Martedì 29 Maggio 2018 - 7ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:33)
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 297 conversione in legge del decreto-legge 27 aprile 2018, n. 38, recante misure urgenti per assicurare il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia S.p.A.
Il relatore, sen. Turco (M5S), ha illustrato i due articoli del decreto che differisce al 31 ottobre 2018 il termine per l'espletamento della procedura di cessione, proroga fino al 15 dicembre 2018 la durata del finanziamento, pari a complessivi 900 milioni di euro, sopprime la disposizione che prevedeva la restituzione del finanziamento entro il termine dell'esercizio. Il relatore ha ricordato che il commissariamento di Alitalia nel 2017 è scaturito dal fallimento di una strategia che ha privilegiato le tratte di breve raggio, esposte alla concorrenza crescente delle compagnie low cost.
Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Caliendo, Siclari, Gallone, Mallegni, Gasparri (FI); Lucidi, Santiello, Lupo (M5S); Cirinnà, Pittelli, Malpezzi (PD); De Bertoldi (FdI); Laniece (Aut); Vallardi (Lega). Diversi senatori hanno evidenziato la necessità per il Paese, per le imprese e per il turismo, di un vettore nazionale e hanno rilevato i risultati della gestione commissariale, anche se i costi di gestione rimangono eccessivi. L'esame proseguirà nella seduta di domani che avrà inizio alle ore 11,30.
In apertura di seduta si è svolto un dibattito sul mancato varo del Governo Conte, basato sul contratto tra M5S e Lega.
Il Capogruppo di M5S, sen. Toninelli, ha evidenziato che il veto del Presidente della Repubblica sul nome del Ministro dell'economia, per idee politiche approvate dalla maggioranza degli italiani, rappresenta un fatto senza precedenti. Avallando il principio secondo cui sulla politica italiana decidono Bruxelles e Berlino, è stata impedita la nascita di un Governo con un preciso programma e una maggioranza solida mentre, con l'incarico a Cottarelli, si sta dando vita a un Governo fantasma privo di identità, di temi e di sostegno parlamentare. La sen. Rauti (FdI) ha rilevato che l'affermazione del commissario europeo al bilancio "i mercati insegneranno agli italiani a votare" è un attacco alla sovranità nazionale e alla democrazia. Una crisi politica si è trasformata in una crisi istituzionale e non si comprende per quale motivo, dopo le elezioni, non sia stato conferito alla coalizione di centrodestra l'incarico di formare il Governo. Secondo il sen. Casini (Aut) nessuna forza politica ha vinto le elezioni, alle quali la Lega si è presentata nell'alleanza di centrodestra, e il leader della Lega si è preso gioco del leader di M5S. Il Governo Cottarelli non è un esproprio ma un Esecutivo per portare alle elezioni. Il sen. Grasso, a nome di Liberi e Uguali, ha espresso affetto e solidarietà al Capo dello Stato e ha invitato M5S a fare un passo indietro. Ha affermato infine che programmi elettorali irrealizzabili possono mettere a rischio la stabilità, la tenuta del risparmio e del credito. Secondo il Capogruppo del PD sen. Marcucci la crisi politica è la conseguenza di malintesi, non detti, false promesse elettorali; in particolare il leader della Lega avrebbe puntato fin dall'inizio a far fallire la nascita del Governo. Il sen. Centinaio (LN), nel sollecitare l'immediato ritorno alle urne, ha ricordato che la Lega ha agito responsabilmente nell'interesse del paese per restituire speranza e fiducia ai cittadini. Dopo le elezioni, la Lega ha chiesto, senza esito, l'incarico per formare un Governo di centrodestra; M5S ha quindi provato ad aprire un dialogo con il PD che dopo settimane ha rifiutato di trattare; Lega e M5S hanno poi lavorato generosamente e faticosamente alla definizione di un programma equilibrato che aveva punti cardine nel rilancio dell'economia e nella tutela della sicurezza. Le riserve espresse sul Ministro dell'economia riguardavano anche il programma, che non contemplava l'uscita dall'euro ma una politica internazionale dell'Italia da protagonista. La Capogruppo di FI, sen. Bernini, si è rammaricata del mancato conferimento al centrodestra dell'incarico di formare il Governo dopo il 4 marzo, e ha ricordato che la delicatezza del momento richiederebbe un Esecutivo autorevole.
(La seduta è terminata alle ore 19:47 )