Giovedì 6 Febbraio 2020 - 188ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:35)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1672, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 dicembre 2019, n. 142, recante misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento.

La relatrice sen. Bottici (M5S) ha illustrato il contenuto delle misure che si inquadrano nell'azione di rilancio della Banca popolare di Bari (BPB). L'articolo 1 prevede l'assegnazione all'Agenzia Nazionale per l'attrazione investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. (Invitalia) di contributi in conto capitale fino all'importo complessivo massimo di 900 milioni di euro per l'anno 2020. Tali finanziamenti dovranno essere impiegati per aumentare il capitale della Banca del Mezzogiorno - Mediocredito Centrale S.p.A. (MCC). Lo scopo dell'operazione è la promozione, secondo logiche, criteri e condizioni di mercato, dello sviluppo di attività finanziarie e di investimento nel Mezzogiorno, anche a sostegno delle imprese e dell'occupazione. Si prevede inoltre la possibilità di scindere l'Istituto e costituire una nuova società, cui assegnare attività e partecipazioni acquisite da banche e società finanziarie. Le azioni rappresentative dell'intero capitale sociale della società così costituita saranno attribuite, senza corrispettivo, al MEF. Nel corso dell'esame presso la Camera dei deputati è stato previsto che la Banca del Mezzogiorno, ovvero la nuova società, riferisca su base quadrimestrale alle Commissioni competenti per materia di Camera e Senato sull'andamento delle operazioni finanziarie effettuate, anche con riferimento ai profili finanziari, e sugli andamenti dei livelli occupazionali, e presenti alle Camere, a partire dal 2021, una relazione annuale sulle operazioni finanziarie realizzate nel corso dell'anno precedente. Al momento dell'eventuale costituzione della società, il Ministero dell'economia e delle finanze riferisce al Parlamento sulle scelte operate, le azioni conseguenti e i programmi previsti. L'articolo 1 esclude inoltre l'applicazione a tale nuova società del Testo unico sulle società a partecipazione pubblica e prevede che la nomina del relativo consiglio di amministrazione sia affidata al MEF, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico. Sempre nel corso dell'esame presso la Camera dei deputati è stato specificato che resta ferma la disciplina in materia di requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia prevista dal Testo unico bancario per gli amministratori. Infine, l'articolo esenta da ogni imposta tutti gli atti e le operazioni e consente di riversare le risorse stanziate per l'intervento e non effettivamente utilizzate al bilancio dello Stato, con successiva riassegnazione al capitolo di spesa di provenienza. L'articolo 2 prevede che all'onere derivante dalle operazioni suddette, si provveda mediante corrispondente utilizzo delle risorse destinate alla partecipazione al capitale di banche e fondi internazionali e autorizza il MEF ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio.

La sen. Faggi (L-SP) ha avanzato una pregiudiziale di costituzionalità, rilevando la non corrispondenza fra titolo e contenuto del provvedimento e argomentando che l'istituzione di una Banca per il Mezzogiorno non può avvenire tramite un decreto-legge. I sen. D'Alfonso (PD) e Fenu (M5S) hanno annunciato voto contrario. Respinta la questione pregiudiziale è iniziata la discussione generale, alla quale hanno partecipato i sen. Grassi, Antonella Faggi (L-SP), Damiani, Pichetto Fratin (FI), Marino (IV-PSI), Zaffini (FdI), Assuntela Messina (PD), Pesco (M5S). Secondo la Lega le risorse stanziate sono insufficienti a salvare la banca popolare di Bari e a sostenere le attività imprenditoriali del Mezzogiorno. Il provvedimento mira a tutelare gli amministratori della banca anziché a ristorare gli risparmiatori e non garantisce un'allocazione efficiente delle risorse. Favorevole a un intervento statale a sostegno della stabilità degli istituti finanziari, che nei Paesi europei è molto più consistente che in Italia, Forza Italia auspica una strategia di rilancio che preveda anche l'aggregazione delle popolari, superando la logica di un intervento meramente assistenziale. Consapevole delle criticità del sistema europeo, FdI ritiene necessario un intervento pubblico organico per la stabilità degli istituti finanziari. I Gruppi di maggioranza hanno sottolineato che il provvedimento risponde a due finalità: garantire credito all'economia meridionale, mettere in sicurezza la popolare di Bari.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e finanze Baretta ha ricordato che nelle diverse crisi bancarie degli ultimi anni non è mai stato applicato il bail-in. L'intervento specifico per la banca popolare di Bari, che non è ancora fallita, è affiancato da una misura di più ampio respiro per rafforzare il sistema creditizio del Mezzogiorno e, grazie a un emendamento parlamentare, è previsto un attento monitoraggio.

