Mercoledì 4 Marzo 2020 - 198ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:31)
All'unanimità l'Assemblea ha approvato in via definitiva il ddl n. 1741, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il relatore, sen. Collina (PD), ha illustrato il provvedimento. Gli articoli da 1 a 3 del decreto-legge demandano ad uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri la definizione di misure intese al contenimento della suddetta diffusione ed alla gestione adeguata e proporzionata all'evolversi della situazione epidemiologica; resta fermo, per i casi di estrema necessità ed urgenza, il potere del Ministro della salute, delle regioni e dei sindaci di emettere ordinanze, nelle more dell'adozione dei suddetti decreti. Sulla base di tali articoli sono stati emanati il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020 ed il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020. Nei comuni o nelle aree nei quali risulti positiva almeno una persona per la quale non si conosca la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi sia un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un'area già interessata dal contagio, possono essere adottate le seguenti misure: il divieto di allontanamento e quello di accesso al comune o all'area interessata; la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato (anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso); la sospensione del funzionamento dei servizi educativi dell'infanzia, delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e degli istituti di istruzione e formazione superiore, compresa quella universitaria, fatte salve le attività formative svolte a distanza; la sospensione dell'apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura; la sospensione dei viaggi d'istruzione organizzati dalle istituzioni scolastiche del sistema nazionale d'istruzione, sia sul territorio nazionale sia all'estero, con il riconoscimento del diritto di recesso dal contratto di pacchetto turistico; la sospensione delle procedure concorsuali per l'assunzione di personale; l'applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva agli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva; l'obbligo per gli individui che abbiano fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all'autorità sanitaria competente per l'adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; la chiusura di tutte le attività commerciali, esclusi gli esercizi per l'acquisto dei beni di prima necessità; la chiusura o la limitazione dell'attività degli uffici pubblici, degli esercenti attività di pubblica utilità e servizi pubblici essenziali; la previsione che l'accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l'acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all'utilizzo di dispositivi di protezione individuale o all'adozione di particolari misure di cautela, individuate dall'autorità competente; la limitazione all'accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone terrestre, aereo, ferroviario, marittimo e nelle acque interne, su rete nazionale, nonché di trasporto pubblico locale, anche non di linea, salvo specifiche deroghe; la sospensione delle attività lavorative per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità e di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare; la sospensione o la limitazione dello svolgimento delle attività lavorative nei comuni o nell'area interessati nonché delle attività lavorative degli abitanti degli stessi comuni o aree svolte al di fuori dei medesimi territori, salvo specifiche deroghe. Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, l'inosservanza dei provvedimenti dell'autorità è punita con l'arresto fino a 3 mesi o l'ammenda fino a 206 euro. L'articolo 4 incrementa nella misura di 20 milioni di euro per il 2020 le risorse già stanziate per gli oneri inerenti all'emergenza sanitaria.
Alla discussione generale hanno partecipato i sen. Balboni, Daniela Garnero Santanché, Urso (FdI); Cirinnà, Rampi, Ferrazzi, Pittella (PD); Michelina Lunesu, Pepe, Candiani (L-SP); Paola Binetti, Laura Stabile, Mallegni, Maria Rizzotti (FI); Castiello, Elisa Pirro, Romano (M5S); Sbrollini (IV-PSI);Cattaneo (Aut). Gli emendamenti sono stati respinti, ma sono stati accolti ordini del giorno di senatori delle opposizioni alcuni dei quali impegnano il Governo a garantire un corretto smaltimento dei rifiuti pericolosi a rischio infettivo, a fronteggiare la carenza di personale nel Servizio sanitario nazionale, a prevedere un finanziamento straordinario per gli Istituti di cura e ricerca, a garantire la tutela della salute degli alunni e delle loro famiglie; a valutare la possibilità di proporre una deroga ai vincoli di bilancio per fronteggiare l'emergenza, di inserire la Lombardia tra le regioni per cui è possibile istituire zone economiche speciali; vigilare sull'aumento dei prezzi degli igienizzanti, di dotare le strutture ospedaliere interessate di dispositivi più idonei di protezione e di consultare gli operatori impegnati ed esposti al rischio, di adottare ulteriori misure di quarantena e sorveglianza per soggetti più suscettibili di sviluppare forme gravi, di accelerare il processo per la realizzazione del vaccino, di sospendere i termini processuali nelle province maggiormente esposte alla diffusione del virus.
