"Mi impegno formalmente e personalmente, come Presidente del Senato, a far sì che la norma approvata unanimemente oggi alla Camera dei Deputati, relativa al contributo per le famiglie colpite dalla tragedia di Viareggio, diventi legge entro il 28 giugno prossimo, anniversario della sciagura. Quello di oggi è un importante passo in avanti che testimonia la presenza dello Stato. Sono certo che nel prosieguo le richieste del Comitato vittime troveranno un accoglimento integrale". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, dopo l'approvazione da parte della Camera dei Deputati del provvedimento che prevede lo stanziamento di 10 milioni di euro per le famiglie delle trentadue vittime del disastro ferroviario di Viareggio.

"E' con dolore che ho appreso della barbara uccisione di Monsignor Luigi Padovese, Vicario Apostolico dell'Anatolia dal 2004. Sono passati quattro anni da quando Egli celebrò il funerale di don Andrea Santoro, ucciso a Trebisonda, e mai ci saremmo attesi che un nuovo lutto sarebbe così presto venuto a colpire la Chiesa italiana in Turchia". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio per l'assassinio di Monsignor Padovese. "Era un uomo del dialogo, fortissimo sostenitore dell'ecumenismo e attivo nella difesa delle minoranze, e il fatto - prosegue il Presidente del Senato - che il suo omicidio non sia, al momento, riconducibile ad un movente politico, nulla toglie all'orrore e allo sgomento di noi tutti. In questo momento di tristezza - conclude il Presidente Schifani - giungano ai familiari e alle Autorità ecclesiastiche i sentimenti della solidarietà mia e di tutti i colleghi Senatori".

"Le parole del Capo dello Stato hanno un valore profondo per tutti gli italiani, per il mondo politico, istituzionale e del lavoro". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, commenta il messaggio del Presidente della Repubblica in occasione della Festa del 2 giugno. "L'appello al senso di responsabilità da parte di tutti, rappresenta un imperativo al quale nessuno si può sottrarre - aggiunge il Presidente del Senato - soprattutto in un momento di difficoltà internazionale come quello che stiamo vivendo.Sono necessarie scelte giuste, severe, per assicurare ai nostri figli un futuro sereno. Come del resto è indispensabile che l'Italia prosegua sulla strada dello sviluppo senza dimenticare il Mezzogiorno. Essenziale il richiamo ad un confronto costruttivo tra le forze politiche che, in momenti come questi, sono chiamate ad un atteggiamento responsabile. E per favorire un esito positivo del confronto - conclude il Presidente Schifani - sono da tempo, e in particolare in questi giorni difficili, personalmente impegnato".

Lunedì 7 giugno alle ore 15.30 a Palazzo Madama, il Presidente del Senato, Renato Schifani, inaugurerà la mostra "I Padri Fondatori" che rientra nel ciclo delle manifestazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia. La rassegna, che si concluderà il 1° agosto, vuole celebrare i "Grandi Italiani" - Carlo Cattaneo, Vincenzo Gioberti, Giuseppe Mazzini, Massimo d'Azeglio, Daniele Manin, Niccolò Tommaseo, Silvio Spaventa, Giuseppe Garibaldi, Carlo Pisacane, Camillo Cavour - che, seppur impegnati in campi diversi, hanno contribuito in misura determinante a realizzare questa importante pagina della storia patria.Nella mostra, che sarà aperta al pubblico gratuitamente da venerdì 11, saranno esposti in cinque diverse sezioni un centinaio di cimeli tra manoscritti, fotografie, dipinti, documenti, lettere, libri."I Padri Fondatori" è stata realizzata dal Senato e dall'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.Nota per redazioniLe richieste di accredito devono essere inviate al Senato - Ufficio stampa - al fax 06.6706.2947, e-mail accrediti.stampa@senato.it e devono contenere i dati anagrafici completi e gli estremi del documento di identità dei giornalisti, fotografi e operatori e l'indicazione della testata di riferimento.

"Esprimo il mio sincero apprezzamento per quanti si impegnano quotidianamente per la "scuola di tutti e di ciascuno". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato al Sindaco del Comune di Vicchio, Roberto Izzo, in occasione della IX edizione della "Marcia di Barbiana". "Colgo l'occasione per sottolineare ancora una volta l'attualità del messaggio di don Milani. Sono profondamente convinto - prosegue il Presidente del Senato - della necessità di rimuovere le disuguaglianze del sapere e portare tutti i ragazzi ad un livello culturale tale da renderli cittadini consapevoli e persone libere. L'esperienza educativa di Barbiana rappresenta una concreta opportunità di crescita civile, una speranza che garantisce ai nostri figli l'eguaglianza delle opportunità e lo sviluppo di un pensiero autonomo, critico e libero. Solidarietà, pace e libertà sono le parole forti per il nostro futuro".

