Martedì 21 Settembre 2021 - 361ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:33)
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato a maggioranza il calendario dei lavori fino al 6 ottobre: oggi sarà concluso l'esame del ddl delega sul processo civile, su cui il Governo ha preannunciato l'intenzione di porre la questione di fiducia; domani, dopo l'informativa del Ministro delle politiche agricole, si passerà all'esame, anche se non concluso in Commissione, del ddl delega sul processo penale, sul quale il Governo ha preannunciato l'intenzione di porre la questione di fiducia; il voto finale è previsto all'inizio della seduta di giovedì, seguirà l'esame del decreto-legge sulla sicurezza nella scuola e nei trasporti, attualmente all'esame della Camera, sul quale il Governo ha preannunciato l'intento di porre la questione di fiducia. Mercoledì 6 ottobre sarà discussa la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanze e saranno esaminate le ratifiche di accordi internazionali. Martedì 5, nel pomeriggio, l'Assemblea potrà essere convocata per un'informativa del Ministro dell'economia sulla strategia industriale di Alitalia. La proposta di modifica del calendario dei sen. Crucioli (Misto-l'A.c'è) e Ciriani (FdI), che prevedeva la conclusione dei lavori in Commissione sul ddl delega relativo al processo penale, è stata respinta. L'opposizione ha sottolineato il record delle tre questioni di fiducia in una settimana, che segna un ulteriore svuotamento del lavoro parlamentare.
Con 201 voti favorevoli e 30 contrari, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando il ddl 1662, Delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie. Il testo passa all'esame della Camera.
Nella seduta del 16 settembre sono state svolte le relazioni e la discussione generale (v. comunicato della seduta n. 360). Oggi, il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha presentato un emendamento interamente sostitutivo del testo, che recepisce gli emendamenti approvati in Commissione con alcune modifiche tecniche. Il Presidente del Senato ha valutato ammissibile l'emendamento; la Commissione bilancio, esaminati i profili finanziari, ha espresso parere non ostativo a condizione, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, di alcune modifiche. Il Ministro D'Incà ha accolto le modifiche e ha posto la questione di fiducia sull'approvazione del maxiemendamento (v. allegato A del resoconto stenografico).
Nelle dichiarazioni di voto a favore della fiducia, la sen. Unterberger (Aut) ha affermato che la parte più riuscita della riforma è quella riguardante il diritto processuale di famiglia, ha quindi espresso perplessità sul sistema delle preclusioni e scetticismo sulla figura del mediatore. Il sen. Cucca (IV-PSI) ha invece elogiato la riforma, che incentiva gli strumenti alternativi di soluzione delle controversie, concentra la fase preparatoria del processo e riduce i casi in cui è necessaria la decisione in composizione collegiale. Il sen. Mirabelli (PD) ha ricordato che la riforma del processo civile è condizione per accedere ai finanziamenti del PNRR, che consentiranno nuove assunzioni e investimenti nella digitalizzazione. Ha richiamato, infine, le norme sulle aste giudiziarie e sulla tutela dei minori. Il sen. Grasso (Misto-LeU) ha richiamato alcuni criteri direttivi (la semplificazione del procedimento di cognizione, il filtro per le impugnazioni, il potenziamento dell'ufficio del processo, le notifiche telematiche) e ha ricordato infine le importanti norme sulla famiglia introdotte in Commissione. Il sen. Caliendo (FIBP) ha ricordato che l'obiettivo principale è l'accordo delle parti, ha ringraziato il Ministro Cartabia per la disponibilità ad accettare alcune modifiche, fra cui l'esclusione delle preclusioni negli atti introduttivi; ha invitato infine il Governo ad approfondire le differenze esistenti fra gli uffici giudiziari. Il sen. Pillon (L-SP), dopo aver ricordato che una giustizia celere è fondamentale per l'economia del paese, ha espresso fiducia nell'ufficio del processo, ha elogiato le novità sul diritto di famiglia e sulle decisioni relative ai minori, ha richiamato un ordine del giorno che impegna a legare gli avanzamenti di carriera dei magistrati al rispetto dei termini processuali. La sen. Gaudiano (M5S) ha ricordato che l'esame della riforma del processo civile è iniziata nel 2019, con il Governo Conte che ha previsto un piano consistente di assunzioni. Con l'obiettivo di ridurre del 40 per cento la durata dei processi, il testo estende gli strumenti alternativi di soluzione delle controversie (mediazione, negoziazione assistita, arbitrato), prevede modifiche specifiche del processo, interviene sulle esecuzioni, l'ufficio del processo, le procedure telematiche, e istituisce il tribunale di famiglia.
Ha negato la fiducia il sen. Balboni (FdI), il quale ritiene pericoloso investire sull'istituto dell'ufficio del processo e giudica negativamente la compressione dei diritti delle parti, prevista dall'articolo 3, e la mediazione obbligatoria. Anziché aumentare gli organici e agire sulla decisione, che è il vero punto dolente del processo civile, il ddl interviene sulla fase preparatoria e introduce norme astratte e cervellotiche. Il sen. Balboni (FdI) ha ricordato infine che le norme positive relative al diritto di famiglia sono state introdotte in Parlamento.
(La seduta è terminata alle ore 20:47 )