Lunedì 30 Maggio 2022 - 438ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 11:01)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 2469, Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021, nel testo proposto dalla Commissione. Il provvedimento passa ora alla Camera dei deputati.

Il disegno di legge, collegato alla manovra di finanza pubblica, reca numerose deleghe e, a seguito del lavoro in Commissione, si compone di 36 articoli, suddivisi in otto capi: Capo I - Finalità (articolo 1); Capo II - Rimozione di barriere all'entrata dei mercati. Regimi concessori (articoli 2-7); Capo III - Servizi pubblici locali e trasporti (articoli 8-12); Capo IV - Concorrenza, energia e sostenibilità ambientale (articoli 13-15); Capo V - Concorrenza e tutela della salute (articoli 16-22); Capo VI - Concorrenza, sviluppo delle infrastrutture digitali e servizi di comunicazione elettronica (articoli 23-26); Capo VII - Concorrenza, rimozione degli oneri per le imprese e parità di trattamento tra gli operatori (articoli 27-31); Capo VIII - Rafforzamento dei poteri in materia di Antitrust (articoli 32-35).

I relatori, sen. Collina (PD) e Ripamonti (L-SP), hanno evidenziato l'importanza del provvedimento, che rappresenta un passaggio fondamentale nell'attuazione del PNRR. Entrambi hanno sottolineato l'enorme lavoro di sintesi che si è fatto nel percorso di convergenza con le normative europee, frutto del confronto tra le forze politiche, che hanno manifestato grande senso di responsabilità, in special modo in riferimento al tanto dibattuto articolo 2 in tema di concessioni balneari, fermo restando che il dialogo proseguirà alla Camera. Il relatore Collina in particolare si è soffermato su alcune delle modifiche introdotte dalla 10a Commissione al ddl originario agli articoli 3 (sulle concessioni dei porti), salvaguardando il percorso di confronto con le organizzazioni sindacali; 4 (sulle concessioni per il gas) per cui l'ente locale potrà dare più tempo perché il gestore uscente fornisca tutte le informazioni necessarie per predisporre il bando di gara; 5 (sulle concessioni idroelettriche), con la scelta della Golden power per cercare di salvaguardare gli asset strategici; 6 (sui servizi pubblici locali) nell'ottica di valorizzare le peculiarità del territorio. Il contrasto all'abuso di dipendenza economica (originariamente previsto all'articolo 29) viene esteso anche alle piattaforme digitali nel nuovo articolo 33.

Si è quindi avviata la discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Lannutti, Silvana Giannuzzi (CAL), Nastri, De Carlo, Calandrini, De Bertoldi, Barbaro (FdI), Monti (Misto), Virginia Tiraboschi, Gasparri, Mallegni (FIBP-UDC), Michelina Lunesu, Arrigoni, Candiani, Sonia Fregolent, Cristina Cantù (L-SP), Girotto, Croatti, Fede (M5S), Martelli (Misto-IpI) e Misiani (PD). In replica, il relatore, sen. Ripamonti (L-SP), pur deplorando l'accelerazione che si è voluta imprimere all'iter di approvazione del provvedimento, ha comunque espresso soddisfazione per i risultati raggiunti in particolare in relazione alle tempistiche per le gare e alle previste premialità per tutelare le piccole imprese, specie quelle familiari. In merito agli indennizzi, ha invitato l'Esecutivo a creare tempestivamente un tavolo di concertazione per l'adozione dei decreti attuativi cui è demandata la definizione di criteri uniformi per la quantificazione degli stessi indennizzi. Il viceministro allo sviluppo economico Pichetto Fratin ha posto l'accento su un nuovo modus operandi che, partendo dalla valutazione dei temi prioritari emersi dalle varie proposte emendative, anche da parte dell'opposizione, ha consentito una sintesi virtuosa del dibattito. Il Parlamento giocherà un ruolo importante anche nella fase di valutazione dei decreti delegati.