Nelle dichiarazioni di voto favorevoli, il sen. Steger (Aut) ha ricordato che la gestione truffaldina della banca di Bari ripropone il tema della vigilanza degli istituti di credito; il sen. Marino (IV-PSI) ha sottolineato il diverso clima politico dell'intervento rispetto alla scorsa legislatura; secondo il sen. Errani (Misto-LeU) l'istituzione di una banca del Mezzogiorno è un'opportunità per programmare la gestione dei fondi e superare logiche clientelari; il sen. D'Alfonso (PD) ha evidenziato tre aspetti: l'intervento a condizioni di mercato, i requisiti degli amministratori, l'obbligo di riferire sugli effetti occupazionali; secondo il sen. Dell'Olio (M5S) il provvedimento segna una significativa discontinuità con i precedenti salvataggi e occorre rivedere la disciplina europea sugli aiuti di Stato. Il sen. Bagnai (L-SP), dopo aver ricordato che in Germania le banche private, gli istituti di credito cooperativo e le banche di sviluppo regionale sono affiancati da banche pubbliche, ha espresso sfiducia nell'intervento a condizioni di mercato che si limita a rinviare il problema, scaricandone i costi sulle generazioni future; è necessario riaffermare il ruolo pubblico nel settore del credito e riformare il sistema della vigilanza. Il sen. Perosino (FI) ha annunciato un voto favorevole in continuità con i precedenti interventi di salvataggio delle banche in difficoltà. Il sen. De Bertoldi (FdI) ha annunciato l'astensione: il default della popolare di Bari va evitato, il decreto è però l'ennesima misura tampone; occorre riformare la vigilanza, tutelare le banche del territorio, separare le banche commerciali da quelle d'investimento.

Alle ore 15 si sono svolte interrogazioni a risposta immediata con il Presidente del Consiglio.

Il Presidente Conte ha risposto all'interrogazione 3-01348, illustrata dalla sen. Unterberger (Aut), sull'emergenza che coinvolge il corridoio autostradale del Brennero: in attesa della pronuncia della Commissione europea sulle misure restrittive adottate, che violano la libera circolazione, il Governo ha avviato contatti con il Governo austriaco. Il Presidente del Consiglio ha risposto all'interrogazione 3-01352, illustrata dal sen. Faraone (IV-PSI), sul reddito di cittadinanza e sulle misure del Governo per favorire l'occupazione: il reddito di cittadinanza è una misura complessa che richiede un tempo congruo per la valutazione d'efficacia sia come misura di contrasto alla povertà sia come misura di reinserimento sociale. In ogni caso, trattandosi di una misura di giustizia sociale, non può essere valutata esclusivamente in base al numero di beneficiari che hanno trovato occupazione.

Il Presidente del Consiglio ha risposto all'interrogazione 3-01353, illustrata dal sen. La Russa (FdI), sulla candidatura del Ministro dell'economia e delle finanze alle prossime elezioni suppletive per la Camera dei deputati: le elezioni suppletive sono necessarie per sostituire l'onorevole Gentiloni e le ineleggibilità sono tassativamente previste dall'ordinamento. Per quanto riguarda la par condicio in campagna elettorale, la legge affida ad Agicom il compito di garantire una corretta informazione. Il sen. La Russa si è dichiarato insoddisfatto.

Il Presidente del Consiglio ha risposto all'interrogazione 3-01347, illustrata dalla sen. De Petris (Misto-LeU), sulle misure europee per favorire gli investimenti pubblici nell'ambito del Green New Deal: il Governo sta valutando la possibilità di utilizzare il fondo europeo per il polo di Taranto; è stata avviata una procedura di consultazione pubblica che produrrà entro il 2020 una riflessione della Commissione europea sulla governance economica europea, sarà quella l'occasione per una revisione del Patto di stabilità e crescita in senso più favorevole agli investimenti verdi. Il Presidente Conte ha risposto all'interrogazione 3-01350, illustrata dal sen. Verducci (PD), su iniziative di potenziamento della ricerca scientifica in Italia: appena insediato il Governo ha introdotto nella legge di bilancio nuove risorse per il diritto allo studio e l'ampliamento del numero dei contratti dei medici specialistici; è stato poi istituito uno specifico Ministero e previsto un piano di assunzioni di 2000 ricercatori l'anno per cinque anni.

Il Presidente del Consiglio ha risposto all'interrogazione 3-01349, illustrata dal sen. Bagnai (L-SP), sull'accesso ai documenti relativi ai lavori dell'eurogruppo e dei vertici euro: i lavori dell'eurogruppo sono riservati, trattandosi di incontri informali, sebbene sia stata avviata una revisione per bilanciare riservatezza e informazione. Proseguono i lavori per Edis e il rafforzamento dell'unione bancaria secondo una logica di pacchetto, il che rappresenta un successo. Il sen. Bagnai si è dichiarato insoddisfatto. Il Presidente Conte ha risposto all'interrogazione 3-01351, illustrata dal sen. Fantetti (FI), sugli impatti negativi dei nuovi dazi statunitensi sul settore agroalimentare: sebbene l'Italia sia il Paese europeo meno colpito dai dazi statunitensi, comparti d'eccellenza hanno subito danni e il Governo ha assunto iniziative politiche e diplomatiche per rimuovere ostacoli agli scambi.

In apertura di seduta la Presidente di turno Taverna ha espresso la vicinanza del Senato ai familiari delle vittime dell'incidente ferroviario occorso questa mattina su una linea di alta velocità. L'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio.

(La seduta è terminata alle ore 16:20 )



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