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Data di nascita: | 10/29/1853 |
Luogo di nascita: | MESSINA |
Data del decesso: | 14/01/1904 |
Luogo di decesso: | ROMA |
Padre: | Vincenzo |
Madre: | LELLA Angelica |
Coniuge: | DE GREGORIO-ALLIATA Giovanna |
Figli: | Vincenzo |
Parenti: | Litterio De Gregorio-Alliata, suocero, senatore (vedi scheda)
Silvestro, nonno |
Luogo di residenza: | ROMA |
Indirizzo: | Via XX Settembre, 5 |
Titoli di studio: | Laurea in giurisprudenza |
Presso: | Università di Heidelberg |
Professione: | Avvocato |
Cariche amministrative: | Consigliere provinciale di Messina |
Cariche e titoli: | Presidente della Commissione per l'unificazione dei debiti dei Comuni di Sicilia
Membro del Consiglio centrale della Società Dante Alighieri
Socio dell'Accademia peloritana di Messina |
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.:: Nomina a senatore ::.
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Nomina: | 11/21/1901 |
Categoria: | 03 | I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio |
Relatore: | Giacinto Scelsi |
Convalida: | 03/12/1901 |
Giuramento: | 04/12/1901 |
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.:: Camera dei deputati ::.
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Legislatura | Collegio | | Data elezione | Gruppo | Annotazioni |
XVII | Messina I | | 23-11-1890 | Sinistra | |
XVIII | Messina II | | 6-11-1892 | Sinistra | |
XIX | Messina II | | 26-5-1895 | Sinistra | |
XX | Messina II | | 21-3-1897 | Sinistra | |
XXI | Messina II | | 3-6-1900* | Sinistra | Cessazione per nomina a senatore |
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Governo: | Ministro dell'agricoltura, industria e commercio (15 febbraio-18 aprile 1901) |
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.:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.
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Atti parlamentari - Commemorazioni.
Giuseppe Saracco, Presidente
Onorevoli colleghi! Una preziosa esistenza si spegneva sgraziatamente nella persona del senatore Silvestro Picardi da Messina, mancato ai vivi addì 12 [sic] del passato gennaio, in questa Roma, nella ancor verde età di cinquantatré anni.
A pochi uomini vissuti nel mondo politico toccò in sorte, come al Picardi, di raccogliere in vita, e lasciare morendo, così larga eredità di simpatie e di affetti; pochi che al par di lui abbiano acquistato eguale diritto alla pubblica estimazione. Egli è che il nostro Picardi, mandato nel 1890 dal collegio di Messina a sedere nella Camera dei deputati, e sempre rieletto di poi fino a che nel novembre 1901 fu chiamato agli onori del Senato, in tutti gli atti suoi si mostrò sempre eguale a sé [sic] stesso, patriota integro e di carattere indipendente, diligente fino allo scrupolo nell'adempimento dei suoi doveri, alieno del tutto dalla ricerca del potere, che più volte gli venne offerto dagli amici politici, e mai non volle accettare. Solamente nel 1901, stretto dalle preghiere di Giuseppe Zanardelli, amico suo diletto, accettò di far parte della sua amministrazione in qualità di ministro dell'agricoltura, industria e commercio, che tenne soltanto per breve tempo, costretto dalla salute, diventata cagionevole, ad abbandonare l'ufficio.
Finché gli durò la salute, il nostro Picardi diede tutto se stesso alla vita pubblica, ed ebbe largo campo, presso la Camera dei deputati, a far prova del fino ingegno, e della sua larga coltura, con dotte relazioni e con discorsi degni di quel Valentuomo troppo presto uscito di vita. Onde Noi che lo avevamo accolto in questo Senato come ad un par suo si conveniva, ci attendevamo da lui che avrebbe preso larga e degna parte ai nostri lavori, quando dopo lunghi mesi di malessere ostinato e ribelle, il nostro collega ed amico salì a più spirabil aere in mezzo alla desolata famiglia, e fra il compianto di quanti lo conobbero, e perciò amarono.
Onore alla memoria di Silvestro Picardi e così Iddio grande gli conceda il riposo dei giusti, che ha meritato in vita con le opere sue! (Bene).
LEVI. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LEVI. Mi consenta il Senato una breve ed affettuosa manifestazione del dispiacere vivissimo provato per la lacrimata ed immatura dipartita di Silvestro Picardi. Amico personale e ammiratore delle doti di mente e di cuore di lui, uguagliate solamente da non comune integrità di vita e da una cortesia di modi grandissima, mi associo di gran cuore alle nobili parole con le quali il nostro Presidente ha reso omaggio alla sua memoria e mi associerò anche alle proposte che saranno fatte da altri, perché l'eco di questa affettuosa manifestazione del Senato giunga alla desolata famiglia. (Bene).
TODARO. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TODARO. Io mi associo alle parole così nobilmente dette dal nostro Presidente, ed ai sentimenti pur nobilissimi espressi dal collega senatore Levi, e propongo al Senato di mandare alla famiglia dell'onorevole Picardi un telegramma di condoglianze, e di mandarne anche al municipio di Messina ed al capo di quella provincia. Il senatore Picardi non solo fu un padre di famiglia esemplarissimo, ma fu cittadino nobile che spese la sua vita pel bene dell'Italia, e principalmente per quello di Messina e della provincia, di cui fu per molti anni consigliere, applicando largamente a tali uffici tutto il suo ingegno per il bene del suo paese natio. (Approvazioni).
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. A nome del Governo mi associo di tutto cuore a ciò che disse l'egregio presidente del Senato, commemorando il compianto Silvestro Picardi. Ebbi l'onore di essere suo collega come deputato e come ministro, e come prova della grande sua modestia, ricordo specialmente lo sforzo grandissimo che dovette fare l'illustre Zanardelli per indurlo ad accettare l'ufficio di ministro.
In lui la modestia era pari al sentimento altissimo di patriottismo, e tutta la sua vita fu spesa, come ben disse l'onorevole Todaro, a beneficio della sua provincia natale e dell'Italia. Le onoranze che si propongono per Silvestro Picardi, sono dovute ad uno dei cittadini più egregi che abbiano onorato i due rami del Parlamento.
PRESIDENTE. Il Senato ha udito le proposte del senatore Todaro. Io credo d'interpretare il voto del Senato, dicendo che esse sono accolte unanimamente. (Approvazioni).
Questi telegrammi saranno inviati immediatamente.
Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 18 febbraio 1904.
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