"Esprimo tutto il mio apprezzamento per la preziosa opera di sensibilizzazione sulla cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale, che quotidianamente la Fondazione nazionale "Gigi Ghirotti" svolge nel nostro Paese. Ringrazio la Fondazione, il Ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, che insieme hanno dato vita e promosso l'iniziativa di oggi". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato alla "Fondazione Gigi Ghirotti" in occasione della IX edizione della Giornata nazionale del sollievo.

"In occasione del trentaseiesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia, invio un commosso pensiero per le vittime di quell'oscuro e triste episodio della storia del nostro Paese, ed esprimo tutta la mia vicinanza alle famiglie colpite". Così si legge nel messaggio che il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha inviato al Sindaco di Brescia, Antonio Paroli. "Nel ricordo dei loro cari, i familiari - ricorda il Presidente del Senato - hanno sempre lottato per cercare la verità e per tenere vive memoria e attenzione. Ricordare questa data è indispensabile, perché tutti, ma le nuove generazioni in particolare, continuino a coltivare insieme la lotta contro l'oblio, contro ogni forma di violenza e contro il furto della verità, che - conclude il Presidente Schifani - toglie ossigeno all'aria della democrazia".

"Sono trascorsi trent'anni dall'assassinio di Walter Tobagi e la figura di quest'uomo, arguto e intelligente, la sua rettitudine morale e culturale, la sua professionalità, sono di monito ed esempio per tutti noi". Così si legge nel messaggio inviato dal Presidente del Senato, Renato Schifani, ai familiari di Walter Tobagi nella ricorrenza del Trentesimo Anniversario dell'assassinio del giornalista. "Desidero che oggi giunga alla famiglia a nome mio e di tutti i colleghi senatori un pensiero di vicinanza e di affetto, ma anche - aggiunge il Presidente del Senato - un sentimento di stima nei confronti di questo giornalista che ha pagato con la vita il suo amore per la verità, per la libertà di stampa, per il pluralismo dell'informazione. Nel 1980 la follia terrorista colpì, quasi quotidianamente, semplici cittadini e uomini dello Stato. Tante le lacrime versate da genitori, mogli e figli, tante le vite stravolte in pochi secondi. Nel rispetto del loro dolore e con sincera gratitudine - conclude il Presidente Schifani - rendiamo omaggio a Walter Tobagi, perché il suo sacrificio continui ad essere esempio ad agire per l'affermazione della democrazia e dei principi di libertà".

Appresa la notizia delle gravissime minacce indirizzate al Procuratore della Repubblica di Caltanissetta Sergio Lari, al procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, al Presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, e al Delegato della Confindustria per la Legalità Antonello Montante, il Presidente del Senato, Renato Schifani, esprime la sua più sincera e affettuosa solidarietà ai destinatari di questi inaccettabili gesti. "Le Istituzioni - ha sottolineato il Presidente Schifani - hanno il dovere di essere sempre al fianco di chi rischia la vita perché si batte contro la criminalità organizzata. Sono certo - conclude il Presidente del Senato - che i magistrati e gli imprenditori oggetto di questi gravissimi e vili atti intimidatori proseguiranno il loro coraggioso percorso a favore della legalità".

"Desidero rinnovare un sentito e commosso pensiero alle vittime di quel drammatico episodio della storia del nostro Paese, quando la criminalità mafiosa, con gesto vile, mirò al cuore dello Stato". Così nel messaggio del Presidente del Senato, Renato Schifani, nella ricorrenza del XVII anniversario della strage di via dei Georgofili a Firenze. "Mi preme oggi ribadire - prosegue il Presidente del Senato - l'importanza di tenere viva la memoria di quanto avvenne quella notte, di ricordare coloro che in quel terribile attacco allo Stato persero la vita, dei tanti feriti e dell'ignobile tentativo di colpire il nostro Paese ferendo gravemente il nostro patrimonio artistico. Nella speranza che sia fatta al più presto completa luce sulla strage - conclude il Presidente Schifani - , colgo l'occasione per inviare un caro e sentito saluto a tutti i familiari delle vittime".

