Giovedì 11 Novembre 2021 - 378ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
L'Assemblea ha approvato con modifiche e un diverso titolo il ddl 2401, conversione in legge del decreto-legge 27 settembre 2021, n. 130, recante misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale. Il testo passa all'esame della Camera.
Il relatore, sen. Girotto (M5S), ha evidenziato che il Governo è intervenuto tempestivamente, stanziando 3 miliardi di euro per contenere l'impatto dell'aumento dei prezzi di elettricità e gas sulle bollette di famiglie e imprese. L'impennata generale dei prezzi delle materie prime, dovuta a difficoltà di approvvigionamento legate alla pandemia, ha messo in luce la vulnerabilità energetica dell'Italia che rischia più di altri Paesi europei una perdita di competitività e un aumento dell'inflazione. Il relatore ha sottolineato che l'aumento dei prezzi è stato contenuto grazie agli impianti di fonti rinnovabili: occorre superare il sistema, inquinante e centralizzato, incentrato sul fossile, e passare a un mercato trasparente e concorrenziale delle rinnovabili per il quale manca però una normativa. La Commissione industria, che da lungo tempo si occupa in modo strutturale del tema energetico, ha avanzato proposte importanti per il sostegno delle fasce sociali più deboli, la transizione ecologica, la riduzione della dipendenza energetica, la crescita e l'innovazione, e si augura che il Governo le accoglierà in sede di esame della legge di bilancio.
Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Fiammetta Modena, Damiani (FIBP), Mollame, Pianasso (L-SP), Anastasi, Croatti (M5S) e De Carlo (FdI). In replica il sen. Girotto (M5S) ha rilevato che l'Italia sta pagando gli errori di politica energetica degli ultimi vent'anni e ha precisato che non esistono centrali a fissione nucleare: la ricerca sul nucleare procede esclusivamente per obiettivi militari. Le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica sono dunque l'unica strada percorribile, non solo dal punto di vista della sostenibilità ambientale ma anche dei costi.
Sono stati approvati gli emendamenti della Commissione 1.100, 3.0.8 (testo 4), che reca misure per aumentare la liquidità dei mercati dell'energia e ridurre i costi delle transazioni; 3.0.11, che modifica la legge n. 55 del 2021, inserendo disposizioni sulla resilienza a garanzia della sicurezza del sistema energetico; 4. 1 (testo 2 corretto), 4.2, 4.5 (testo 2 corretto) sulla definizione dei piani di studio e delle modalità attuative dei corsi di specializzazione in pedagogia e sostegno didattico. Approvati anche l'emendamento di modifica del titolo e la proposta di coordinamento della Commissione (v. allegato A del resoconto stenografico).
Nelle dichiarazioni di voto favorevoli, il sen. Cucca (IV-PSI) ha apprezzato il sostegno alle famiglie più indigenti e ha confidato in interventi ulteriori del Governo per ridurre gli oneri di sistema; il sen. Collina (PD) ha osservato che la transizione ecologica ed energetica del sistema produttivo è un percorso da costruire e da sostenere con adeguati investimenti; il sen. Buccarella (Misto-LeU) ha posto l'accento sulla necessità di abbandonare le fonti fossili, di aumentare fotovoltaico ed eolico, di sostenere l'idrogeno verde; ha infine ricordato la richiesta del Gruppo di eliminare i sussidi dannosi dal punto di vista ambientale. La sen. Tiraboschi (FIBP) ha auspicato una maggiore autonomia energetica a livello europeo e ha chiesto al Governo di proporre la tariffa unica; ha sollecitato interventi sugli oneri di sistema e di riduzione del cuneo fiscale nell'ambito della legge di bilancio; ha insistito sull'opportunità di approfondire il tema della quarta generazione del nucleare. Il sen. Arrigoni (L-SP) ha osservato che l'impennata del prezzo del gas è una conseguenza della decarbonizzazione imposta dalla UE e che occorrono regole comuni per gli approvvigionamenti del gas; il Gruppo ha proposto emendamenti a sostegno delle filiere più penalizzate: sono stati respinti dal Governo ma saranno ripresentati nella legge di bilancio. Le fonti rinnovabili da sole non sono sufficienti a rispondere alla domanda di energia e il prezzo dell'energia in Italia è più alto perché la Germania, ad esempio, può contare su un mix energetico che comprende anche nucleare, carbone e biomasse. Il sen. Lanzi (M5S) ha insistito sull'opportunità di puntare alla transizione attraverso il superbonus, le comunità energetiche, gli investimenti sulle rinnovabili. Dall'opposizione, la sen. Garnero Santanché (FdI) ha accusato il Governo di rincorrere le emergenze e di non avere una strategia capace di ridurre la dipendenza energetica del Paese: una maggioranza composita, come l'attuale, può trovare mediazioni ma non soluzioni efficaci per il futuro. Il sen. Paragone (Misto) ha annunciato l'astensione, rilevando che il decreto si limita al minimo intervento possibile.
L'Assemblea ha approvato il ddl 2326, che proroga il termine previsto dall'articolo 8, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 21, per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità «Il Forteto».
Nelle dichiarazioni di voto favorevoli il sen. Cucca (IV-PSI) ha ricordato che La Commissione, i cui lavori sono stati rallentati dalla pandemia, indaga sulla vicenda di violenze e abusi subiti da minori affidati alla comunità Forteto. I sen. La Pietra (FdI) e Vescovi (L-SP) hanno richiamato le responsabilità politiche del PD ricordando che, nonostante sentenze di condanna passate in giudicato, per trent'anni sono proseguiti gli affidi alla casa famiglia, che ha goduto del sostegno e della copertura della regione Toscana. La sen. Rizzotti (FIBP) ha invocato una riforma legislativa in tema di case famiglia. Le sen. Biti (PD) e Bottici (M5S) hanno invitato a non strumentalizzare la vicenda.
(La seduta è terminata alle ore 13:27 )