Mercoledì 26 Maggio 2021 - 331ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

L'Assemblea ha approvato mozioni sui vitalizi.

In relazione alla decisione del Consiglio di garanzia, che ha annullato la delibera del Consiglio di Presidenza del Senato n. 57 del 2015, che prevedeva la cessazione dell'erogazione del vitalizio per gli ex senatori condannati in via definitiva per reati gravi, la mozione 1-00373, sottoscritta dai Gruppi M5S, PD e Misto-LeU, e illustrata dal sen. Licheri (M5S), prende atto di un vuoto normativo e impegna a disciplinare nelle sedi competenti, tenendo conto dei principi della normativa vigente in materia di incandidabilità, i casi di revoca del vitalizio dei senatori, cessati dal mandato, che siano stati condannati in via definitiva per delitti di particolare gravità. La mozione 1-00374, presentata dai sen. Romeo (L-SP), Anna Maria Bernini (FIBP) e Ciriani (FdI), impegna a rivalutare, nelle sedi competenti, nel rispetto dei principi dell'articolo 54 della Costituzione e della legge di cui all'articolo 65 della Costituzione stessa, la disciplina dei vitalizi dei senatori in caso di irrogazione di condanne definitive per reati di particolare gravità. La mozione 1-00375, illustrata dal sen. Cucca (IV-PSI), impegna ad adottare tutte le opportune determinazioni, nelle sedi proprie e competenti, volte a disciplinare i casi di revisione o revoca del vitalizio dei senatori, cessati dal mandato, che siano stati condannati in via definitiva per delitti di particolare gravità.

Nella discussione generale il sen. Vitali (FIBP-UDC) ha osservato che, secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, una sentenza di condanna di primo grado non è sufficiente a revocare lo stipendio o la pensione; la sanzione nei confronti di un parlamentare condannato spetta al Consiglio di Presidenza, che tiene conto di principi di onorabilità e della gravità del reato. Il sen. Perilli (M5S) ha richiamato principi di equità e giustizia sociale e ha posto l'accento sulla inaccettabilità della decisione del Consiglio di garanzia, che contrasta con il sentire dei cittadini e non tiene conto delle condizioni generale del Paese.

Nelle dichiarazioni di voto il sen. Cucca (IV-PSI) ha ricordato che la materia dei vitalizi è di competenza del Consiglio di Presidenza, che il Consiglio di garanzia è un organo di natura giurisdizionale e che l'autodichia delle Camere è prevista dalla Costituzione. Il sen. Balboni (FdI), nel dichiarare voto favorevole alle tre mozioni, ha auspicato una nuova delibera, ritenendo che l'interdizione dai pubblici uffici comporti la revoca del vitalizio, che non è assimilabile alla pensione in quanto non scaturisce da un rapporto di lavoro. La sen. Rossomando (PD), annunciando voto favorevole, ha ricordato le motivazioni storiche delle garanzie costituzionali previste a tutela della funzione parlamentare, che rispondono ai principi della democrazia liberale. Il sen. Grasso (Misto-LeU), annunciando voto favorevole alla mozione n. 373, ha argomentato che l'indennità, legata alla carica, non è assimilabile a uno stipendio e il vitalizio, non menzionato dalla Costituzione, non costituisce un diritto intangibile e non è assimilabile a un trattamento previdenziale; infine, ha giudicato errata la decisione del Consiglio di garanzia che, essendo un organo giurisdizionale, non può annullare una delibera del Consiglio di Presidenza. La sen. Craxi (FIBP), nell'annunciare voto favorevole alla mozione n. 374, ha difeso l'autonomia della politica rispetto a poteri forti e oscuri che condizionano sempre più profondamente la vita pubblica e le scelte strategiche del Paese; analizzando i mutamenti storici che hanno investito la funzione parlamentare, ha rilevato che l'antipolitica e la retorica dell'anti-casta hanno indebolito la democrazia rappresentativa e hanno accompagnato il declino economico e politico del Paese. Il sen. Romeo (L-SP) ha affermato la necessità, per restituire credibilità alla politica, di disciplinare la materia dei vitalizi attraverso una legge dello Stato; ha quindi invocato il giusto mezzo, dichiarando contrarietà tanto ai privilegi quanto alla delegittimazione della funzione parlamentare. La sen. Taverna (M5S) ha evidenziato che i senatori del Gruppo M5S sono stati esclusi dagli organi giurisdizionali interni; ha negato l'equiparazione del vitalizio al reddito di cittadinanza; ha auspicato una decisione trasparente per revocare il vitalizio ai senatori condannati. In dissenso dal Gruppo, il sen. Caliendo (FIBP) ha annunciato l'astensione, deplorando la politicizzazione di questioni giurisdizionali e ricordando che la Cassazione ha assimilato il vitalizio al trattamento previdenziale. In dissenso dal Gruppo, il sen. Vitali (FIBP) ha evidenziato il paradosso che induce a riservare al parlamentare un trattamento peggiore di quello previsto dalla legge. In dissenso dal Gruppo, il sen. Di Nicola (M5S) ha invitato il Consiglio di Presidenza a sollevare conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale e ad abolire i vitalizi e i contributi figurativi. Per gli stessi motivi, il sen. Crucioli (Misto), a nome di Alternativa c'è, ha giudicato insufficienti le mozioni. Il sen. Paragone (Misto) ha dichiarato voto favorevole solo alla mozione presentata da M5S.