"In occasione dell'anniversario della ratifica in Italia della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, esprimo con piacere il mio sincero plauso per le attività del gruppo Crc e delle Associazioni che lo costituiscono, da anni impegnate nella promozione e tutela dei diritti dei più giovani". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato alla Coordinatrice per l'Italia del Gruppo Crc (Convention on the rights of the child) Save the children. "La convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza - prosegue il Presidente del Senato - è sicuramente il più importante strumento giuridico a disposizione di tutti coloro - individui, famiglie, associazioni, governi - che si battono per un mondo in cui ogni bambina e ogni bambino abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro, ma fondamentale è lo sforzo di ciascuno di noi affinché questi diritti siano efficacemente attuati e non violati. Proprio per questo motivo - conclude il Presidente Schifani -, tutte le iniziative che vanno in questa direzione svolgono un ruolo indispensabile per mantenere alta l'attenzione nei confronti dei diritti dei minori, al fine di garantire la tutela da ogni forma di violenza fisica e psicologica, ma anche dalla solitudine, dall'indifferenza e dalla povertà ".

"Con Giuseppe Talamo scompare un storico di fama". Così il Presidente del Senato Renato Schifani nel telegramma di cordoglio ai familiari del professor Talamo, Ordinario di Storia del Risorgimento all'Universià "La Sapienza" di Roma e Presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento, scomparso ieri a Roma. "Alla sua passione - ricorda il Presidente Schifani - dobbiamo fondamentali studi sulla storia d'Italia nell'Ottocento, ma soprattutto la riapertura del Museo centrale del Risorgimento al Vittoriano, da lui fortemente voluta nove anni fa dopo oltre vent'anni".

"Desidero rivolgere un pensiero di affetto e solidarietà a questo straordinario Continente e alla sua gente, troppo spesso abbandonati alle loro difficoltà, nonché a quanti profondono il loro impegno per promuoverne lo sviluppo. Cercare soluzioni efficaci e lungimiranti ai gravi problemi che affliggono le popolazioni africane è un imperativo e una priorità per l'equilibrato progresso economico e sociale del mondo". E' quanto si legge nel messaggio del Presidente del Senato, Renato Schifani, in occasione della "Giornata dell'Africa". "L'edificazione di una nuova cultura della solidarietà internazionale ha come punto di partenza e insieme punto di arrivo l'Africa: solo dando una risposta forte al suo silenzioso grido di dolore, i Paesi più ricchi - conclude il Presidente Schifani - potranno pur nell'attuale difficile situazione globale, farsi promotori di una cultura di pace e di giustizia".

"La violenza assume contorni terribili quando diretta nei confronti dei minori, la cui condizione d'impotenza necessita di tempestive azioni collettive rivolte alla difesa della loro integrità". Così scrive il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato al Presidente di S.O.S Telefono Azzurro, professor Ernesto Caffo, in occasione del Convegno su "La scomparsa e lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti. Quali strategie e interventi?", che si tiene oggi in Senato. "Vi ringrazio per quanto fa la vostra Associazione da anni in questo campo, ricordandoci - aggiunge il Presidente del Senato - che non sono mai sufficienti gli appelli affinché rimanga vigile la coscienza di ciascuno di noi quando chi non ha alcuna possibilità di difendersi viene attaccato. Iniziative come quella di oggi - conclude il Presidente Schifani - svolgono un ruolo fondamentale in questa direzione, esprimo profonda gratitudine verso tutti coloro che quotidianamente offrono il proprio impegno per Telefono Azzurro".

Nel corso di una lunga e cordiale telefonata, il Presidente del Senato Renato Schifani ha espresso al Ministro Sandro Bondi la sua più sincera, profonda e convinta solidarietà, nonché la sua fiducia personale e politica.Il Presidente del Senato ha invitato con forza il Ministro Bondi a proseguire nel suo impegno politico ed istituzionale, forte della sua storia personale che è esempio di onestà e trasparenza.Nel condividere l'inaccettabilità di uno stillicidio mediatico, che spesso espone il cittadino ad inammissibili condanne preventive o a danni alla sua immagine, il Presidente Schifani ha auspicato che il recente clima di sospetti, non avvalorati da riscontri probatori da parte della magistratura, non condizioni e non avveleni il clima sociale del Paese, perché il rispetto della persona e della sua dignità è un valore fondante, che non può e non deve essere mai messo in discussione da campagne denigratorie fondate esclusivamente su illazioni e non su elementi oggettivi.

