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Data di nascita: | 10/15/1837 |
Luogo di nascita: | LA ROCHE (Savoia) - oggi (Francia) |
Data del decesso: | 30/07/1907 |
Luogo di decesso: | TORINO |
Padre: | Giuseppe Francesco |
Madre: | LAPHIN Virginia |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Fratelli: | Luigi, senatore (vedi scheda) |
Titoli di studio: | Scuola militare |
Scuole militari: | Accademia militare (20 agosto 1851) |
Professione: | Militare di carriera (Esercito) |
Carriera giovanile / cariche minori: | |
Carriera: | Colonnello (28 febbraio 1878)
Maggiore generale (5 aprile 1885)
Tenente generale (19 aprile 1891) |
Cariche e titoli: | Comandante della Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio (13 marzo 1887) |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 10/25/1896 |
Categoria: | 14 | Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i Contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività |
Relatore: | Salvatore Majorana Calatabiano |
Convalida: | 01/12/1896 |
Giuramento: | 01/12/1896 |
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Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia 1° maggio 1868
Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 29 maggio 1879
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia 6 giugno 1885
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia 4 giugno 1891
Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia 4 giugno 1896
Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 30 dicembre 1872
Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 gennaio 1885
Commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro 15 gennaio 1893
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia 1° giugno 1861 |
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Periodo: | 1859 seconda guerra di indipendenza
1860-1861 campagna d'Ancona e bassa Italia
1866 terza guerra di indipendenza | |
Arma: | Esercito: artiglieria |
Decorazioni: | Medaglia mauriziana al merito militare di dieci lustri, medaglia commemorativa per la campagna d'Italia 1859 (Francia), ; medaglia d'argento al valor militare, medaglia a ricordo delle guerre combattute per l'Indipendenza e l'Unità d'Italia, medaglia col motto "Unità d'Italia 1848-1870" | |
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Commissioni: | Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge "Riscatto delle strade ferrate meridionali e liquidazione della gestione della rete Adriatica" e "Accordi per la liquidazione della gestione della rete Mediterranea" (9 luglio 1906)
Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Onoranze a Giuseppe Garibaldi nel centenario della sua nascita" (10 giugno 1907) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente
Signori senatori! È legge fatale che ogni ripresa dei nostri lavori incominci con una nota dolente.
Il senatore Leone Pelloux, che pochi giorni prima avevamo ancora veduto fra noi robusto e fiorente, esalò l'ultimo respiro a Torino il 30 luglio 1907.
Nato a La Roche (Faucigny) in Savoia il 15 ottobre 1837, si dedicò, giovanetto ancora, alla carriera delle armi, della quale percorse splendidamente tutti i gradi fino a quello di tenente generale. Si distinse singolarmente nelle campagne del 1859, 1860, 1861 e 1866. Valente ufficiale d'artiglieria, la saggia sua energia ed il coraggio mostrati nel dirigere la costruzione di una batteria ed il fuoco di essa nell'assedio di Ancona gli valsero la medaglia d'argento al valor militare; e la mirabile sua condotta all'assedio di Gaeta gli procurò le insegne di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia. Fu comandante di vari corpi d'Armata; ed il 25 ottobre 1896 venne chiamato a far parte della Camera vitalizia.
Carattere di soldato, sobrio di parole, gentile di modi, era una di quelle figure che si veggono sempre con piacere, ed era amato da tutti.
L'affetto che portavamo per lui ed il nostro sincero rimpianto possano in parte lenire il dolore dell'egregio suo fratello, decoro anch'esso del Senato e benemerito per importanti servizi resi al paese. (Bene).
PRESIDENTE. L’onorevole ministro della guerra Ha facoltà di parlare.
VIGANÒ, ministro della guerra. L’illustre nostro Presidente ha fatto degne commemorazioni dei senatori generali Giuseppe Mirri e Leone Pelloux [...]
Mi consenta il Senato di ricordare [...] che il generale Leone Pelloux fu mio valente ed amoroso maestro sin da quando, qualche anno dopo il ’60, divenni ufficiale di artiglieria; [...] Con l’animo profondamente commosso per questo ricordo mando la memoria di quei tre uomini illustri un riverente saluto. (Bene).
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l’onorevole De Sonnaz.
DE SONNAZ. Ho chiesto la parola per unirmi alla commemorazione del rimpianto collega senatore generale Leone Pelloux.
Negli ultimi tempi avevo imparato a molto apprezzare le sue belle doti di cuore, di mente e di carattere, e qui nelle sale del Senato ed a Torino quando nel 1906 insieme si prendeva parte alla patriottica commemorazione dell’assedio del 1706.
Il generale Leone Pelloux aveva sempre mente serena e carattere allegro.
L’ultima volta che l’ho visto nel luglio scorso mi aveva dato appuntamento in novembre a Roma al Senato. Ho lasciato ad altri di parlare della sua bella carriera militare, ma ho tenuto anche ad unirmi alla sua commemorazione, come originari della stessa contrada, cioè del paese che ha dato nella storia il casato ai nostri re. [...]
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il senatore Tournon.
TOURNON. Antico compagno di scuola del tenente generale Leone Pelloux, col quale poi percorremmo insieme per lunga via la nostra carriera militare, lasciando quasi contemporaneamente il servizio attivo, non so esprimere l’ambascia dell’animo mio quando sparì dalla scena del mondo questo egregio mio collega ed amico.
Concedetemi, illustri colleghi, che qui tra voi, io esprima questi sensi di intenso dolore per la perdita dell’amico carissimo, associandomi alle nobilissime parole che dissero di lui il nostro illustre Presidente, il presidente del Consiglio dei ministri e l’onorevole ministro della guerra. [...]
RACAGNI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
RACAGNI. Mi associo con tutto l’animo alla commemorazione fatta dal nostro illustre Presidente, del carissimo amico generale Pelloux. [...] Esprimo al Senato il mio vivissimo dolore per la perdita di questi colleghi eminenti.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 5 dicembre 1907.
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Note: | Il nome completo risulta essere: "Tomaso Leone".
Secondo altra fonte risulta nato il 13 ottobre 1837.
Naturalizzato cittadino italiano il 10 aprile 1860.
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Attività |
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