Mercoledì 21 Ottobre 2020 - 267ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:19)

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte ha reso un'informativa sulle misure adottate per la nuova fase relativa all'emergenza epidemiologica da Covid-19: la ratio delle nuove misure è tutelare la salute con il minor sacrificio possibile delle libertà. I principi che ispirano il nuovo decreto sono gli stessi dei precedenti: massima precauzione, adeguatezza e proporzionalità. Il lavoro svolto con il Comitato scientifico e le parti sociali ha consentito di definire condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e l'esperienza di questi mesi dimostra che la tutela della salute salvaguarda anche il tessuto produttivo: i dati economici sono più confortanti delle previsioni, la caduta del Pil è più contenuta rispetto ad altri partner europei. Il Governo intende evitare chiusure generalizzate su tutto il territorio nazionale, garantendo in particolare l'apertura delle scuole e degli uffici pubblici. Per contrastare la seconda ondata occorre una strategia diversa rispetto alla scorsa primavera: all'inizio mancavano le mascherine e le sale rianimazione, oggi si sono instaurate prassi virtuose, sono stati potenziati il personale e le strutture sanitarie, è stato attivato il tracciamento. Attualmente si producono 20 milioni di mascherine al giorno, l'Italia è l'unico Paese in grado di distribuire gratuitamente una mascherina chirurgica per ogni studente; sette milioni di dispositivi sono distribuiti giornalmente a ospedali, anziani, forze di polizia. Il decreto n. 125 limita le condotte e i comportamenti sociali e ricreativi che sono veicolo principale di diffusione del virus. Le Regioni potranno modulare le misure in senso più restrittivo per specifiche aree, d'intesa con il Ministro della salute. Alcune regioni, Lombardia e Campania, hanno già avviato la procedura per misure più restrittive. Il Dpcm di domenica scorsa integra quello del 13 ottobre e l'urgenza non ha consentito di informare preventivamente il Parlamento; fra le misure il Presidente Conte ha ricordato: l'obbligo di recare con sé dispositivi di protezione e di indossarli in luoghi chiusi e all'aperto, il divieto di feste al chiuso e all'aperto, la raccomandazione di evitare feste in abitazioni private, le limitazioni alle attività di ristorazione che variano in base alle modalità di consumazione, la possibilità dopo le 21 di chiudere piazze e strade nei centri urbani. Le attività scolastiche continueranno in presenza; solo per le scuole secondarie sono previste modalità più flessibili (ingressi scaglionati, turni pomeridiani). Le università di concerto con la Regione predispongono piani dell'attività didattica. Le attività sportive da contatto sono già interdette dal 13 ottobre, è stata interdetta l'attività dilettantistica, sono vietate sagre e fiere locali; sono invece consentite le attività congressuali a distanza (anche nelle pubbliche amministrazioni le riunioni sono a distanza, salvo eccezioni). E' previsto il ricorso allo smart working in misura superiore al 50 per cento. Il Presidente del Consiglio ha promesso misure di sostegno mirate per le categorie produttive più colpite, in particolare per la ristorazione; la legge di stabilità manterrà uno stimolo fiscale per l'economia (nessun aumento delle imposte) disporrà la proroga ulteriore della sospensione di notifica delle cartelle di pagamento, istituirà un fondo di 4 miliardi per i settori più colpiti (turismo, spettacolo, ristorazione), rifinanzierà la cassa integrazione (gratuita per le imprese con maggiori perdite), estenderà la moratoria sui mutui, confermerà il fondo di garanzia a sostegno delle imprese. Ci saranno misure mirate anche per i trasporti: saranno stanziati 350 milioni aggiuntivi per il trasporto scolastico. La manovra economica affronterà quattro priorità: partecipazione al lavoro di giovani e donne, natalità, sistema fiscale più equo ed efficiente, sostegno agli investimenti. Il Presidente Conte ha rivolto infine un appello al senso di responsabilità personale, invitando ad evitare spostamenti non necessari e attività superflue.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Comincini (IV-PSI), Santanché (FdI), Paragone (Misto), Ferrari (PD), Bernini (FI), Pepe (L-SP), Pellegrini (M5S), La Russa (FdI), Casini (Aut), Faraone (IV-PSI), Errani (Misto-LeU), Pinotti (PD), Saccone (FI), Siri (L-SP) e Maiorino (M5S). Il sen. Comincini ha suggerito la centralizzazione in un call center delle segnalazioni di immuny; la sen. Santanché ha ricordato che la seconda ondata era prevista e ha messo l'accento sulle file interminabili per effettuare i tamponi; il sen. Paragone ha sollevato interrogativi sugli appalti per la produzione di mascherine; il sen. Ferrari ha insistito sulla collaborazione fra Stato, Regioni e comuni; la sen. Bernini ha invitato il Presidente del Consiglio a non decidere da solo; il sen. Pepe ha posto l'accento sulla credibilità delle misure, richiamando la situazione del trasporto pubblico, ha osservato inoltre che la successione di decreti in pochi giorni è sintomo di inefficienza e improvvisazione; il sen. Pellegrini ha espresso apprezzamento per l'azione del Governo, ricordando l'inversione del trend di indebolimento del Servizio sanitario nazionale. Il sen. La Russa ha richiamato la distinzione tra allarme e allarmismo; il sen. Casini ha sollecitato un tavolo permanete di consultazione fra maggioranza e opposizione; il sen. Faraone ha invitato il Governo a utilizzare tutte le risorse europee; il sen. Errani ha chiesto trasparenza sui tamponi e un salto di qualità sui trasporti; la sen. Pinotti ha ricordato che le misure progressive servono ad evitare una chiusura totale; il sen. Saccone, riconosciuto che la tutela della salute è preminente rispetto alle restrizioni individuali, ha invitato il Presidente del Consiglio a collaborare con l'opposizione; il sen. Siri ha chiesto il ripristino del protocollo di cura domiciliare e ha sottolineato le ripercussioni economiche di misure che difettano di logica e coerenza; la sen. Maiorino ha elogiato il Presidente del Consiglio per le scelte compiute che hanno mutato l'orientamento della politica europea e il modello di sviluppo.

(La seduta è terminata alle ore 19:16 )



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