Giovedì 11 Ottobre 2018 - 46ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:36)
A conclusione dell'esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018, l'Assemblea ha approvato a maggioranza assoluta la risoluzione n. 100 dei sen. Romeo (L-SP) e Patuanelli (M5S), che autorizza lo scostamento dal piano di rientro verso l'obiettivo di medio periodo, e la risoluzione di maggioranza n. 5 che impegna il Governo ad attuare le misure previste nella Nota di aggiornamento. Al testo della risoluzione n. 5 è stato approvato l'emendamento 5.16 (testo 2) del sen. Solinas (L-SP) che riguarda il conseguimento dei saldi programmatici nei termini indicati dalla Nota e le misure di compensazione degli svantaggi strutturali derivanti dalla condizione di insularità.
Il relatore, sen. Dell'Olio (M5S), ha riferito sul documento governativo che delinea un quadro di previsioni macroeconomiche meno favorevole, in conseguenza delle tendenze protezionistiche e dei fattori di rischio dell'economia mondiale. La stima del Pil scende infatti dall'1,5 all'1,2 per cento. La prossima manovra finanziaria sarà orientata a promuovere crescita, buona occupazione, lotta alla povertà attraverso provvedimenti quali il reddito di cittadinanza e la riforma dei centri per l'impiego, il pensionamento anticipato per incentivare l'assunzione di giovani, l'introduzione della flat tax a favore di piccole imprese, professionisti e artigiani, il rilancio degli investimenti pubblici e della ricerca tecnologica. Il Governo intende quindi adottare una politica fiscale espansiva e, conseguentemente, propone uno scostamento dal piano europeo di rientro che fissa l'indebitamento netto al 2,4 per cento.
Alla discussione hanno preso parte i sen. Battistoni, Maria Rizzotti, Ferro, Maria Gallone, Gabriella Giammanco, Saccone, Pichetto Fratin (FI); Turco, Lannutti, Marco Pellegrini, Paragone, Di Nicola, Nunzia Catalfo (M5S); Roberta Ferrero, Zuliani, Tosato, Erica Rivolta, Romeo (L-SP); Marino, Damiani, D'Arienzo, Patriarca, D'Alfonso, Teresa Bellanova, Collina, Simona Malpezzi, Manca, Faraone (PD); Emma Bonino (Misto), Zaffini, Bertacco (FdI), Laforgia (Misto-LeU), Nencini (Misto-PSI). I senatori dell'opposizione hanno evidenziato i giudizi negativi di BCE, FMI, Commissione europea, Banca d'Italia e Ufficio parlamentare di bilancio e hanno proposto una manovra alternativa basata sulla riduzione selettiva della spesa, le agevolazioni fiscali per investimenti e assunzioni, un piano per il Sud. Il PD, in particolare, ha accusato il Governo di irresponsabilità e di populismo, ponendo l'accento sulla crescita della spesa per pagare gli interessi sul debito pubblico. FI ritiene che il reddito di cittadinanza sia una misura assistenziale e l'aumento della spesa corrente non promuova crescita; confida quindi nell'azione del Ministro Tria per riportare ordine nella manovra finanziaria. Meno pregiudiziale la posizione di FdI, che attende l'esame della legge di bilancio e auspica interventi per il sostegno alla crescita demografica e la sanità. LeU, pur condividendo le misure espansive e redistributive, è contraria alla flat tax e non ritiene che la manovra segni una reale discontinuità. La Lega ha ricordato che le politiche di austerità degli ultimi anni hanno prodotto bassa crescita ed elevata disoccupazione giovanile, senza diminuire debito e pressione fiscale che sono invece aumentati; ha quindi espresso apprezzamento per il superamento della legge Fornero, la detassazione degli utili reinvestiti e la flat tax per imprese e partite IVA. M5S ha rivendicato con orgoglio il cambio di rotta rispetto a politiche neoliberiste subalterne alla Troika, che hanno sostituito la sovranità popolare con la sovranità del mercato, hanno finanziato le banche e impoverito i cittadini.
Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Garavaglia, in replica, ha ricordato che l'Italia ha il tasso di crescita più basso in Europa e che le politiche degli ultimi anni non hanno funzionato. Le risorse stanziate l'anno scorso per gli investimenti non sono state spese e il nuovo Governo ha già preso iniziative per sbloccarle e per accelerare gli appalti pubblici; per stimolare gli investimenti privati, prevede invece un intervento sull'Ires. Il Sottosegretario Garavaglia ha precisato infine che il reddito di cittadinanza è necessario per contrastare la povertà, ma una parte essenziale della manovra riguarda le politiche attive per l'impiego.
Nelle dichiarazioni finali, hanno annunciato voto contrario i sen. Julia Unterberger (Aut), Marsilio (FdI), Misiani (PD) e Anna Maria Bernini (FI). La sen. De Petris (Misto-LeU) ha annunciato l'astensione sullo scostamento e voto contrario sulla Nota. Hanno annunciato voto favorevole i sen. Bagnai (L-SP) e Laura Bottici (M5S).
(La seduta è terminata alle ore 18:28 )