Le opposizioni hanno offerto sostegno al decreto, senza tacere gli errori di comunicazione del Governo. La Lega ha posto l'accento sull'emergenza economica e sulle manovre in atto per screditare l'Italia. FdI ha evidenziato che il problema è rallentare la diffusione del virus in considerazione dell'alto tasso di contagio e della limitata capacità delle strutture di terapia intensiva; il Gruppo aveva proposto immediatamente misure di quarantena che, inizialmente, sono state tacciate di razzismo. Il PD ha sottolineato positivamente il clima di unità e cooperazione fra maggioranza e opposizione. M5S ha ricordato che le misure adottate dal Governo italiano sono state apprezzate dall'OMS e dalla Commissione europea. FI ha ricordato il problema della carenza dei medici e del taglio dei posti letti negli ospedali. Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole il sen. Comincini (IV-PSI), il sen. Zaffini (FdI), che ha operato una distinzione tra misure sanitarie e misure di sostegno economico, il sen. Errani (Misto-LeU) che ha sottolineato il ruolo del servizio sanitario nazionale, la sen. Boldrini (PD), la sen. Castellone (M5S) che ha criticato le politiche di tagli alla sanità; la sen. Cantù (L-SP), secondo la quale l'Italia avrebbe dovuto chiedere immediatamente, sulla base dei Trattati europei, misure comuni e l'implementazione di un cordone sanitario europeo; il sen. Mangialavori (FI) ha annunciato che non ci saranno sconti ulteriori al Governo.
Su un servizio della CNN che lede gravemente l'immagine del Paese, hanno preso la parola i sen. Bagnai (L-SP), Malan (FI), Zaffini (FdI) Ferrari (PD), Sbrollini (IV), Licheri (M5S) e Errani (Misto-LeU).
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1698, conversione in legge del decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3, recante misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente. Il testo passa all'esame della Camera dei deputati.
Il relatore, sen. Fenu (M5S), ha illustrato il contenuto del provvedimento, noto come riduzione del cuneo fiscale, che punta a sostenere il potere d'acquisto dei lavoratori in vista di una riforma più complessiva e più equa del fisco che chieda un contributo maggiore ai produttori di ricchezza. Nelle more di una revisione degli strumenti di sostegno al reddito, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati è prevista una misura che si articola in un trattamento integrativo del reddito e una detrazione dall'imposta lorda sul reddito delle persone fisiche. Il trattamento integrativo spetta soltanto se il reddito complessivo non è superiore a 28.000 euro. La detrazione è temporanea (dal 1° luglio al 31 dicembre) in vista di una revisione strutturale delle detrazioni, il suo importo è pari a 600 euro in corrispondenza di un reddito complessivo di 28.000 euro e decresce linearmente fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito pari a 40.000 euro. Il bonus di 80 euro è abrogato. Gli oneri sono valutati in 7.458,03 milioni di euro per l'anno 2020, 13.532 milioni per il 2021 e 13.256 milioni annui a decorrere dal 2022.
Alla discussione hanno preso parte i sen. Conzatti, Parente (IV-PSI), Damiani, Perosino (FI), Steger (Aut), Garnero Santanché (FdI), Manca (PD), Montani (L-SP), Leone (M5S). Le opposizioni e il sen. Steger hanno criticato il provvedimento, che non è una riforma fiscale ma una misura di integrazione salariale, trascura le categorie più colpite dall'emergenza (3,7 milioni di lavoratori incapienti, partite iva, commercianti, lavoratori con contratti irregolari, pensionati), non considera inoltre il quoziente familiare generando disparità. Il relatore, in replica, ha affermato che la flat tax agevola solo i redditi più alti. La Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Guerra ha dichiarato che il provvedimento è il primo passo verso una riforma che renda il fisco più equilibrato, comprensibile e linearmente progressivo. Il contrasto tra lavoro dipendente e autonomo è pretestuoso: il Governo ha mantenuto il trattamento fiscale privilegiato già previsto per l'analoga fascia di reddito da lavoro autonomo e tra i primi provvedimenti adottati, per la zona rossa del coronavirus, vi è la cassa integrazione per i lavoratori autonomi. Nella legge di bilancio il Governo ha avuto la lungimiranza di aumentare la dotazione del fondo sanitario e di prevedere tre miliardi dal recupero dell'evasione fiscale che serviranno a finanziare il taglio del cuneo fiscale, cioè a distribuire meglio il prelievo.
Approvati gli emendamenti della Commissione 1.7 (testo 2), 1.19, 1.20, 2.14, 2.10 (testo 2), in dichiarazione di voto hanno annunciato l'astensione i sen. De Bertoldi (FdI), Siri (L-SP), Sciascia (FI); la sen. Parente (IV-PSI), annunciando voto favorevole, ha chiesto al Governo misure per aumentare il numero degli occupati, considerato che il lavoro dipendente è il perno del sistema fiscale; hanno annunciato un convinto voto favorevole i sen. Loredana De Petris (Misto-LeU), D'Alfonso (PD) e Laura Bottici (M5S).
La Conferenza dei Capigruppo è convocata domani alle ore 10 per definire il calendario delle prossime settimane.
(La seduta è terminata alle ore 19:52 )