Martedì 28 Gennaio 2020 - 184ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:04)
A conclusione della discussione della relazione sull'amministrazione della giustizia, l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza che approva le comunicazioni del Ministro.
Il Ministro della giustizia Bonafede, ritenendo che la giustizia abbia bisogno di interventi chirurgici e di investimenti, prima che di nuove norme, ha evidenziato che nel bilancio 2019 sono stati stanziati per il Ministero della giustizia 8,5 miliardi, nel 2020 quasi 9 miliardi. Nel maggio 2019 è stata avviata la revisione delle piante organiche, quelle della Cassazione sono aumentate di 70 magistrati; negli uffici giudiziari di merito è prevista la distribuzione di 600 nuovi magistrati. La legge di bilancio ha inoltre autorizzato l'assunzione di 2.903 unità di personale amministrativo. Con riguardo all'edilizia giudiziaria, l'amministrazione centrale ha assunto la gestione diretta di 926 immobili e ha promosso la realizzazione in alcune città di poli della giustizia (le cosiddette cittadelle giudiziarie a Roma, Bari, Perugia, Lecce, Vercelli, Trani, Messina, Catania, Milano, Velletri, Venezia, Bologna, Catanzaro, Sassari, Udine). Per un totale di 592 nuovi posti detentivi sono stati consegnati i padiglioni di Lecce, Parma, Trani; altri 400 ne deriveranno dai nuovi padiglioni di Taranto e Sulmona. E' stata incrementata la dotazione organica della polizia penitenziaria; sono state aperte nuovi sedi per le detenute madri a Roma e a Firenze; è stata potenziata l'attività lavorativa dei detenuti (alla data del 30 giugno scorso risultano 16.850 detenuti lavoranti grazie ai protocolli con enti per lavori di pubblica utilità). Il Ministero della giustizia ha costituito una squadra speciale per la protezione dei minori e ha ampliato gli accertamenti dell'ispettorato sulle ingiuste detenzioni. Sul tema delle riforme, il Ministro ha richiamato il ddl delega che punta su un unico rito ordinario per le controversie civili davanti al giudice monocratico, su un atto introduttivo unico per tutti i procedimenti civili, sull'accelerazione della digitalizzazione. Le pendenze al 30 settembre 2019 risultavano 3.329.436, il 2,8 per cento in meno rispetto all'anno precedente. Negli ultimi dieci anni il calo è del 36 per cento. Con riguardo alle riforme penali, il Ministro ha ricordato alcune leggi importanti già approvate: la cosiddetta Spazzacorrotti, che ha introdotto l'agente sotto copertura, il Daspo ai corrotti e un nuovo regime di prescrizione; il cosiddetto codice rosso e il decreto legge in materia di intercettazioni. Infine, il Ministro Bonafede ha ricordato gli interventi normativi in fase di elaborazione: le nuove norme in materia di tutela penale degli alimenti, la disciplina del divieto di pubblicizzazione parassitaria, il ddl sulla magistratura onoraria, la riforma costituzionale che introduce principi in materia di funzione e ruolo dell'avvocato, la riforma del CSM, il progetto di riforma del processo penale.
Alla discussione hanno partecipato i sen. Valeria Valente, Monica Cirinnà, Anna Rossomando (PD); Ostellari, Pellegrini, Pepe (L-SP); Vitali, Maria Gallone, Dal Mas, Fiammetta Modena (FI); Emma Bonino (Misto); Daniela Donno, Angela Piarulli (M5S); Cucca (IV); Grasso (Misto-LeU); Balboni (FdI).
In replica il Ministro Bonafede ha espresso parere favorevole sulla proposta di risoluzione della maggioranza e contrario alla proposta dell'opposizione. Ha riconosciuto che in tema di prescrizione esistono divergenze nell'ambito della maggioranza, ma ritiene che potranno essere superate in vista di un obiettivo comune.
Nelle dichiarazioni di voto, la sen. Unterberger (Aut) ha apprezzato l'impostazione del Ministro; si è dichiarata favorevole alla sospensione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio e a una revisione del processo penale volta a eliminare inutili formalismi. Il sen. Cucca (IV) ha salutato positivamente la rinuncia a posizioni di bandiera sui temi della giustizia. Il sen. Grasso (Misto-LeU) ha giudicato positivamente la delega per la riforma del processo civile e ha sollecitato la riforma dell'ergastolo ostativo, l'istituzione di una banca dati sui carichi pendenti, l'operatività del fascicolo elettronico del detenuto. Il sen. Balboni (FdI), dopo aver criticato la mancata attenzione alla magistratura ordinaria, ha ricordato alcune proposte della risoluzione d'opposizione per il superamento delle correnti nel CSM, per la separazione delle funzioni, per il riconoscimento del ruolo e dell'equo compenso dell'avvocato. Il sen. Mirabelli (PD) ha condiviso la priorità dell'intervento sul processo civile e ha auspicato un intervento sulle misure alternative al carcere. Il sen. Pillon (L-SP) ha ricordato che la riforma della prescrizione prevedeva tempi certi per la definizione del processo penale; ha quindi richiamato i temi della riforma della giustizia tributaria, della separazione tra magistratura e politica, della lotta alla droga, dell'affido dei minori. Il sen. Caliendo (FI) ha ricordato i principi liberali del diritto penale e ha criticato l'ipotesi del sorteggio nel CSM. La sen. D'Angelo (M5S) ha annunciato voto favorevole alla proposta di risoluzione di maggioranza.
(La seduta è terminata alle ore 20:10 )