Martedì 30 Luglio 2019 - 139ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 15:08)
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 944, Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2018. In relazione alle connesse relazioni, programmatica 2019 (Doc. LXXXVI n. 2) e consuntiva 2018 (Doc. LXXXVII n. 2), sulla partecipazione dell'Italia alla Ue, ha approvato la risoluzione di maggioranza n. 2, presentata dai sen. Lorefice (M5S), Pucciarelli (L-SP) e Silvana Giannuzzi (M5S) che impegna il Governo: in materia di politiche sociali a sostenere l'introduzione di un salario minimo europeo per scoraggiare il dumping sociale; a favorire l'armonizzazione della fiscalità del settore produttivo; a promuovere una politica di protezione dei confini e di soluzione strutturale al problema migratorio; a continuare a promuovere un processo di pace inclusivo in Libia; a ribadire la contrarietà italiana all'adesione della Turchia all'Unione; a porre la massima attenzione all'allocazione delle risorse in vista della definizione della nuova politica agricola comune; in tema di politiche ambientali a sostenere ogni iniziativa finalizzata alla decarbonizzazione dell'economia; in tema di politiche macroeconomiche a escludere dal computo dei parametri di bilancio gli investimenti produttivi e quelli per la messa in sicurezza del territorio; a promuovere il rafforzamento della legittimazione democratica delle istituzioni europee; a implementare la tutela della sovranità nazionale e la salvaguardia degli interessi del nostro paese al fine di un corretto bilanciamento tra fonti normative europee e nazionali.
Il relatore sen. Simone Bossi (L-SP-PSd'Az) ha riferito sul ddl composto di 26 articoli che danno attuazione a 26 direttive. L'articolo 1 reca la delega generale al Governo per dare attuazione alle direttive contenute nell'allegato; tra i principi figurano la semplificazione dei procedimenti, il coordinamento con le discipline vigenti, il divieto di gold plating, il divieto di trattamento più sfavorevole dei cittadini italiani rispetto a quelli degli altri Stati dell'UE, la previsione di sanzioni penali solo per la tutela di interessi costituzionalmente protetti. L'articolo 2 prevede la consueta delega legislativa per l'adozione, entro due anni, delle disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di norme europee. L'articolo 3 reca i principi e criteri specifici di delega per l'attuazione della cosiddetta "direttiva PIF" (protezione interessi finanziari), relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione. L'articolo 4 stabilisce una delega di nove mesi, per l'adeguamento dell'ordinamento nazionale alle disposizioni del regolamento che ha istituito la Procura europea. L'articolo 5 delega il Governo all'adeguamento della normativa nazionale in tema di procedura per l'ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari per facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale. L'articolo 6 riguarda l'adeguamento alle decisioni sul mandato d'arresto europeo. L'articolo 7 reca i principi e i criteri specifici di delega per favorire un più consapevole e stabile coinvolgimento degli azionisti nel governo societario e a semplificare l'esercizio dei relativi diritti. L'articolo 8 reca i principi e i criteri direttivi per l'attuazione della direttiva sui meccanismi di risoluzione delle controversie in materia fiscale nell'Unione europea. L'articolo 9 si riferisce al regolamento che stabilisce i requisiti relativi alla redazione, all'approvazione e alle modalità di diffusione del "prospetto" da pubblicare per l'offerta pubblica o per l'ammissione alla negoziazione di titoli in un mercato regolamentato. L'articolo 10 riguarda i fondi comuni monetari (FCM), che rappresentano uno strumento di finanziamento a breve termine per gli enti finanziari, le società e le amministrazioni pubbliche. L'articolo 11 delega il Governo ad adeguare l'ordinamento interno al regolamento relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante e sui controlli sanitari. L'articolo 12 riguarda i controlli sugli alimenti e sui mangimi, sulla salute e benessere degli animali, nonché sui prodotti fitosanitari. L'articolo 13 conferisce una delega riguardante il sistema ETS di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra. L'articolo 14 riguarda i veicoli fuori uso, rifiuti di pile e accumulatori, e di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. L'articolo 15 reca i principi e criteri direttivi specifici di delega per l'attuazione della direttiva relativa alle discariche di rifiuti. La direttiva stabilisce che, entro il 2030, non siano ammessi in discarica rifiuti riciclabili e che, entro il 2035, sia ammesso in discarica solo il 10 per cento del totale dei rifiuti urbani prodotti. La delega prevede anche l'adozione