Martedì 15 Dicembre 2020 - 282ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 11:00)

Con 154 voti favorevoli e 122 contrari, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando l'emendamento interamente sostitutivo del ddl (1994), conversione in legge del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, recante ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Il testo passa alla Camera dei deputati.

Nella seduta di ieri sono state svolte le relazioni, di maggioranza e di minoranza, ed è iniziata la discussione generale. Nel ddl sono confluiti i quattro provvedimenti ristori, varati per sostenere le attività più colpite dalle chiusure e limitazioni conseguenti all'andamento della pandemia. Il relatore, sen. Presutto (M5S), ha preannunciato un ristori 5 per le attività che, pur non essendo state chiuse, hanno subito un calo di fatturato, segnalando che la dotazione complessiva per proteggere il tessuto produttivo del Paese è superiore a 19 miliardi. Tra le misure principali ha ricordato: il contributo a fondo perduto, direttamente sul conto corrente, per le categorie più penalizzate, che è stato esteso e incrementato ampliando i codici Ateco; il credito d'imposta sull'affitto degli immobili commerciali; la cancellazione della seconda rata IMU; il rinvio di adempimenti fiscali (Irap, Ires, Tosap); gli aiuti al turismo e alla cultura e il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese; la proroga della cassa integrazione fino al 31 gennaio, la sospensione dei versamenti contributivi, l'indennità di mille euro per i lavoratori stagionali e intermittenti, due ulteriori mensilità per il reddito di emergenza, il piano d'acquisto di tamponi rapidi, la destinazione di 85 milioni alla didattica a distanza, le risorse per le forze di polizia, il sostegno al terzo settore, le misure per la solidarietà alimentare; il congedo parentale straordinario e il bonus baby sitting; lo stanziamento di 300 milioni per il trasporto pubblico; gli interventi per lo svolgimento da remoto dei procedimenti penali e civili. Ha sottolineato infine che le Commissioni, in fase emendativa, hanno lavorato su temi di interesse collettivo.

I Gruppi di opposizione, con diversi accenti, hanno avanzato rilievi di metodo e di merito: la successione dei decreti ristori, poi confluiti in un unico testo, ha comportato un esame lungo e travagliato; l'orizzonte temporale dei provvedimenti è eccessivamente ristretto e lo spazio di intervento parlamentare è stato troppo limitato. La logica dei codici Ateco, che genera esclusioni clamorose e ingiustificate, non è stata superata; lo scostamento di 8 miliardi è stato tardivo, così come tardiva è stata la proroga dei versamenti fiscali: l'opposizione aveva proposto una soluzione più semplice, l'anno o il semestre bianco fiscale. Sebbene siano state accolte tre proposte del centrodestra (la riduzione degli oneri della bolletta elettrica, il sostegno alle convenzioni dei comuni per il trasporto privato, il fondo per le Regioni più colpite) la maggioranza ha respinto emendamenti importanti per la filiera agroalimentare, le disabilità, i magistrati onorari, il deposito telematico degli atti. Nella maggioranza, M5S ha sollecitato l'estensione del superecobonus e ha ricordato che in Commissione sono stati approvati 70 emendamenti di 600 milioni, tra cui la proroga della Tosap; il Gruppo IV ha sottolineato che, per la prima volta, sono stati approvati in Commissione emendamenti proposti dall'opposizione per un valore complessivo di 380 milioni; il PD ha ricordato che la successione dei provvedimenti è legata all'incertezza della fase pandemica e alla difficoltà di individuare le categorie da sostenere.

La discussione è proseguita e si è conclusa oggi con gli interventi dei sen. Comincini, Cucca (IV); Tiziana Nisini, Vescovi, Sonia Fregolent, Raffaella Marin, Rufa, Maria Saponara, Ripamonti, Briziarelli (L-SP); Taricco, Rampi, Mirabelli (PD); Dell'Olio, Maria Domenica Castellone, Croatti, Fenu, Rossella Accoto (M5S); Damiani, Mallegni, Caliendo, Pichetto Fratin (FI); Giovanna Petrenga, Maffoni, Balboni (FdI); De Falco (Misto).

La Sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Guerra ha riconosciuto il contributo importante venuto dalla minoranza e dalla maggioranza e ha assicurato che il Governo, consapevole dei limiti del decreto, metterà a frutto il dibattito parlamentare nei prossimi provvedimenti. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha poi presentato l'emendamento 1.900 interamente sostitutivo, che recepisce le proposte approvate in Commissione. La Presidenza, alla luce dei precedenti sui provvedimenti d'urgenza, dei richiami del Presidente della Repubblica e della sentenza della Corte costituzionale del 2019, ha dichiarato inammissibili, ai sensi dell'articolo 97 del Regolamento, alcuni emendamenti in quanto estranei al contenuto del decreto (v. Resoconto stenografico). Ha quindi rilevato l'eccezionalità della procedura adottata (quattro provvedimenti a contenuto plurimo sono confluiti in un unico testo tramite emendamenti governativi e, in sede referente, sono stati votati subemendamenti avente natura di emendamenti aggiuntivi), precisando che tale procedura non può costituire precedente.

Il Ministro D'Incà ha posto la questione di fiducia sull'emendamento 1.900, dal quale sono state stralciate le norme valutate inammissibili dalla Presidenza; il Governo ha poi accolto le correzioni conseguenti alle condizioni poste dal parere della Commissione bilancio (v. allegato al resoconto). La Conferenza dei Capigruppo ha organizzato la discussione, alla quale hanno partecipato i sen. Erika Rivolta, Bagnai (L-SP), Urso (FdI), Manca (PD), Paola Binetti (FI) e Agnese Gallicchio (M5S). Hanno poi svolto dichiarazione di voto favorevole il sen. Steger (Aut), il quale ha però criticato le restrizioni che hanno colpito il turismo di montagna, e la sen. Conzatti (IV), la quale ha manifestato insoddisfazione per la soluzione sull'autostrada del Brennero e ha rivendicato il diritto del Parlamento a esprimere indirizzi in tema di piano vaccinale e recovery fund; il sen. Errani (Misto-LeU) ha posto l'accento sulla bontà del lavoro parlamentare svolto e sull'accoglimento di proposte dell'opposizione, tra cui il rinvio delle scadenze fiscali, e ha richiamato la maggioranza al dovere di cambiare il modello di sviluppo del Paese; il sen. Pittella (PD) ha lamentato la riduzione dello spazio di intervento parlamentare e ha ricordato l'opportunità storica dei fondi dell'Unione europea; il sen. Pesco (M5S) ha evidenziato la gravità della situazione, la collaborazione con l'opposizione, l'enorme sforzo compiuto per erogare aiuti concreti. Hanno negato la fiducia il sen. De Bertoldi (FdI), il quale ha evidenziato l'assenza di una maggioranza politica, i gravi rischi per il sistema bancario italiano derivanti dall'entrata in vigore delle nuove norme europee, la mancanza di un progetto per la ripresa; il sen. Causin (FI) ha evidenziato che i problemi di tenuta economica del Paese non possono essere affrontati con provvedimenti frammentari di breve scadenza e ha auspicato la creazione di un tavolo politico per fissare le linee guida del recovery fund; il sen. Romeo (L-SP) ha insistito sulla logica dell'indennizzo anziché del ristoro, ponendo l'accento sulla mancanza di programmazione e visione, sulla parzialità del provvedimento e sulla scarsità di risorse. In dissenso dal Gruppo, il sen. Paragone (Misto) ha annunciato voto contrario.

(La seduta è terminata alle ore 00:48 )



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