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Senato della Repubblica
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PACE Vincenzo

  
  


    .:: Dati anagrafici ::.

Data di nascita:04/08/1828
Luogo di nascita:FRASCINETO (Cosenza)
Data del decesso:14/06/1901
Luogo di decesso:CASTROVILLARI (Cosenza)
Padre:Muzio
Madre:[BARATTA] Maria
Coniuge:TOSCANI Teresa
Figli: Francesco
Fratelli:Giuseppe
Luogo di residenza:Castrovillari
Titoli di studio:Laurea in giurisprudenza
Professione:Avvocato
Cariche e titoli: Comandante della Guardia nazionale (1861)

    .:: Nomina a senatore ::.

Nomina:01/26/1889
Categoria:03 I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio
Relatore:Tommaso Celesia
Convalida:31/01/1889
Giuramento:18/03/1889

    .:: Onorificenze ::.

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia

    .:: Camera dei deputati ::.

Legislatura
Collegio
Data elezione
Gruppo
Annotazioni
XI
Castrovillari
20-11-1871*
Sinistra
Ballottaggio il 27 novembre 1871
XII
Castrovillari
8-11-1874
Sinistra
XIII
Castrovillari
5-11-1876
Sinistra
XIV
Castrovillari
16-5-1880
Sinistra
XV
Castrovillari (Cosenza II)
29-10-1882
Sinistra


    .:: Atti parlamentari - Commemorazione ::.

Atti Parlamentari - Commemorazione
      Giuseppe Saracco, Presidente

      Signori senatori! Ho il dolore d'annunziare al Senato che questa mattina, alle ore 9 e mezzo, cessava di vivere in Castrovillari, ove era nato l'8 aprile 1828, l'avv. Vincenzo Pace.
      Egli apparteneva al Senato dal 1889, dopo aver servito la patria come deputato del collegio di Castrovillari, pel corso di cinque legislature.
      L'annunzio telegrafico che ci manda il sindaco della sua città, aggiunge che quella cittadinanza è rimasta affranta dalla perdita dell'egregio uomo.
      Noi ci associamo a nostra volta e con lo stesso rammarico al dolore di quella popolazione che ha perduto in Vincenzo Pace un degno patriota, uno dei migliori e più illustri dei suoi cittadini. (Approvazioni).
      MICELI. Domando la parola.
      PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
      MICELI. Concittadino e compagno d'armi nel '60 di Vincenzo Pace, deploro la perdita che il paese ha fatto di un cittadino che ha consacrato sin dai primi anni la sua vita al risorgimento italiano.
      Vincenzo Pace fu figlio di Muzio Pace, perseguitato dalla tirannia borbonica per la insurrezione che ebbe luogo a Cosenza nel '44, e più tardi per la insurrezione di Reggio nel '47 che preluse al grande avvenimento di gennaio in Sicilia, nelle provincie napoletane ed in tutta Italia, che acquistò allora la libertà che dopo pochi anni doveva perdere, eccetto che nel Piemonte.
      Muzio Pace, padre del nostro collega morto ieri, fu condannato a morte per fatti generosi e arditissimi compiuti nel '48.
      Nel '49 i figli, eredi delle virtù del padre, parteciparono al movimento d'Italia fino al punto che Giuseppe Pace venne a far la guerra contro gli austriaci nella campagna del '49.
      Nel '60 tutti i figli di Muzio Pace, e Vincenzo alla testa degli altri, presero le armi e dopo di aver preso parte alla battaglia del Volturno, al movimento di Calabria, combattendo valorosamente, non si contentarono dell'acquisto che l'Italia aveva fatto della sua unità e vollero combattere il brigantaggio che desolava le provincie meridionali in quell'epoca.
      Sento il dovere di ricordare al Senato le virtù di questo nostro compagno e in lui io piango la perdita di un esimo patriota, e propongo al Senato di mandare un telegramma al municipio di Castrovillari e alla famiglia Pace, perché abbiano la soddisfazione di sapere che egli è stato ricordato dai suoi colleghi del Senato. (Vive Approvazioni).
      DI BROGLIO, ministro del tesoro. Domando di parlare.
      PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
      DI BROGLIO, ministro del tesoro. A nome del Governo, mi associo ai sentimenti di vivo rimpianto che furono espressi dell'illustre Presidente e dal senatore Miceli per la mancanza ai vivi del senatore Vincenzo Pace.
      Il Senato ha udito che, colla scomparsa di questo patriota, si assottiglia ancora la schiera, ormai troppo diradata, degli uomini che hanno esposto la loro vita e la loro sostanza per la redenzione d'Italia.
      Quindi, ripeto, mi associo alle parole di rimpianto testé dette. (Benissimo).
      PRESIDENTE. Il senatore Miceli propone che si mandi alla famiglia dell'estinto ed al municipio di Castrovillari una parola dalla quale risulti che il Senato prende viva parte alla perdita dell'illustre uomo.
      Quanto alla famiglia ciò è stato fatto, perché già una volta il Senato ha deciso che sempre si mandino queste condoglianze alle famiglie dei colleghi estinti.
      Quanto al municipio di Castrovillari, se non si fanno osservazioni, mi farò un dovere, a nome del Senato, di mandare parole di compianto. (Bene).

      Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 14 giugno 1901.

Note:Il nome completo risulta essere: "Giovanni Vincenzo".

Attività 1626_Pace_IndiciAP.pdf1626_Pace_IndiciAP.pdf