Giovedì 21 Marzo 2019 - 101ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

Con 159 voti contrari, 102 favorevoli e 19 astensioni, e con 157 voti contrari, 110 favorevoli e 5 astensioni, l'Assemblea ha respinto le mozioni di sfiducia individuale nei riguardi del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Il sen. Margiotta (PD) ha illustrato la mozione n. 84 che impegna il Ministro Toninelli a rassegnare le dimissioni rilevato che: i bandi di gara per i lavori della TAV Torino-Lione risultano bloccati dal settembre 2018; il Ministro ha mentito al Parlamento italiano e al Governo francese, sottoponendo un'analisi del rapporto costi e benefici palesemente infondata; nel corso dell'esame della legge di bilancio sono stati realizzati definanziamenti e tagli ai danni di Anas e Ferrovie dello Stato.

La sen. Gallone (FI) ha illustrato la mozione n. 91 che esprime sfiducia nei confronti del Ministro Toninelli, considerato che: il blocco delle principali opere pubbliche aggrava la recessione; la gestione della vicenda TAV e l'eventuale ritrattazione degli accordi assunti comportano costi elevati per cittadini e imprese e per la credibilità del Paese; il Ministero delle infrastrutture e trasporti ha un ruolo strategico per lo sviluppo e il futuro del Paese e in questi mesi il Ministro si è distinto per infortuni e dichiarazioni avventate.

Alla discussione hanno partecipato i sen. Errani, Loredana De Petris (Misto-LeU); Laus, D'Arienzo (PD); Zaffini (FdI); De Falco (Misto); Mallegni (FI). La sen. De Petris (Misto-LeU) ha dichiarato la non partecipazione al voto: al Ministro Toninelli andrebbe rimproverato il mancato varo di un piano generale dei trasporti e della logistica non il tentativo di bloccare un'opera inutile e dannosa; tanto più che la TAV Torino-Lione alla fine si farà perché il Ministro dei trasporti, come è già accaduto nella vicenda della chiusura dei porti, sarà esautorato dal Vice Premier Salvini. FdI non ha presentato una mozione di sfiducia individuale perché crede nella responsabilità collegiale del Governo, ma condivide l'opportunità che il Ministro si dimetta per incapacità di svolgere il suo ruolo.

Il Ministro Toninelli ha ricordato il lavoro svolto in questi mesi: l'ondata migratoria è stata affrontata nel rispetto dei diritti umani ma con la fermezza necessaria per ripristinare la legalità; le partenze e le vittime sono sensibilmente diminuite e per la prima volta è stato posto al centro del dibattito la responsabilità e l'ipocrisia dei partner europei. Il crollo del ponte Morandi ha evidenziato che lo Stato ha abdicato al ruolo di regolatore e controllore: il Governo ha garantito un'abitazione agli sfollati, ha pubblicato per la prima volta i piani finanziari dei contratti dei concessionari che hanno garantito extraprofitti alle società ma non servizi adeguati ai cittadini, ha bloccato gli aumenti dei pedaggi autostradali, ha istituito un'agenzia per la sicurezza delle strade e dei trasporti, ha riattivato i sopralluoghi per i controlli. Il Paese ha bisogno di piccole opere ma il Governo si è adoperato anche per sbloccare i grandi cantieri, ad esempio quelli relativi alle tratte Asti-Cuneo, Agrigento-Caltanissetta, Sassari-Alghero, e sta lavorando al passante di Bologna per renderlo più economico e sostenibile. Il contratto di Governo prevede che il progetto TAV Torino-Lione sia ridiscusso nell'applicazione, considerata la sproporzione dell'impegno finanziario dell'Italia rispetto alla Francia. L'analisi costi benefici è stata affidata a un soggetto terzo, un gruppo di esperti di competenza riconosciuta a livello internazionale, e gli esiti sono stati resi noti: sono stati prospettati quattro differenti scenari, sono stati individuati risparmi e non ci saranno ulteriori oneri per il Paese in caso di recesso. Il Governo, infine, ha messo mano a una riforma del codice della strada e consentirà la portabilità della targa nel cambio di automobile.

