Giuramento degli allievi dell'Accademia Militare di Modena
13 Marzo 2009
Sottosegretario, Autorità, Allieve e Allievi del 190° corso, Signore e Signori,
sono profondamente lieto di essere qui oggi per portare a tutti voi e ai vostri cari il saluto delle Istituzioni della Repubblica in un giorno che, so bene, resterà impresso indelebilmente nei vostri cuori.
L'Accademia di Modena che oggi ospita, ancora una volta, la solenne cerimonia del giuramento degli Allievi, è custode gelosa di un patrimonio di tradizioni che qui si tramandano da una generazione all'altra e di valori di cui l'Esercito e le Forze Armate vanno giustamente orgogliose. E', inoltre, centro di formazione di eccellenza dei futuri Ufficiali del nostro Esercito. Quelle tradizioni, quei valori sono felicemente riassunti nella Costituzione della Repubblica che, fra i suoi principi fondamentali, ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli, ma nel contempo chiama l'Italia ad operare attivamente, nel quadro dell'ordinamento internazionale, per la tutela della pace e della giustizia fra le nazioni.
E più oltre, con espressione solenne, unica di tutta la Carta fondamentale, definisce sacro il dovere di ogni cittadino di difendere la Patria.
Dovere di difendere la Patria, rifiuto della guerra di aggressione, impegno per la pace e la giustizia. Sono questi i valori che le nostre Forze Armate affermano con il loro quotidiano operare, in Patria e all'estero.
Il mio pensiero va in particolare ai nostri militari che nelle missioni più lontane e difficili, dal Libano al Kosovo, dall'Afghanistan al Ciad, hanno adempiuto e adempiono con coraggio e competenza, e insieme con umanità e sensibilità, i difficili compiti che l'Italia e la comunità internazionale hanno loro affidato.
Conosco bene il loro sacrificio quotidiano, sono stato recentemente in Libano tra i nostri soldati, ho parlato con loro, ho letto nei loro sguardi l'orgoglio di essere italiani e di rappresentare la nostra Patria all'estero. Sono giovani come voi che, pur nella comprensibile nostalgia della propria terra, mostrano coraggio e determinazione, nella piena consapevolezza di assolvere un compito così difficile e nobile anche se purtroppo non privo di rischi.
Tornerò presto all'estero a trovare altri giovani soldati con le stellette perchè sono certo che la presenza delle Istituzioni contribuisca a fare loro comprendere che lo Stato è al loro fianco, li segue, li apprezza, è sempre presente nelle azioni che svolgono coraggiosamente ogni giorno.
Abbiamo il primato della conquista del ruolo di portatori di pace nel mondo. Questa non è un'affermazione campanilistica, perché, a giusta ragione, ci viene riconosciuta unanimemente dalla comunità internazionale.
Attualmente sono 8.500 i militari impegnati in missioni di pace e 29 le missioni che vengono svolte in 22 Paesi del Mondo.
Ai nostri militari oggi non si chiede di essere solo professionisti preparati, in grado di fronteggiare e respingere ogni possibile minaccia, ma anche la capacità di cogliere le complessità dei teatri operativi in cui devono intervenire, di comprendere e farsi comprendere, di inserirsi nelle culture locali rispettandole e ottenendo rispetto.
Quale Presidente del Senato, posso testimoniarvi che, pur nelle legittime contrapposizioni che dividono le forze politiche, un dato le accomuna senza distinzione: è l'apprezzamento e il sostegno ai nostri militari.
Le Forze Armate rivendicano un diritto che la politica non deve mai dimenticare: quello di ricevere direttive chiare e coerenti per assolvere compiti che siano sempre proporzionati agli strumenti e alle risorse che il Paese è in grado di assicurare loro.
Ma l'Accademia non è solo il luogo dove quei principi e quei valori si tramandano da una generazione all'altra; è anche centro di studio e di formazione.
E qui mi è particolarmente gradito riconoscere agli Allievi e ai loro genitori che l'Accademia Militare di Modena spicca, nel panorama delle Istituzioni formative nazionali, come un vero e proprio centro di eccellenza.
Mentre il Paese si interroga sui problemi della scuola e dell'università, le Forze Armate dedicano un'attenzione veramente esemplare alla selezione, alla formazione e al costante aggiornamento dei propri quadri di ogni livello, con risultati di altissima valenza.