di una nuova disciplina organica in tema di utilizzazione dei fanghi. L'articolo 16 reca i principi e criteri specifici di delega per l'attuazione di direttive in materia di rifiuti e di imballaggi. Il fine è quello di favorire la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti, compreso il superamento del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) e di razionalizzare il sistema delle funzioni dello Stato e degli enti territoriali e del loro riparto. L'articolo 17 contiene principi e criteri specifici di delega per l'attuazione della direttiva relativa alle norme di sicurezza per le navi da passeggeri. L'articolo 18 riguarda la registrazione delle persone a bordo delle navi da passeggeri e all'identificazione delle navi in arrivo o in partenza da porti degli Stati membri, l'articolo 19 il sistema di ispezioni per l'esercizio in condizioni di sicurezza di navi ro-ro da passeggeri. L'articolo 20 reca i principi e criteri specifici di delega per il recepimento della direttiva che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti. L'articolo 21 delega il Governo ad adeguare, entro dodici mesi, la normativa nazionale al regolamento che stabilisce obblighi, per i soggetti importatori nell'Unione, in materia di dovere di diligenza (due diligence) nella catena di approvvigionamento di alcune materie prime (stagno, tantalio, tungsteno e loro minerali, e oro) originarie di zone di conflitto o ad alto rischio. L'articolo 22 riguarda l'adeguamento al regolamento istitutivo del codice doganale dell'Unione. L'articolo 23 reca i principi e criteri specifici di delega per l'attuazione della direttiva che modifica la normativa sulla prestazione energetica nell'edilizia e sull'efficienza energetica. La direttiva ha la finalità di ottenere riduzioni delle emissioni di gas serra e di contribuire al tempo stesso a rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico. In particolare, l'Unione si è impegnata a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40 per cento entro il 2030, rispetto al 1990, e a giungere a un sistema energetico decarbonizzato e ad alta efficienza entro il 2050. L'articolo 24 delega il Governo ad adeguare, entro dodici mesi, la normativa nazionale al regolamento concernente misure volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di gas. L'articolo 25 riguarda la direttiva recante norme comuni per il mercato interno del gas naturale. L'articolo 26 riguarda il recepimento della direttiva di attuazione dell'accordo relativo alla Convenzione sul lavoro nel settore della pesca.
Alla discussione hanno partecipato i sen. Marilotti, Pisani, Virginia La Mura (M5S), Briziarelli, Kristalia Papaevangeliu, Emanuele Pellegrini, Stefania Pucciarelli (L-SP); Gabriella Giammanco, Fiammetta Modena (FI); Grasso (Misto-LeU); Balboni (FdI); Nadia Ginetti (PD). I Gruppi FI e PD hanno evidenziato che il numero delle procedure d'infrazioni è cresciuto; è mancata la revisione del regolamento del Dublino e l'Italia nei tavoli europei mette in campo due linee politiche, quella del Ministro Moavero e quella del Vice Premier Salvini; FdI ha invece espresso preoccupazione per la cessione di sovranità in materia di giustizia.
In replica, la relatrice sen. Giannuzzi (M5S) ha sottolineato che in sede europea l'equità dei risultati negoziali è garanzia di equilibri durevoli. Ha richiamato le trattive per un sistema comune d'asilo; ha ricordato che, grazie alla determinazione del Governo, la questione migratoria è diventata una priorità dell'agenda europea e l'Italia ha chiesto un portafoglio importante nella Commissione.
Respinti tutti gli emendamenti, nelle dichiarazioni di voto i sen. Steger (Aut), Marzia Casolati (L-SP) e Lorefice (M5S) hanno annunciato voto favorevole, ricordando gli importanti temi ambientali, fiscali ed energetici oggetto del ddl; i sen. Emma Bonino (Misto), Pittella (PD) e Maria Gallone (FI) hanno annunciato l'astensione; il sen. Fazzolari (FdI) ha annunciato voto contrario, invocando la natalità come priorità dell'agenda europea, la necessità di un meccanismo di compensazione rispetto agli svantaggi dell'euro, l'inserimento di un richiamo alle radici cristiane nei trattati, il rifiuto del Global compact in materia di immigrazione.
L'Assemblea ha poi approvato all'unanimità il ddl n. 1416, Modifica all'articolo 1, comma 5, della legge 7 ottobre 2015, n. 167, in materia di proroga del termine per l'adozione di disposizioni integrative e correttive concernenti la revisione e l'integrazione del codice della nautica da diporto. Il testo passa alla Camera.
In apertura di seduta il Presidente del Senato ha ricordato Mario Cercello Rega, il vice brigadiere ucciso a Roma il 26 luglio scorso, e l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio.
(La seduta è terminata alle ore 20:20 )