Il Presidente: Discorsi

Centesimo genetliaco della senatrice Rita Levi Montalcini

22 Aprile 2009

Onorevoli Senatori,
ricorre oggi il centesimo anniversario della nascita della nostra illustre collega, la professoressa Rita Levi Montalcini.
Per ragioni strettamente personali ella non ha potuto accogliere il mio invito ad essere oggi presente fra di noi. Le consegnerò pertanto nei prossimi giorni una medaglia celebrativa di questa bella ricorrenza.
Sarà questo un doveroso segno di omaggio e di augurio da parte dell'Istituzione che la accolse tra i suoi membri, per decisione del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, in virtù degli altissimi meriti, in campo scientifico e sociale, con i quali ha saputo illustrare ed onorare l'Italia.

Il suo contributo scientifico, che ha fatto di lei una figura nota ed apprezzata in tutto il mondo, e che le ha guadagnato l'altissimo onore di essere insignita del Premio Nobel per la medicina nel 1986 - diciassettesimo cittadino italiano a ricevere questo importante riconoscimento - non esaurisce però la multiforme ricchezza di questa straordinaria figura di donna e di scienziata.

Rita Levi Montalcini è infatti per tutti noi, prima ancora che una grande scienziata, una preziosa testimone di quello spirito di intelligenza, di tenacia, di umiltà e di responsabilità sociale che si rivela, in ogni ambito dell'agire umano, lo strumento indispensabile per superare le difficoltà e conseguire i risultati più difficili ed insperati.
Fu grazie a questo spirito tenace e coraggioso che una giovane e brillante studiosa seppe reagire all'infamia delle leggi razziali, rifiutando di cadere nell'amarezza e nel distacco e trasformando quella difficile situazione in una opportunità per intraprendere, seppure in circostanze fortunose e precarie, nuove esperienze di ricerca al di fuori dei circuiti accademici.

Negli anni successivi, al termine di un fecondo periodo di ricerca negli Stati Uniti ed in Sud America quella stessa studiosa diede una grande prova di amore per il suo Paese, nonché di consapevolezza della responsabilità sociale dell'uomo di scienza, decidendo di ritornare a casa e trasmettere alla nostra Comunità scientifica quanto aveva saputo realizzare, contribuendo così in maniera determinante ad impiantare e a sviluppare qui in Italia strutture di ricerca che sono, oggi, all'avanguardia nel mondo.
Quello stesso spirito di generosa apertura alla condivisione del proprio sapere e delle proprie conquiste alimenta, ancora oggi, accanto al lavoro scientifico, una vigorosa attività editoriale di divulgazione del metodo e delle ragioni della scienza nei confronti del grande pubblico.

A questa preziosa opera di divulgazione si affianca l'azione quotidiana della Fondazione Levi Montalcini, nel cui logo significativamente campeggia il motto "il futuro ai giovani", orientata - fra l'altro - all'assistenza delle giovani generazioni nella scelta del percorso di studio e di lavoro, attraverso una rete di centri di orientamento. Nonché alla valorizzazione del contributo femminile al progresso della società, in particolare nei paesi in via di sviluppo, attraverso la formazione culturale e professionale delle giovani donne.
Tutte queste iniziative si alimentano nella consapevolezza costante che - come ha dichiarato la nostra illustre collega - fare scienza non è altro che esercitare il desiderio di aiutare gli altri.

È allora con grande affetto, certo di interpretare il sentimento unanime di tutta l'Assemblea, che rinnovo a Rita Levi Montalcini l'omaggio e l'augurio del Senato della Repubblica, che si onora oggi di annoverarla tra i suoi membri.



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