Martedì 24 Settembre 2019 - 150ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:32)
L'Assembleaha approvato il ddl n. 1460, Conversione in legge del decreto-legge 7 agosto 2019, n. 75, recante misure urgenti per assicurare la continuità delle funzioni del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali. Il testo passa ora alla Camera.
La relatrice, sen Piarulli (M5S), ha illustrato il contenuto del dl: l'articolo 1 dispone che il Presidente e i componenti del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali continuino ad esercitare le proprie funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, fino all'insediamento del nuovo Collegio e comunque non oltre 60 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento. L'articolo 2 dispone in ordine all'entrata in vigore del provvedimento. La relatrice ha quindi segnalato l'approvazione in Commissione di un emendamento che inserisce l'articolo 1-bis al ddl di conversione.
Al termine della discussione generale, alla quale ha preso parte la sen. Cirinnà (PD), sono stati approvati gli emendamenti della Commissione, già approvati in sede referente, 1.1 (testo 2), che specifica che l'insediamento del nuovo Collegio debba avvenire entro il 31 dicembre 2019, e x1.1, che inserisce un nuovo articolo al ddl di conversione secondo cui restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del dl n. 64 del 2019. È stato altresì approvato, previa riformulazione, l'ordine del giorno G1.100 della Lega che impegna il Governo ad affrontare la tematica in oggetto in tempi rapidi.
Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti i sen. Balboni (FdI), Monica Cirinnà (PD), Cucca (Ita Viva), Pillon (L-SP), Fiammetta Modena (FI-BP) e Lomuti (M5S). FdI ha invitato l'Esecutivo a una riapertura dei termini per la presentazione delle candidature a componente del Collegio del Garante per la privacy. L-SP ha evidenziato coni d'ombra sul diritto alla privacy dei minori per cui serve una normativa ad hoc. Secondo FI il periodo di prorogatio dovrà servire a ponderare la decisione rispetto a un incarico fondamentale. PD, M5S e Italia Viva hanno auspicato una decisione solerte in considerazione delle sfide inedite che l'Autorità garante è chiamata ad affrontare per la protezione dell'identità e della dignità delle persone.
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 728, Norme perla valorizzazione delle piccole produzioni agroalimentari di origine locale. Il provvedimento va ora alla Camera.
Il relatore, sen Bergesio (L-SP-PSd'Az), ha illustrato il disegno di legge, assegnato alla 9a Commissione in sede redigente, e approvato all'unanimità in Commissione, il cui scopo è valorizzare le cosiddette piccole produzioni locali (PPL), individuando un percorso semplice per permettere agli agricoltori e agli allevatori la lavorazione e la vendita, in ambito locale, di piccoli quantitativi di alimenti prodotti all'interno dell'azienda agricola, nel rispetto della sicurezza igienico-sanitaria e salvaguardando la tipicità e la tradizione locale, fornendo inoltre un'importante integrazione al reddito per gli operatori. Il testo si compone di 14 articoli. All'articolo 1 sono enunciate le finalità e i princìpi del ddl, vale a dire la promozione e valorizzazione della produzione, trasformazione e vendita da parte degli imprenditori agricoli e ittici di limitati quantitativi di prodotti alimentari primari e trasformati, di origine animale o vegetale, riconoscibili da una specifica indicazione in etichetta. L'articolo 2 individua l'ambito di applicazione. L'articolo 3 dispone che i prodotti PPL devono essere venduti nel rispetto delle vigenti disposizioni europee in materia di etichettatura e di rintracciabilità dei prodotti alimentari. L'articolo 4 istituisce il marchio PPL. La licenza d'uso del marchio è concessa a titolo gratuito, su domanda dell'interessato, dalle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano. L'articolo 5 stabilisce che il consumo immediato e la vendita diretta dei prodotti PPL possono essere effettuati presso la propria azienda, nell'ambito dei mercati o negli esercizi di commercio al dettaglio. All'articolo 6 sono fissati i requisiti generali applicabili ai locali e alle attrezzature, nel rispetto delle norme vigenti in materia di igiene degli alimenti. L'articolo 7 detta i requisiti strutturali dei locali destinati alle attività. L'articolo 8 prevede l'istituzione di un'apposita sezione Internet piccole produzioni agroalimentari locali. L'articolo 9 prevede che le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano possano istituire corsi di formazione per il personale addetto a lavorazione, preparazione, trasformazione, confezionamento e trasporto e vendita dei prodotti PPL. L'articolo 10 disciplina il controllo per l'accertamento delle infrazioni alle disposizioni della legge. L'articolo 11 reca disposizioni applicative. L'articolo 12 interviene in tema di sanzioni. L'articolo 13 reca la clausola di invarianza finanziaria, ad eccezione dell'articolo 4 del ddl. L'articolo 14 disciplina l'entrata in vigore della legge.
Approvato l'articolato, sono intervenuti nelle dichiarazioni di voto i sen. Loredana De Petris (LeU), La Pietra (FdI), Taricco (PD), Vallardi (L-SP), Magorno (Ita Viva), Battistoni (FI-BP) e Trentacoste (M5S). FdI e L-SP hanno stigmatizzato talune dichiarazioni del neo ministro Bellanova in tema di OGM: la tutela del made in Italy viene prima di tutto.
In apertura di seduta il Presidente ha annunciato la costituzione del Gruppo Italia Viva-PSI.
(La seduta è terminata alle ore 19:19 )