Giovedì 29 Ottobre 2020 - 270ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:30)

In apertura di seduta hanno preso la parola per esprimere cordoglio e solidarietà alla Francia, in relazione alle vittime di un nuovo attentato terroristico a Nizza, i sen. Urso (FdI), Ruotolo (Misto-LeU), Candura (L-SP), Di Nicola (M5S), Laura Garavini (IV-PSI), Verducci (PD), Bressa (Aut) e Malan (FI). La Presidenza ha invitato l'Assemblea a osservare un minuto di silenzio.

L'Assemblea ha approvato con modifiche il ddl n. 1721, Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2019 (il testo passa alla Camera dei deputati) e la proposta di risoluzione di maggioranza n. 1 riferita alla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2020 (Doc. LXXXVI n. 3) e della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2019 (Doc. LXXXVII n. 3).

Nella seduta di ieri si è concluso l'esame degli articoli (v. comunicato 269). Hanno svolto dichiarazione di voto finale favorevole i sen. di maggioranza: Nadia Ginetti (IV-PSI), che ha invitato il Governo a ricorrere al Mes e a sostenere una riforma della normativa su aiuti di Stato e concorrenza per tutelare le produzioni europee; Loredana De Petris (Misto-LeU) ha ricordato le novità introdotte durante l'esame parlamentare (in materia di energie rinnovabili, esclusione degli incentivi per l'olio di palma) e ha richiamato la necessità di contrastare pressioni lobbistiche che, in particolare in materia di politica agricola, ledono gli interessi del paese; Stefano (PD) ha auspicato la stabilizzazione delle novità conseguenti alla pandemia (sospensione delle regole sul pareggio di bilancio, estensione dell'intervento della BCE, recovery fund) attraverso la partecipazione alla costruzione di nuove regole europee; Lorefice (M5S) ha ricordato alcune direttive significative in materia di sviluppo delle fonti rinnovabili, energia elettrica, pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare, servizi dei media audiovisivi, plastica monouso e conferimento dei rifiuti nei porti) e ha invitato il Governo a consentire al Parlamento di approfondire il recepimento delle norme europee. Il sen. Fazzolari (FdI), dichiarando voto contrario, ha rilevato che i provvedimenti in discussione, scritti prima della pandemia, avrebbero dovuto essere adeguati alla nuova situazione, tenendo conto delle mutate esigenze in materia di aiuti di Stato alle imprese e dei problemi di autosufficienza alimentare a livello europeo. La sen. Giammanco (FI), nell'annunciare astensione sulla legge di delegazione europea e voto contrario sulle relazioni, ha riconosciuto capacità di dialogo al relatore e al Sottosegretario Agea, che hanno accolto alcune proposte dell'opposizione (incentivi, anziché tasse, per la riconversione della produzione di plastica, tutela della remunerazione degli autori rispetto al saccheggio dei giganti del web), sebbene sia rimasto irrisolto il problema della governance dei dispositivi medici finanziata dalle imprese aggiudicatarie delle gare d'appalto; ha espresso infine preoccupazione per l'orientamento filocinese del Governo e ha sollecitato una riforma del regolamento di Dublino. La sen. Casolati (L-SP), nell'annunciare voto contrario ai documenti in esame, ha posto l'accento sulla necessaria revisione dei parametri di Maastricht, sul principio della sovranità nazionale in materia di tassazione diretta, sulla tutela del made in Italy, sulle differenze di trattamento del carbone, che tocca gli interessi tedeschi, e della plastica, che interessa la produzione italiana; sul rafforzamento delle frontiere dell'UE e sui rapporti con la Turchia.