Possiamo serenamente affermare che, grazie a questo impegno, dall'Accademia e dalle altre Istituzioni militari di alta formazione escono non solo professionisti capaci ed aggiornati, ma cittadini maturi e consapevoli, pronti a divenire parte integrante della futura classe dirigente del Paese.
Voglio anche esprimere il mio più sincero apprezzamento ai vostri comandanti, dal più alto in grado al più giovane tenente di plotone, per il ruolo importante e significativo che svolgono quotidianamente, a contatto con voi giovani.
I vostri genitori devono essere consapevoli ed orgogliosi della vostra scelta di vita impegnativa e devono sorreggervi nei momenti difficili che potranno arrivare. Voi, Allievi del 190°, avete superato una severa selezione e ora dovete affrontare gli impegni che questa scelta vi chiede.
L'Accademia Militare, lo avete già sperimentato, è un educatore severo; i vostri sacrifici, la vostra quotidiana, attenta partecipazione alla vita di questa vostra nuova casa, contribuiranno a trasformarvi in comandanti di uomini in brevissimo tempo.
Posso assicurarvi che le difficoltà che incontrate oggi saranno un bagaglio prezioso di esperienze utili, per superare con serenità gli ostacoli che si presenteranno in futuro. Il legame di appartenenza allo stesso corso, cementerà una solidarietà fra voi che vi accompagnerà e sosterrà per tutta la vita, rendendovi più forti e migliori.
Voi, giovani Allievi, rappresentate il futuro dell'Esercito, dei Carabinieri, dell'Italia. E' un altissimo onore di cui dovete essere fin d'ora consapevoli ed orgogliosi. In un'epoca in cui siamo circondati da scetticismo, disimpegno ed egoismo, voi avete scelto un percorso professionale e di vita ricco di valori, di responsabilità e altruismo.
La crescita e il miglioramento siano sempre obiettivi da coltivare nell'umiltà, guardando alla comunità nazionale che servite. Siate portatori di sicurezza, protezione, solidarietà e pace. Il vostro patrimonio è quello della nostra Patria; siate fedeli ai principi che sono i valori umani più profondi della nostra Italia.
Non fatevi mai prendere dallo sconforto, abbiate occhi curiosi e costruttivamente critici, tendete sempre a migliorare ciò che vi circonda. Non seguite solo i percorsi aperti da altri, non adagiatevi nella routine, ma sforzatevi di esprimervi individualmente. La vostra sia una testimonianza viva fatta di attenzione, perseveranza, dedizione, condotta con alto spirito di servizio alle Istituzioni e al nostro Paese.
E' questo che i vostri comandanti e l'Italia si aspettano da voi e sono certo che saprete essere all'altezza di un impegno così rilevante.
Voglio, infine, in occasione di questa cerimonia, ricordare, non senza commozione, i nostri caduti in missioni di pace, i nuovi eroi. Non bisogna dimenticarli. Mai. Anche quest'anno abbiamo commemorato i nostri soldati caduti a Nassiriya.
Lo abbiamo fatto di fronte a tanta gente comune, una folla immensa che ha voluto manifestare con la sua presenza un dolore ancora vivo, l'orgoglio di essere Italiani, i valori del nostro Paese.
Sono stato fiero di essere accanto ai familiari, nella loro grande compostezza, dignità e sofferenza. Li ho voluti abbracciare e in quell'atmosfera di silenzio e di grande commozione che ha avvolto tutti noi, ho toccato con mano quanto lo Stato debba ai nostri soldati e quanto vivo sia per i nostri militari il senso del dovere e della Patria. Sono stati momenti di grande emozione e commozione che custodisco dentro di me e che rafforzano il mio essere italiano ed il mio credo nelle Istituzioni, nella democrazia e nella libertà.
Non dobbiamo dimenticare: questo deve essere un imperativo categorico per tutti, ma soprattutto per voi che dovete onorare giorno dopo giorno con il vostro impegno e la vostra lealtà chi ha dato la vita per difendere la pace nel mondo.
Oggi per voi è un giorno speciale che ricorderete per tutta la vita. Avete giurato fedeltà alla Repubblica Italiana, ai nostri principi fondamentali di diritto, democrazia e libertà.
Siate orgogliosi di questa scelta coraggiosa, di questo evento solenne. Dovete essere fieri di quello che state facendo, di quello che siete e di appartenere alle Forze Armate.
Viva L'Accademia Militare di Modena, viva le Forze Armate, viva l'Italia.