"Ricorre oggi il diciottesimo anniversario del barbaro assassinio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomini della scorta, straordinario esempio di ferma determinazione e serena dedizione alla legge e alla propria coscienza spinta fino all'estremo sacrificio. Giovanni Falcone ha donato la sua intelligenza e la sua vita per difendere i nostri valori più importanti, mosso dalla volontà di preservare dall'oppressione criminale il nostro futuro, il futuro dei nostri figli". Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato a Maria e Anna Falcone, sorelle del magistrato, e alla Fondazione "Giovanni e Francesca Falcone". "Il suo sacrificio ha cambiato molte cose: ha arricchito le nostre coscienze e ha contribuito in maniera decisiva alla diffusione della cultura della legalità e della lotta al fenomeno mafioso, soprattutto tra i giovani. Ed è proprio l'albero di Falcone, quella grande magnolia piantata davanti all'abitazione dopo la sua uccisione, - aggiunge il Presidente del Senato - a rappresentare uno dei simboli più concreti e commoventi della lotta per la legalità. Attorno all'albero si riuniranno studenti provenienti da tutta Italia per lasciare un messaggio a riprova del fatto che la mafia non è solo un problema della Sicilia ma di tutti coloro che vogliono un cambiamento. Che la sua tragica scomparsa e il suo esempio di rettitudine - conclude il Presidente Schifani - resti un punto di riferimento da seguire nella vita quotidiana e in ogni comportamento per noi tutti".

"Desidero esprimere tutto il mio apprezzamento per questa iniziativa che ha la duplice valenza di onorare la memoria di Santa Rita e di attualizzare il messaggio di pacificazione della Santa casciana nel mondo". E' quanto si legge nel messaggio che il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha inviato al Sindaco di Cascia, Gino Emili, in occasione delle "Manifestazioni ritiane" nell'anniversario della morte di Santa Rita. "Oggetto di una straordinaria devozione popolare, Santa Rita è amata dal popolo che la sente vicina per la "normalità" dell'esistenza quotidiana da Lei vissuta, prima come sposa e madre, poi come vedova e infine come monaca agostiniana. Colgo l'occasione - conclude il Presidente Schifani - per esprimere un sentito riconoscimento a quanti operano silenziosamente nel quotidiano per testimoniare i valori culturali e spirituali della nostra tradizione cristiana, così preziosi per lo sviluppo della società".

" Il contrasto alla criminalità, che vede le Istituzioni protagoniste accanto a tanti cittadini comuni, riuniti nelle numerose splendide realtà della società civile, deve essere condotta non solo nella nostra Sicilia, ma in tutta Italia". Così nel messaggio che il Presidente del Senato,Renato Schifani, ha inviato al Presidente del Parlamento della legalità, Nicola Mancino, in occasione delle "Monziadi". " La cultura della legalità e della giustizia ha infatti come presupposto la conoscenza del male insito nel fenomeno mafioso e una salda educazione dei giovani all'onestà e al rispetto delle regole, sull'esempio dei tanti eroi che, come Giovanni Falcone, hanno dato la loro vita per questi valori".

Il Presidente della Repubblica, nel promulgare la legge di conversione del decreto legge n. 40 del 25 marzo 2010 (cosiddetto "decreto incentivi"), ha inviato al Presidente del Senato e ai Presidenti del Consiglio e della Camera dei deputati una lettera contenente alcuni rilievi.Appena ricevuta la lettera il Presidente del Senato, Renato Schifani, ne ha trasmesso copia ai Presidenti dei Gruppi parlamentari di Palazzo Madama.

"Desidero esprimere il mio plauso sincero per l'attività svolta con impegno dall'Avis nel nostro Paese contribuendo allo sviluppo della donazione del sangue". Così si legge nel messaggio del Presidente del Senato Renato Schifani al Presidente dell'Avis, Associazione volontari italiani sangue, Vincenzo Saturni, in occasione della 74ma Assemblea generale dell'Associazione. "Auspico vivamente che questo gesto di generosità impagabile e disinteressata si diffonda sempre di più. Vi è, infatti, ancora molto da fare - aggiunge il Presidente Schifani - per aumentare l'attenzione e la sensibilità dell'opinione pubblica e delle Istituzioni verso questa importante forma di aiuto al prossimo. Il mio plauso per l'attività svolta dall'Avis in questi anni, per il sostegno quotidiano offerto al Paese nel nome della solidarietà, soprattutto nei momenti più difficili, come nel caso del terremoto che ha colpito L'Aquila".