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Data di nascita: | 05/23/1804 |
Luogo di nascita: | SCHIO (Vicenza) |
Data del decesso: | 22/05/1870 |
Luogo di decesso: | SCHIO (Vicenza) |
Padre: | Eleonoro |
Madre: | BERTI Luigia |
Nobile al momento della nomina: | No |
Nobile ereditario | No |
Coniuge: | Celibe |
Fratelli: | Valentino |
Professione: | Geologo |
Cariche politico - amministrative: | Vicepresidente, poi Presidente dell'Assemblea legislativa (Venezia) (1848-1849)
Presidente del Consiglio provinciale di Vicenza (1867-1871) |
Cariche e titoli: | Membro della Società per la realizzazione della Ferrovia ferdinandea (1837)
Membro effettivo dell'Istituto veneto di scienze, lettere e arti di Venezia (26 novembre 1839)
Membro effettivo pensionato dell'Istituto veneto di scienze, lettere e arti di Venezia (16 gennaio 1844)
Vicepresidente dell'Istituto veneto di scienze, lettere e arti di Venezia (11 marzo 1867-26 maggio 1869)
Presidente dell'Istituto veneto di scienze, lettere e arti di Venezia (27 maggio 1869-22 maggio 1870)
Membro corrispondente della Società reale di Napoli (10 luglio 1869)
Socio annuale della Società geografica italiana (1867)
Socio del Club alpino italiano CAI, sezione di Firenze |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 11/05/1866 |
Categoria: | 02
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20 | Il Presidente della Camera dei deputati
I membri della Regia accademia delle scienze
dopo sette anni di nomina
Coloro che con servizi o meriti eminenti avranno illustrata la Patria |
Relatore: | Leopardo Martinengo |
Convalida: | 18/12/1866 |
Giuramento: | 15/12/1866 |
Annotazioni: | Giuramento prestato prima della convalida, in seduta reale d’inaugurazione di sessione parlamentare |
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Cavaliere dell'Ordine civile di Savoia 5 luglio 1869
Grande ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro
Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
Gran cordone dell'Ordine del Leone di Zahringen (Baden) |
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Cariche: | Vicepresidente (29 novembre 1866-13 febbraio 1867) (22 marzo 1867-14 agosto 1869) (10 novembre 1869-22 maggio 1870) |
Commissioni: | Membro della Commissione di finanze (26 gennaio 1867-14 agosto 1869) |
| Commissario di vigilanza all'Amministrazione del fondo per il culto (12 febbraio-13 febbraio 1867) |
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Governo: | Ministro dei lavori pubblici (23 ottobre 1868-7 maggio 1869) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti Parlamentari - Commemorazione
Gabrio Casati, Presidente
Signori senatori.
Questi pochi giorni di sospensione dei nostri lavori furono doppiamente contristati. [...] Ora debbo dirvi di quella d’un altro distintissimo nostro collega il senatore Lodovico Pasini. Mi duole che io debba limitarmi a pochi cenni, com'è consuetudine, nel parlare di lui, imperocché una lunga biografia soltanto potrebbe enumerarne i meriti. Nacque il senatore Pasini il 23 maggio 1804 in Schio, Provincia di Vicenza, e sino dai primi anni si dedicò a studi svariatissimi, ché l'ingegno suo a qualunque si prestava, ma in particolar modo si applicò alla geologia, e tenne posto distinto fra i cultori di essa. E come tale figurò nei congressi scientifici italiani, che furono prodromo dell'affratellamento dei nazionali, tenuti divisi da un politico dispotismo; in essi o fu presidente di sezione o segretario generale. Membro dell'istituto di scienze, lettere ed arti sino dalla sua istituzione, attualmente lo presiedeva. Compì molti lavori e s'adoperò per l'edizione dei viaggi di Marco Polo. Ma i suoi studi perseveranti non gli facevano dimenticare gli interessi della patria, sia dal lato materiale, sia dal politico. Durante il Governo austriaco anteriore al 1848 fu uno dei promotori per la costruzione della ferrovia lombardo-veneta; l'opera sua fu insistente ed energica unitamente a quella del compianto fratello Valentino. Ma quando scoppiò la rivoluzione nel 1848 tutto si diede a cooperarvi ed ebbe in quei tempi varii incarichi. Presiedette all'Assemblea veneta, coadiuvando nel rimanente a Daniele Manin; e nelle vedute pel futuro assetto d'Italia, si associò a noi che formavamo il Governo di Lombardia. E quando Venezia restò sfortunatamente isolata e sostenne ancora una eroica lotta, battuta dagli assedianti, martoriata dal morbo, dalla carestia fu messo a capo dei provvedimenti annonari e vi mostrò la massima attività ed intelligenza. Caduta Venezia ritirossi a Schio, dove il Governo austriaco lo avea relegato, e quivi tornò ai suoi prediletti studi. Riunita la Venezia al rimanente d'Italia fu creato senatore e fatto Vicepresidente del Senato. Dappoi nel 1868 ebbe il portafoglio dei Lavori Pubblici. Cessato quest'incarico, fu novellamente nominato Vicepresidente. Nello scorso autunno ebbe un attacco apoplettico dal quale quasi rilevato poté nell'ultimo scorso aprile portarsi a Venezia a presiedere l'Istituto. Il 13 di questo mese ebbe un nuovo insulto, che non si credette grave; ma nella notte del 22 il malanno attaccò i polmoni, ed egli soccombette alle 10 antimeridiane del medesimo giorno.
L'indole di Lodovico Pasini era amabilissima, la sua conversazione amena e cara, spiccava senza pedanteria la sua dottrina e benevolo mostrossi con tutti. Abbiamo fatta una gravissima perdita e ce ne rammenteremo mai sempre con vero dolore.
Senato del Regno, Atti parlamentari, Discussioni, 27 maggio 1870.
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