Giovedì 17 Marzo 2022 - 415ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

Con 191 voti favorevoli e 33 contrari, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando l'emendamento 1.9000 interamente sostitutivo del ddl 2505 (c.d. sostegni-ter), conversione in legge del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico. Il testo passa alla Camera.

Nella seduta di ieri si è svolta la discussione generale. Oggi, in replica, i relatori di maggioranza, sen. Conzatti (IV-PSI), Damiani (FIBP) e Misiani (PD), hanno ricordato che negli ultimi due anni, dal cura Italia al sostegni-ter, è invalso il metodo del monocameralismo alternato, che comprime l'ambito di intervento parlamentare. Hanno evidenziato che il decreto sostegni-ter è stato varato il 27 gennaio scorso per uscire dalla crisi pandemica e ristorare le imprese più colpite; questa impostazione è stata superata dagli eventi: lo scoppio della guerra in Ucraina e il mutato scenario mondiale impongono nuove misure per fronteggiare la crisi energetica, riposizionare l'Italia nel nuovo contesto geopolitico, aiutare le imprese orientate all'export. Il Governo ha già presentato alla Camera un decreto energia, che proroga l'azzeramento degli oneri di sistema, il bonus sociale per elettricità e gas, il credito d'imposta per le imprese energivore; ed è allo studio un terzo decreto che riguarda misure da assumere a livello europeo, fra cui la fissazione di un prezzo massimo del carburante. Il provvedimento sostegni-ter stanzia due miliardi e, nonostante le scarse risorse a disposizione (30 milioni), il Parlamento ha approvato 90 emendamenti, per fornire risposte specifiche ai settori più colpiti (esenzione IMU per gli immobili inagibili nei territori colpiti dal sisma del 2012, estensione dei codici Ateco, riapertura dei termini della rottamazione-ter e del saldo e stralcio, accelerazione dell'iter di progetti strategici del PNR, misure per gli enti locali relative ai segretari comunali e alla spesa sanitaria). L'articolo 28 del decreto relativo al superbonus, che ha bloccato la cessione del credito in risposta ad alcune frodi segnalate dall'Agenzia delle entrate, ha avuto un impatto negativo sulla filiera edilizia: la norma è stata modificata, ma occorre un ulteriore intervento. La maggioranza ha dimostrato la capacità di fare sintesi con un ordine del giorno vincolante che riguarda la riduzione delle accise sui carburanti, la moratoria dei mutui e la deroga alla normativa sugli aiuti di Stato per assicurare liquidità alle imprese. Secondo la sen. Conzatti (IV-PSI) non è necessario lo scostamento di bilancio sollecitato dall'opposizione, perché la crescita economica del 2021 garantisce margini di intervento, è necessario invece un fondo europeo di resilienza sul tema energetico. Secondo il sen. Misiani (PD) è opportuno prevedere un contributo di solidarietà per i produttori di energia che hanno realizzato extraprofitti.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia Alessandra Sartore e il Sottosegretario Caterina Bini hanno dato atto al Senato di aver migliorato il testo del decreto con utili e significativi interventi ordinamentali oltre che di spesa. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha quindi presentato un emendamento interamente sostitutivo che recepisce sostanzialmente le modifiche approvate in Commissione. La Presidenza ha valutato conforme l'emendamento e, dopo la posizione della questione di fiducia sulla sua approvazione, lo ha trasmesso alla Commissione bilancio per l'esame dei profili finanziari; la Commissione bilancio ha condizionato il parare favorevole sull'emendamento 1.9000 all'accoglimento di alcune modifiche, che sono state recepite dal Governo (v. allegato A del resoconto stenografico).

Nelle dichiarazioni di voto favorevoli, il sen. Steger (Aut) ha ricordato in particolare le misure per le autonomie speciali; ha quindi evidenziato i costi economici della guerra in Ucraina e la necessità di un debito comune europeo per la tenuta del tessuto sociale. La sen. Garavini (IV-PSI) ha richiamato gli emendamenti per sostenere il commercio al dettaglio, il turismo, lo spettacolo, e l'istituzione del fascicolo sanitario elettronico. Il sen. Manca (PD), dopo aver ricordato le misure per lo spettacolo e per le imprese, ha affermato che l'impennata inflazionistica rischia di avere riflessi negativi sui tassi di interesse e che la crisi odierna non può essere affrontata a livello nazionale, occorre un salto di qualità in Europa. Il sen. Errani (Misto-Leu) ha espresso preoccupazione per la crescita delle diseguaglianze; ha auspicato un'iniziativa del Governo per contrastare le speculazioni sul prezzo dell'energia; ha quindi posto l'accento sull'accelerazione della transizione ecologica, la riforma della sanità, del welfare e del trasporto pubblico locale. La sen. Modena (FIBP), pur sottolineando i limiti del provvedimento, ha richiamato lo spirito costruttivo del lavoro parlamentare, ricordando in particolare la proroga della rottamazione-ter. Il sen. Tosato (L-SP) ha sollecitato l'adozione di misure rapide ed efficaci contro il rincaro energia: il prossimo decreto non può essere timido e parziale, la rateizzazione delle bollette non basta; se stiamo passando da un'economia di mercato a un'economia di guerra, i vecchi vincoli devono saltare e la Lega si attende misure coraggiose. Il sen. Pellegrini (M5S) ha sottolineato che solo il tre per cento delle frodi fiscali erano legate al superbonus: ciò significa che la legge era scritta bene, i meccanismi di controllo funzionano e il Governo ha commesso un grave errore bloccando la cessione del credito. Le reali truffe riguardano le speculazioni sul prezzo dell'energia: non si comprende per quale motivo il Governo non sia ancora intervenuto e non ricorra a uno scostamento di bilancio per stanziare risorse significative.

Nella dichiarazione di voto contrario, il sen. Calandrini (FdI) ha denunciato il metodo del monocameralismo alternato, adattato dal Governo in violazione della Costituzione. Nel merito, il decreto non solo è superato dagli eventi, ma fin dalla data di emanazione appariva gravemente insufficiente ed è grave che l'articolo 28 abbia frenato il superbonus, e quindi l'edilizia, in modo ingiustificato. Il rincaro energia in Italia è più pesante rispetto ai Paesi confinanti: anziché riformare il catasto, il Governo dovrebbe usare l'extragettito IVA sulle accise per ridurre il carico fiscale. Il sen. Calandrini ha insistito, infine, sull'opportunità di uno scostamento di bilancio per contenere l'aumento del prezzo dell'energia. In dissenso dal Gruppo, il sen. Vitali (FIBP) non ha partecipato al voto in segno di protesta rispetto alla mancata considerazione degli emendamenti parlamentari.

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