Nelle dichiarazioni di voto hanno annunciato voto favorevole alla sfiducia la sen. Garnero Santanché (FdI), il sen. Marcucci (PD), il sen. Biasotti (FI). In dissenso dal Gruppo, il sen. La Russa (FdI) ha annunciato l'astensione. Hanno annunciato voto contrario i sen. Romeo (L-SP) e Patuanelli (M5S). Il Capogruppo della Lega ha ringraziato il Ministro per la collaborazione sulla chiusura dei porti e per il decreto Genova: la demolizione del ponte Morandi è già iniziata e per la prima volta i tempi della ricostruzione saranno rispettati. Ha poi ricordato che il PD avrebbe potuto avviare i bandi della Torino-Lione due anni e mezzo fa, quando era al Governo: non si possono accettare lezioni sulle infrastrutture da chi ha varato un codice degli appalti farraginoso e ha bloccato 16 miliardi di investimenti nel 2017 per ossequio rispetto ai vincoli europei. Il Governo in carica ha sbloccato i cantieri e ha come strategia la manutenzione delle opere esistenti. Il Capogruppo M5S ha rilevato che lo sviluppo non si fonda su grandi opere inutili e prive di manutenzione, bensì sulle infrastrutture immateriali e su opere accessibili alle piccole e medie imprese che caratterizzano il tessuto produttivo del Paese.

Alle ore 15 sono state svolte interrogazioni a risposta immediata.

Il Ministro della salute Giulia Grillo ha risposto all'interrogazione n. 719, illustrata dal sen. Briziarelli (L-SP), sulla garanzia dei tempi di intervento nei soccorsi sanitari: per assicurare la tempestività del servizio di emergenza, il Ministero non si limita all'analisi dei tempi di percorrenza. L'interrogante si è dichiarato parzialmente soddisfatto. Il Ministro della salute ha poi risposto all'interrogazione n. 715, illustrata dalla sen. Boldrini (PD), sullo svolgimento dei tirocini professionalizzanti per i laureati in medicina: consapevole della carenza di medici specialisti, il Governo sta assumendo iniziative per superare l'imbuto formativo. Il Ministro Grillo ha risposto infine all'interrogazione n. 718, illustrata dalla sen. Castellone (M5S), sull'adozione del Patto per la salute 2019-2021: grazie alla leale collaborazione tra Stato e Regione sono state abbattute le liste di attesa ed è stato sbloccato il turn over; il prossimo patto per la salute dovrà contemplare una revisione degli indicatori di risultato, nuove forme di affiancamento per le Regioni in difficoltà, risorse certe per consentire la programmazione della spesa; formazione e valorizzazione del capitale umano. L'interrogante si è dichiarata pienamente soddisfatta.

Il Ministro dell'economia e delle finanze Tria ha risposto all'interrogazione n. 717, illustrata dal sen. De Bertoldi (FdI) sulle diverse modalità di attuazione della flat tax, e all'interrogazione n. 721, illustrata dal sen. Perosino (FI), sull'entità e la modalità di finanziamento di un'aliquota fiscale unica: con la legge di bilancio 2019 il Governo ha adottato un complesso di misure per potenziare il regime fortettario agevolato per le imprese e nel 2020 ne beneficerà un milione e mezzo di contribuenti (il 40 per cento delle partite IVA). Ulteriori ipotesi di riforma saranno esplicitate nella prossima manovra finanziaria secondo una logica progressiva dell'attuazione del programma di governo, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica. Non sono state effettuate stime sull'impatto di un'aliquota fiscale unica.

Il Ministro delle politiche agricole Centinaio ha risposto all'interrogazione n. 720, illustrata dal sen. De Bonis (Misto), sulla tutela del pecorino romano dop: il Governo ha adottato un decreto emergenza agricoltura che, per recuperare la produttività e sostenere il settore lattiero-caseario, prevede un fondo iniziale di 10 milioni di euro che saranno assegnati nell'ambito dei contratti di filiera e di distretto e introduce l'obbligo di registrazione del latte. Il pecorino beneficia di un piano di regolazione dell'offerta ma per tutti i prodotti vale la disposizione doganale comunitaria secondo cui una merce lavorata o trasformata in più Paesi è da considerarsi originaria del Paese in cui ha subito l'ultima trasformazione.

(La seduta è terminata alle ore 15:49 )



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