Il Presidente del Consiglio Conte ha reso un'informativa sul DPCM del 24 ottobre scorso,recante ulteriori misure per contrastare l'epidemia da Covid-19.Il provvedimento è stato adottato dopo un confronto con le forze di maggioranza, i Presidenti di Regione e il comitato tecnico scientifico. La curva epidemiologica è in rapida crescita (l'indice Rt ha raggiunto la soglia critica di 1,5) è difficoltoso tracciare le catene di trasmissione anche in Italia, come in Francia e in Germania. Le misure adottate in continuità con le precedenti, ispirate a principi di massima precauzione, adeguatezza e proporzionalità, sono necessarie a raffreddare la curva dei contagi e ad alleviare la pressione sul servizio sanitario. Il Governo non ha operato scelte arbitrarie ma si è attenuto a evidenze scientifiche, con misure modulate che fanno riferimento a protocolli internazionali, studi sullo scenario n. 3, ai parametri della riduzione dell'esposizione, della prossimità e dell'aggregazione. La sospensione di alcune attività non dipende dal mancato rispetto delle misure di sicurezza, ma all'esigenza di diradare i contatti sociali; la differenziazione degli orari di ingresso, il lavoro agile, la didattica a distanza sono legati alla necessità di alleggerire la pressione sui trasporti, per i quali vi è una oggettiva difficoltà a rispettare il distanziamento (le Regioni hanno impiegato solo una parte dei 300 milioni stanziati dal Governo). Consapevole dell'impatto delle misure restrittive sulle attività commerciali, lavorative e ludico-ricreative, il Governo ha incontrato le categorie più colpite e ha adottato un decreto ristori di 5,4 miliardi di euro, di cui oltre due miliardi sono contributi a fondo a perduto. Sono previste cinque fasce e diverse modalità di erogazione. Sarà rifinanziata la cassa integrazione (ordinaria e in deroga) e sarà riproposto il reddito di emergenza. Per le filiere dell'agricoltura è previsto un fondo di cento milioni di euro. Un miliardo è stanziato per la cultura e il turismo. Al fine di rafforzare la risposta sanitaria, sono previsti trenta milioni per la somministrazione di tamponi presso i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Dopo le decisioni di coordinamento dell'ultimo Consiglio europeo, oggi pomeriggio ci sarà una videoconferenza tra i Capi di Governo e i Ministri della sanità europei e il presidente della Commissione illustrerà un pacchetto di misure per il coordinamento sanitario. La dimensione sanitaria e quella economica sono complementari: è necessario far partire immediatamente i programmi di finanziamento europei. Nel rispetto delle diverse sensibilità, il Presidente del Consiglio ha rivolto infine un appello all'unità del Paese.

Nella successiva discussione, il sen. Nencini (IV-PSI) ha chiesto maggiore coordinamento tra il Ministro dell'istruzione e il Ministro dei trasporti e ha osservato che il confronto e l'unità non si ottengono con decreti immodificabili: per costruire uno spirito di comunità occorre un tavolo istituzionale che coinvolga tutto il Parlamento. La sen. Bonino (Misto) ha accusato il M5S di aver bloccato il ricorso al Mes: il Governo non ha adeguato le strutture sanitarie ed è giunto impreparato alla seconda ondata, soprattutto nei settori più esposti (scuola e trasporti). Il sen. Marcucci (PD) ha espresso sostegno al Governo, pur non condividendo le decisioni sulle elezioni provinciali e il concorso nella scuola; ha quindi invitato il Presidente del Consiglio a garantire un Esecutivo competente e a coinvolgere tutto il Parlamento. La sen. Castellone (M5S) ha sottolineato la gravità della situazione e la novità di scelte politiche basate su conoscenze ed evidenze scientifiche. La sen. Unterberger (Aut) ha ricordato che la Germania ha adottato le stesse misure restrittive dell'Italia, ha accusato l'opposizione di essere poco costruttiva e ha riconosciuto al Governo di aver maggiormente coinvolto gli enti locali. La sen. Parente (IV-PSI) ha ricordato che Francia e Germania si apprestano al lockdown ma lasciano le scuole aperte; ha chiesto quindi al Governo di utilizzare il Mes e di velocizzare le procedure amministrative per erogare sussidi. Il sen. Zaffini (FdI) ha osservato che il Presidente del Consiglio dispone di poteri e risorse senza precedenti, eppure l'Italia risulta il peggiore paese europeo rispetto allo stanziamento di fondi a sostegno delle imprese; a nove mesi dallo scoppio della pandemia sono falliti lo studio di sieroprevalenza e il tracciamento con l'applicazione immuny e mancano ancora protocolli nelle cure. La sen. De Petris (Misto-LeU) ha sollecitato una programmazione strategica e il potenziamento dei servizi di medicina territoriale. La sen. Bernini (FI) ha ricordato le proposte avanzate dall'opposizione fin dal mese di marzo: la dichiarazione dello stato di emergenza non è servito, come dimostrano le code di ore per i tamponi, i vaccini antinfluenzali irreperibili; le terapie intensive non sono state potenziate, non è stato deflazionato il trasporto locale, l'applicazione immuny non ha funzionato, i banchi con le rotelle sono stati consegnati a scuole chiuse. Il sen. Salvini (L-SP) ha rilevato lo scontro in atto nella maggioranza, da cui viene la richiesta di un rimpasto di Governo. Un nuovo lockdown va evitato con le cure a domicilio e il Governo ha sprecato mesi: dal mese di giugno sono fermi 400 milioni per l'acquisto di autobus, l'accordo sui tamponi a domicilio giunge a fine ottobre, non sono stati ancora erogati i ristori dei decreti precedenti. Il sen. Cioffi (M5S) ha osservato che molte responsabilità attribuite al Governo sono imputabili alle Regioni, alcune delle quali governate dal centrodestra.