Nelle dichiarazioni finali hanno espresso un voto favorevole i sen. Donatella Conzatti (IV-PSI), Errani (LeU), Caterina Biti (PD), Alessandra Gallone (FIBP-UDC), Romeo (L-SP) e Dell'Olio (M5S). I sen. Crucioli (CAL), Iannone (FdI) e, in dissenso dal Gruppo, Paragone (Misto-IpI) hanno dichiarato voto contrario. IV-PSI, pur non condividendo il neo "bicameralismo alternato per articoli", per cui all'altro ramo del Parlamento è demandata la risoluzioni di nodi non ancora sciolti, ha rivendicato un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell'accordo in relazione al calcolo dell'indennizzo secondo criteri omogenei sul territorio nazionale. In tema di servizio pubblico locale, secondo LeU importante è la previsione di una motivazione dell'ente locale per la scelta dell'autoproduzione che giustifichi il mancato ricorso al mercato. Ad avviso del PD il varo di riforme è necessario non solo perché lo chiede l'Europa ma perché è arrivato il momento di mettere in atto un cambio di passo il cui obiettivo è la tutela di imprenditori e consumatori. FIBP ha rimarcato il grande senso di responsabilità del Gruppo nel giungere a una mediazione che andasse incontro agli interessi delle piccole e medie imprese e degli investitori. Ha quindi posto l'accento sulla necessità di coniugare visione e pragmatismo nella definizione di una politica industriale europea. L-SP, rivendicando un ruolo importante a sostegno dei territori, ha rimandato al mittente le accuse di incoerenza di FdI in tema di concessioni balneari: la Lega era intervenuta sulle evidenze pubbliche con la legge n 145 del 2018 che è stata cancellata da una sentenza del Consiglio di Stato. M5S haespresso soddisfazione per l'inserimento, tra i criteri di cui tener conto per le procedure di assegnazione, della determinazione di misure di compensazione ambientale e territoriale, anche di carattere finanziario da destinare ai territori dei Comuni interessati. Il Movimento vigilerà sull'adozione dei decreti attuativi per evitare una deriva normativa che non permetta un'effettiva concorrenza. Ad avviso di CAL il ddl rappresenta l'assalto finale a servizi e beni pubblici, approfittando della debolezza della politica; la messa a gara comporterà la lievitazione dei costi di beni e prestazioni come quelle sanitarie. FdI ha stigmatizzato il metodo, che ha portato a modifiche parziali e accordi al ribasso, e il merito del provvedimento che ha decretato la resa dei balneari italiani, concedendo di fatto una delega in bianco al Governo, ormai ostaggio della Commissione europea. Ha ribadito stupore per l'atteggiamento del centrodestra con cui a suo tempo ha condiviso battaglie comuni. Il sen Paragone ha parlato di "svendita ai soliti noti".

La Conferenza dei Capigruppo ha approvato a maggioranza il calendario dei lavori dell'Assemblea fino al 21 giugno. I lavori saranno sospesi dal 6 al 10 giugno in relazioni alle elezioni amministrative e ai referendum del 12 giugno 2022. L'Assemblea tornerà a riunirsi martedì 14 giugno, alle ore 16,30, per la discussione del ddl di delega al Governo in materia di contratti pubblici. Nel pomeriggio di mercoledì 15 e nella mattinata di giovedì 16 sarà discusso il ddl recante deleghe al Governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario e del CSM, approvato dalla Camera dei deputati. Seguirà nel pomeriggio di giovedì 16, alle ore 15, il question time. Lunedì 20 giugno, alle ore 17, avrà luogo la discussione generale del dl recante ulteriori misure per l'attuazione del PNRR che proseguirà nella mattinata di martedì 21 giugno. Alle ore 15 di martedì, il Presidente del Consiglio dei ministri renderà comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno 2022.

(La seduta è terminata alle ore 18:02 )



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