mio ufficio dalle dolenti note. Ma pur troppo è ben raro che durante un periodo, anche non lungo, d'interruzione dei nostri lavori, non si abbiano a deplorare perdite dei nostri colleghi.
Il senatore Andrea dei baroni Calenda di Tavani, nato nel 1833 a Nocera dei Pagani da antica famiglia patrizia, giovanissimo ancora vinse il non facile concorso di relatore alla Consulta di Stato napoletana: nel 1856 fu nominato sotto-intendente di circondario, prima a Gerace poi a Gallipoli, dove cadde in disgrazia del Governo borbonico per avere, nel 1859, festeggiata e lasciata festeggiare la vittoria di Solferino.
Governatore, dopo la rivoluzione del 1860, della Provincia di Lecce, - fu poi prefetto a Massa Carrara, a Forlì, a Ravenna in circostanze assai difficili; - ad Alessandria, Messina, Bari, Ancona, Palermo e Roma.
Gentiluomo perfetto, d'indole mite e cortese, egli univa alla diligente sollecitudine pe' suoi uffici pubblici il culto della poesia, della letteratura e della storia: Rimondello Orsini, Patrizi e popolani nel medio evo, O tempora, o mores, Sempre gli stessi, sono lavori (per tacere di altri) che si leggono con vivo interesse.
Nominato senatore il 4 dicembre 1890, fu sempre assiduo alle sedute, ed i vari incarichi che ebbe nel Senato disimpegnò con sapiente modestia e con non volgare dottrina.
Il sincero rimpianto della sua dipartita, che il Senato esprime oggi per mezzo delle mie povere parole, valga di conforto alla sua famiglia ed all'egregio suo fratello, anch'esso nostro collega, il senatore Calenda Vincenzo. [...]
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell’interno. A nome del Governo mi associo al dolore del Senato per le perdite gravissime che ha subito durante questo periodo di chiusura dei suoi lavori.
Quando si pensa al tesoro di patriottismo, di sapienza e di valore che il paese ed il Senato hanno perduto con la scomparsa di questi uomini non si può a meno di essere compresi da un senso di profonda mestizia.
Io auguro che la nuova generazione possa darci uomini che per patriottismo, per valore e sapienza possano equivalere a quelli dei quali oggi piangiamo la perdita. (Bene).
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 3 dicembre 1904.
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Note: | Secondo altra fonte risulta nato il 14 giugno 1831.
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Attività |
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