L'Assemblea ha definito ratifiche di accordi internazionali: è stato approvato definitivamente il ddl 1957, ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione scientifica, tecnologica e innovazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dell'Australia, fatto a Canberra il 22 maggio 2017. Dopo la relazione del sen. Ferrara (M5S) e la votazione dei singoli articoli, hanno dichiarato voto finale favorevole i sen. Laura Garavini (IV-PSI), Alfieri (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Aimi (FIBP), La Pietra (FdI), Lucidi (L-SP), Ferrara (M5S).

Approvato definitivamente il ddl 2131, ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica ellenica sulla delimitazione delle rispettive zone marittime, fatto ad Atene il 9 giugno 2020. Dopo la relazione del sen. Petrocelli (M5S) e la votazione degli articoli hanno confermato il già preannunciato voto finale favorevole i sen. Laura Garavini (IV-PSI), Alfieri (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Aimi (FIBP), Lucidi (L-SP), Ferrara (M5S).

Approvato definitivamente il ddl 1959, ratifica ed esecuzione del Protocollo di adesione dell'Accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra, per tener conto dell'adesione dell'Ecuador, con Allegati, fatto a Bruxelles l'11 novembre 2016. Dopo la relazione del sen. Alfieri (PD) e la votazione dei singoli articoli, hanno confermato il voto favorevole Laura Garavini (IV-PSI), Loredana De Petris (Misto-LeU), Aimi (FIBP), Lucidi (L-SP), Ferrara (M5S).

Approvato definitivamente il ddl 2006, ratifica ed esecuzione degli Emendamenti all'Accordo sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mar Mediterraneo e dell'area atlantica contigua, con Annessi e Atto finale, fatto a Monaco il 24 novembre 1996, adottati a Monaco il 12 novembre 2010. Dopo la relazione della sen. Garavini (IV-PSI) e la votazione degli articoli, hanno confermato il voto finale favorevole i sen. Laura Garavini (IV-PSI), Loredana De Petris (Misto-LeU), Aimi (FIBP), Lucidi (L-SP), Ferrara (M5S).

Approvato definitivamente il ddl 1142-B, ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica Kirghisa sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, fatto a Bishkek il 14 febbraio 2013. Dopo la relazione della sen. Rojc (PD), il sen. Aimi (FIBP) ha annunciato l'astensione e il sen. La Pietra (FdI) ha dichiarato voto contrario a causa della persecuzione della minoranza cristiana nella repubblica Kirghisa.

Approvato definitivamente il ddl 1143-B, ratifica ed esecuzione della Carta istitutiva del Forum internazionale dell'Energia (IEF), con Allegato, fatta a Riad il 22 febbraio 2011. Dopo la relazione della sen. Craxi (FIBP), hanno confermato il voto finale favorevole i sen. Laura Garavini (IV-PSI), Aimi (FI), Loredana De Petris (Misto-LeU), La Pietra (FdI), Lucidi (L-SP), Ferrara (M5S).

L'Assemblea ha approvato il ddl 1196, Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, e alla legge 25 marzo 1993, n. 81, concernenti il computo dei votanti per la validità delle elezioni comunali e il numero delle sottoscrizioni per la presentazione dei candidati alle medesime elezioni.

La relatrice, sen. Pirovano (L-SP), ha illustrato il contenuto dei due articoli che intervengono sul testo unico degli enti locali: per evitare il commissariamento di piccoli comuni, il quorum di validità delle elezioni è abbassato dal 50 al 40 per cento nel caso in cui si presenti una sola lista ed è previsto lo scomputo degli elettori residenti all'estero che non hanno partecipato al voto. Per contrastare il fenomeno delle cosiddette liste farlocche, il provvedimento prevede infine una nuova disciplina per la raccolta delle firme anche nei comuni con meno di 1000 abitanti. Alla discussione hanno partecipato i sen. Taricco (PD) e Lanzi (M5S). Hanno dichiarato voto favorevole i sen. Grimani (IV-PSI), Iannone (FdI), Valeria Valente (PD), Loredana De Petris (Misto-LeU), Vitali (FIBP), Zuliani (L-SP), Maria Laura Mantovani (M5S).

L'Assemblea ha eletto senatori segretari i sen. Margiotta e Paola Binetti.

(La seduta è terminata alle ore 19:31 )



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