Mercoledì 29 Gennaio 2020 - 185ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:30)
L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1665 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 dicembre 2019, n. 137, recante misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia - Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria.
Il relatore sen. Astorre (PD), ricordando che Alitalia è uno degli asset principali del sistema economico del Paese, ha illustrato il provvedimento che, in vista della procedura di cessione dei complessi aziendali, interviene per salvaguardare l'operatività della società e per avviare una nuova procedura volta all'individuazione di uno o più soggetti acquirente. È confermato il prestito di 400 milioni di euro, già previsto dal decreto-legge n. 124 del 2019 (il c.d. "decreto fiscale"), e si apportano modifiche al programma della procedura di amministrazione straordinaria ed ai poteri dell'organo commissariale. L'articolo 1, comma 1, concede un finanziamento a titolo oneroso di 400 milioni della durata di sei mesi, da utilizzare, oltre che per far fronte alle esigenze gestionali indifferibili anche per l'esecuzione di un piano di iniziative ed interventi. Il comma 2 disciplina le condizioni del finanziamento, che dovrà essere restituito con priorità rispetto a ogni altro debito entro sei mesi dall'erogazione. Il comma 2-bis, inserito dalla Camera dei deputati, introduce alcuni obblighi di informazione del Parlamento da parte dell'organo commissariale. Il comma 3 introduce modifiche al programma della procedura di amministrazione straordinaria per il trasferimento dei complessi aziendali, prevedendo iniziative e interventi di riorganizzazione ed efficientamento della struttura e delle attività aziendali, funzionali alla tempestiva definizione delle procedure di trasferimento dei complessi aziendali, da effettuarsi - secondo un'integrazione della Camera dei deputati - tenendo conto dei livelli occupazionali e dell'unità operativa dei complessi aziendali. Il comma 4 interviene sui poteri dell'organo commissariale delle società, prevedendo che, entro il termine del 31 maggio 2020, debba espletare le procedure necessarie per il trasferimento dei complessi aziendali quali risultanti dal nuovo piano delle iniziative e degli interventi, assicurando la discontinuità anche economica della gestione da parte del soggetto cessionario. Il comma 6 dispone la copertura finanziaria.
Respinta la questione pregiudiziale di costituzionalità, avanzata dal sen. Pagano (FI), contro la quale è intervenuto il sen. D'Arienzo (PD), si è svolta la discussione generale. Hanno preso la parola i sen. Urso (FdI); De Vecchis, Simona Pergreffi, Rufa, Antonella Faggi (L-SP); Perosino, Ferro, Messina (FI); Gelsomina Vono (IV-PSI); Monica Cirinnà (PD); Santillo (M5S). Secondo L-SP il decreto avrebbe dovuto imporre paletti più stringenti al commissario straordinario; il deficit di Alitalia non dipende dagli esuberi e i sindacati dei lavoratori devono essere coinvolti nella trattativa. Sarebbe opportuno istituire una Commissione d'inchiesta parlamentare per indagare sulla svendita degli asset strategici del Paese iniziata con il Governo Prodi. Secondo FdI il decreto dispone un'ulteriore proroga priva di una strategia: dal 2017 si sono susseguiti sette interventi privi di efficacia e Alitalia ha perso progressivamente valore, con la diminuzione della flotta, delle destinazioni e dei passeggeri. Negli anni '90 il centrosinistra si oppose all'alleanza strategica con KLM, che non contrastava con gli interessi del Paese, e molti errori sono stati commessi dalla gestione commissariale. Secondo FI il debito di Alitalia sarebbe sostenibile se fossero realizzati interventi sul management, sui contratti in leasing, sul personale; il Governo naviga senza una rotta e la nomina di un nuovo commissario è un fallimento annunciato. Secondo IV ogni ipotesi di nazionalizzazione è anacronistica, secondo PD e M5S occorre investire su risanamento e rilancio, scongiurando ogni ipotesi di chiusura.
Il Governo ha accolto diversi ordini del giorno: il G.100, sottoscritto da senatori della maggioranza, impegna a garantire il mantenimento dell'unitarietà operativa aziendale e dei livelli occupazionali e salariali; il G1.101 e G1.104 (testo 2), presentati da senatori della Lega, impegnano a riservare specifiche misure del piano integrativo alla salvaguardia dei livelli occupazionali esistenti e a riservare specifiche attenzione agli aeroporti italiani anche in vista delle Olimpiadi invernali del 2026; il G1.200 dei senatori di IV impegna a non intraprendere in futuro operazioni di finanziamento e prestito e a individuare nel più breve tempo possibile il partner commerciale più solido per portare a compimento la procedura di cessione; il G.105 (testo 2) di senatori di FI impegna ad adottare misure che tengano insieme l'interesse del Paese, della società, degli utenti e dei lavoratori, cercando di allinearli.
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Gelsomina Vono (IV), De Falco (Misto), D'Arienzo (PD) e Giulia Lupo (M5S). Secondo IV, pur mancando qualsivoglia indicazione rispetto al modo di procedere futuro, il provvedimento chiama a un'assunzione di responsabilità. Il Gruppo Misto ha espresso la speranza che l'ulteriore prestito sia realmente prodromico a un rilancio concreto. I sen Ruspandini (FdI), Briziarelli (L-SP) e Mallegni (FIBP) hanno annunciato un'astensione costruttiva per senso di responsabilità. L-SP ha chiesto al Governo di chiarire una posizione univoca: si ipotizza una cessione a soggetti stranieri o, come auspicato dal ministro Patuanelli, se necessario, un intervento dello Stato?
Il presidente di turno La Russa ha comunicato gli esiti della Conferenza dei Capigruppo che ha approvato integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 5 febbraio: domani, dopo la discussione di ratifiche di accordi internazionali, il Ministro della salute renderà un'informativa urgente sul Coronavirus. Mercoledì prossimo saranno discusse la mozione sui viaggi della memoria e la proroga della Commissione d'inchiesta sul femminicidio. La Conferenza dei Capigruppo si riunirà nuovamente martedì 4 febbraio per definire il calendario delle giornate successive.
(La seduta è terminata alle ore 18:01 )