Alle ore 15 si sono svolte interrogazioni a risposta immediata.

Il Ministro delle politiche agricole Bellanova ha risposto all'interrogazione 3-02030, illustrata dal sen. De Carlo (FdI), sui pregiudizi al settore agroalimentare causati dalle recenti misure governative, ricordando lo stanziamento di 4 miliardi per la filiera, il bonus ristorazione per l'acquisto di prodotti italiani, l'esonero contributivo disposto con l'ultimo decreto ristori. L'interrogante si è dichiarato insoddisfatto: il Ministro ha preferito la sanatoria dei migranti all'introduzione dei voucher e, al di là di dichiarazioni mediatiche, è organico alle scelte del Governo.

Il Ministro dei trasporti De Micheli ha risposto all'interrogazione 3-02033, illustrata dalla sen. Vono (IV-PSI), sugli assembramenti di persone nei mezzi di trasporto pubblico locale: nessuna Regione ha chiesto una modifica delle linee guida del Governo; i dati forniti attestano una riduzione di passeggeri del 50 per cento. Il Governo ha investito risorse per il monitoraggio del riempimento. L'interrogante ha rilevato la tendenza a sottolineare le responsabilità delle regioni. Il Ministro dei trasporti ha poi risposto all'interrogazione 3-02025, illustrata dalla sen. De Petris (Misto-LeU), sulle misure di rafforzamento e i piani di sviluppo del trasporto pubblico locale: il Governo sta collaborando con le Regioni e non intende scaricare le responsabilità. In altri Paesi non sono state adottate misure per ridurre la capienza dei mezzi di trasporto, ma è stato previsto soltanto l'obbligo della mascherina. Il Ministro renderà noto l'utilizzo delle risorse stanziate da parte delle singole Regioni. Il Governo ha stanziato ingenti risorse per il trasporto rapido di massa e per la sostituzione dei bus. L'interrogante ha insistito su un piano per il potenziamento del trasporto pubblico locale, che era in sofferenza prima della pandemia: è difficile negare che nelle grandi città il sovraffollamento sia veicolo di contagio. Il Ministro De Micheli ha risposto all'interrogazione 3-02034, illustrata dal sen. D'Arienzo (PD), sulle misure di supporto al settore del trasporto pubblico locale: il sistema del trasporto pubblico è molto differenziato sul territorio nazionale e in alcune Regioni è stato difficile fare una mappatura dei fabbisogni. Il Governo ha comunque messo a disposizione per tempo le risorse per servizi aggiuntivi. Il Ministro dei trasporti ha risposto all'interrogazione 3-02031, illustrata dal sen. Mallegni (FI), sulle limitazioni di capacità nei mezzi di trasporto e sull'aumento dell'offerta all'utenza: il Governo non ha stanziato risorse solo per il trasporto pubblico, 120 milioni sono stati utilizzati per le gare dei privati. L'interrogante ha invitato al Ministro a confrontarsi con il Parlamento: le gare dovevano essere semplificate. Il Ministro De Micheli ha risposto all'interrogazione 3-02032, illustrata dalla sen. Pergreffi (L-SP), sull'attivazione di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale: nel 2020 il Governo ha stanziato 900 milioni in più per compensare i minori ricavi nel trasporto pubblico; 150 dei 300 milioni stanziati per mezzi aggiuntivi sono assegnati in modo automatico senza decreto di ripartizione, 120 milioni servono a incrementare il trasporto su gomma. Il sen. Romeo (L-SP) in replica ha rilevato che lo stanziamento di 300 milioni è avvenuto una settimana prima dell'inizio della scuola, che lo stanziamento è vincolato e insufficiente per venti Regioni, che la metà dei fondi richiede un decreto di ripartizione bloccato dal Ministro dell'economia.

Il Ministro De Micheli ha risposto infine all'interrogazione 3-02029, illustrata dal sen. Santillo (M5S), sul nuovo piano economico-finanziario della convenzione tra Anas e autostrade per l'Italia: il piano economico-finanziario è stato presentato da Aspi e sono in corso approfondimenti sulle osservazioni dell'Autorità di regolazione; lo snodo procedurale ha un significato tecnico e non influenza la trattativa. Il sen. Toninelli (M5S) in replica ha ribadito la preoccupazione di riequilibrare il rapporto tra interesse pubblico e privato: il nuovo modello di accordo prevede pedaggi più bassi e maggiori investimenti nella manutenzione e nella sicurezza.

(La seduta è terminata alle ore 16:20 )



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