Giovedì 16 Luglio 2020 - 241ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
Con 159 voti favorevoli e 121 contrari l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il decreto rilancio (ddl n. 1874, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19).
Nella seduta di ieri il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo unico di conversione del testo di 265 articoli trasmesso dalla Camera. Giunto in Aula senza relazione, il provvedimento reca interventi per il sistema sanitario, la protezione civile, la pubblica sicurezza e le forze armate; fornisce liquidità e strumenti di protezione sociale alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie; garantisce e incentiva l'adozione di misure necessarie a tutelare la sicurezza sui luoghi di lavoro, pubblici e privati; sostiene le attività produttive e la domanda interna (v. relazione illustrativa nella Commissione bilancio della seduta del 13 luglio).
Alla discussione sulla fiducia hanno partecipato i sen. Erica Rivolta, Siri, Bagnai, Romeo (L-SP); Maria Gallone, Paola Binetti, Fiammetta Modena (FI); Maria Cantù, Santillo (M5S), Isabella Rauti (FdI), Comincini (IV) e Paola Boldrini (PD). L'opposizione ha ricordato di essere stata determinante per approvare lo scostamento di 55 miliardi, che ha consentito al Governo di varare il decreto rilancio, ma di non essere stata ascoltata su tempi e dimensioni dell'intervento né sull'impiego delle risorse. L'Esecutivo chiede collaborazione ma ricorre all'ennesima fiducia su un provvedimento blindato, esaminato dalla sola Camera dei deputati.
Nelle dichiarazioni di voto a sostegno della fiducia, la sen. Unterberger (Aut) ha ricordato che in Germania l'opposizione sta collaborando con il Governo; la sen. Conzatti (IV) ha riconosciuto l'opportunità di un maggiore coinvolgimento dell'opposizione e ha posto l'accento sul nuovo quadro europeo. Il sen. Manca (PD) ha sottolineato l'universalità delle misure, rilevando che un reddito di cittadinanza, orientato verso la formazione, serve a costruire comunità e a prevenire conflitti sociali; in vista di un ulteriore scostamento ha proposto di utilizzare le risorse per un piano digitale e di riconversione ecologica dell'economia. Il sen. Errani (Misto-LeU) ha riconosciuto la gravità della situazione sociale e la necessità di rendere più incisivo il lavoro del Parlamento ma ha invitato l'opposizione a riconoscere lo sforzo inedito che è stato compiuto, richiamando la moratoria sui prestiti e la cassa integrazione estesa ai lavoratori autonomi. La sen. Maiorino (M5S) ha ricordato le ingenti risorse destinate a scuola, sanità, ammortizzatori sociali e ha espresso fiducia nella capacità delle misure assunte (ecobonus e sismabonus, prestiti garantiti e contributi a fondo perduto, taglio dell'Irap e sterilizzazione delle clausole di salvaguardia) di sostenere l'economia.
Hanno negato la fiducia i sen. Calandrini (FdI), Ronzulli (FI) e Tosato (L-SP), i quali hanno annunciato che non voteranno il prossimo scostamento di bilancio senza essere coinvolti nelle decisioni sulla destinazione delle risorse. Il provvedimento di 265 articoli contiene un'accozzaglia di misure e prebende e richiede un centinaio di decreti attuativi; punta su bonus e sussidi anziché ridurre sensibilmente il prelievo e disporre la sospensione per un anno dei pagamenti. Un milione di lavoratori non ha ancora ricevuto la cassa integrazione, il problema degli affitti è rimasto irrisolto, il fondo emergenza per il turismo non è stato approvato e neanche in un momento di emergenza sono stati reintrodotti i voucher.
Alle ore 15 si sono svolte interrogazioni a risposta immediata.
Il Ministro per i rapporti con il Parlamento D'Incà ha risposto all'interrogazione 3-01779, illustrata dalla sen. De Petris (Misto-LeU), sulla vendita di armamenti all'Egitto: la legge disciplina la procedura di vaglio tecnico e politico per autorizzare le aziende produttrici ad esportare sistemi militari; la richiesta di verità sul caso Regeni è tema vivo ma distinto da un diniego di autorizzazione che non ha riscontro nei Paesi europei. L'interrogante si è dichiarata insoddisfatta.
Il Ministro per lo sviluppo economico Patuanelli ha risposto all'interrogazione 3-01781, illustrata dal sen. Pichetto Fratin (FI), sui casi di subentro dello Stato nell'azionariato delle aziende, con particolare riferimento al Gruppo Atlantia: posto che in un'economia liberale lo Stato si limita a dettare le regole, l'ingresso di Cassa depositi e prestiti nel capitale sociale di Autostrade per l'Italia (Aspi) si giustifica in una contingenza storica in cui lo Stato è chiamato a svolgere un ruolo guida negli assetti strategici e negli investimenti infrastrutturali. L'interrogante si è dichiarato insoddisfatto e ha ipotizzato una turbativa d'asta.
Il Ministro della difesa Guerini ha risposto all'interrogazione 3-01783, illustrata dalla sen. Rojc (PD), sui programmi di sviluppo della difesa sostenuti dall'Italia in ambito europeo: la partecipazione al sistema di difesa europea è un obiettivo strategico; è in atto la revisione delle regole Pesco e l'Italia è favorevole ad un aumento del fondo. Il sen. Vattuone (PD) si è dichiarato soddisfatto.
Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport Spatafora ha risposto all'interrogazione 3-01778, illustrata dalla sen. Garnero Santanché (FdI), sulle prospettive di riapertura degli stadi in condizioni di sicurezza: il Ministro è impegnato a garantire la riapertura a settembre. L'interrogante si è dichiarata insoddisfatta. Il Ministro per lo sport ha poi risposto all'interrogazione 3-01780, illustrata dalla sen. Sbrollini (IV), sull'annunciata riforma del settore sportivo: entro la settimana partiranno i bonifici per le associazioni sportive che ne hanno fatto richiesta; la proposta del credito d'imposta, che non ha trovato accoglienza nel decreto rilancio, troverà spazio nell'ambito del prossimo scostamento; il Ministro ha fornito assicurazione sulle palestre nelle scuole e condivide l'esigenza di salvaguardare l'autonomia dello sport. L'interrogante si è dichiarata parzialmente soddisfatta. Il Ministro Spatafora ha risposto infine all'interrogazione 3-01782, illustrata dal sen. Romeo (L-SP), sull'elaborazione di un piano di contrasto alla diffusione delle droghe tra i giovani, riferendo sulle iniziative del Dipartimento antidroga che però non rientra nelle sue competenze specifiche; la questione della legalizzazione va rimessa al dibattito parlamentare. L'interrogante ha ipotizzato che le droghe servano a anestetizzare i giovani, a disinnescare il loro potenziale di trasformazione.
(La seduta è terminata alle ore 16:02 )