"Bioeconomy Rome" International Conference - Consegna Premi II edizione
20 Novembre 2012
Autorità, Signore e Signori,
desidero dare il benvenuto a tutti gli autorevoli relatori e a tutti i presenti. Ma soprattutto voglio salutare i giovani ricercatori premiati e congratularmi con loro per l'importante riconoscimento che riceveranno nell'ambito di questa manifestazione di alto rilievo per la qualità dei relatori e per i temi oggetto del convegno.
Il Consorzio Collezione nazionale dei composti chimici e centro screening, (CNCCS), creato nel Novembre 2010 e costituito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dall'Istituto di Biologia Molecolare (IRBM Science Park), lavora nel campo della ricerca e ha lo scopo di mettere insieme composti che provengono sia da imprese pubbliche sia da gruppi privati, e di agevolare le nuove scoperte, favorendo la messa in comune dei progressi scientifici raggiunti grazie alla ricerca di base, lo sviluppo molecolare, i meccanismi biologici, i nuovi farmaci.
Una chimica organica con applicazione nella farmaceutica, oltre che in altri settori, per "portare a sintesi" tutte le nuove e antiche conoscenze in materia.
Il Consorzio si è posto inoltre l'importante obiettivo di rilanciare la produzione e la commercializzazione della ricerca scientifica, con una evidente ricaduta positiva sullo sviluppo economico e industriale del Paese in generale e del Lazio in particolare.
La ricerca scientifica è fondamentale a molti livelli. Innanzitutto per i progressi in ambito biomedico, farmacologico, terapeutico che danno speranze di cura, di guarigione e di migliore qualità di vita. Ma di innegabile rilievo è il fine di riuscire a curare e guarire le malattie rare, per aiutare i paesi più poveri in aree geografiche depresse e dimenticate.
La ricerca scientifica assume grande peso e valore nello sviluppo economico di un Paese o di una regione.
La zona industriale di Pomezia, ad esempio, è un fiore all'occhiello per il Lazio, ed ha conosciuto uno straordinario impulso negli ultimi anni, grazie alla presenza di industrie di ogni genere, poli scientifici e universitari, gruppi di ricerca.
Sono a tutti evidenti la ricaduta di questo polo di eccellenza a livello locale ma anche nazionale, e l'effetto positivo sul PIL.
Purtroppo la grave crisi mondiale e italiana che stiamo attraversando, ha portato a necessarie riduzioni di bilancio e a un conseguente doloroso ridimensionamento in molti settori. I tagli, però, non possono né devono intaccare la straordinaria qualità dei nostri ricercatori e delle nostre ricercatrici. Non è un caso che molti dei giovani si siano distinti, nel nostro Paese o all'estero, per la passione incredibile che dedicano al loro lavoro, per i risultati eccellenti che hanno saputo raggiungere, per le grandi scoperte scientifiche che hanno dato speranza al mondo intero.
Si parla spesso di "fuga dei cervelli" dall'Italia, di molti giovani che si recano soprattutto negli Stati Uniti, dove riescono a lavorare meglio, ad avere maggiori finanziamenti a disposizione per le loro ricerche, con strutture più avanzate e servizi più importanti.
Bisogna ammettere che è vero, che questo rappresenta per noi un problema da affrontare e risolvere, pur nella consapevolezza che in atto non siamo, né possiamo essere l'America con le sue strutture e le sue disponibilità.
Noi, in quanto Istituzioni, abbiamo a cuore il problema, e vogliamo consentire innanzitutto una parità di accesso a tutti i giovani meritevoli in campi come quello della ricerca.
Credo che la meritocrazia stia anche in questo, nella capacità di offrire, a coloro che possiedono ingegno e doti, condizioni di accesso e di progresso negli studi e nel mondo del lavoro.
Anche gli enti locali rivestono un ruolo importante nell'ambito della ricerca scientifica, sia nell'investire sulle risorse umane e sui talenti, sia nel vigilare affinché tutto prosegua nel modo migliore. Se è vero che occorre credere fortemente nella ricerca scientifica e nell'innovazione e fare tutti i sacrifici necessari perché continui a svilupparsi e progredire nel modo migliore, non possiamo permettere che questi sacrifici vadano sprecati e si disperdano.
Il premio di oggi è certamente un segnale importante. La prestigiosa giuria ha selezionato con attenzione i ricercatori premiati, secondo criteri rigorosi.
Ho letto i criteri nel bando, e ho trovato veramente interessante il fatto che in questi giorni a Roma si riuniscano tanti importanti scienziati provenienti da tutto il mondo per discutere di questi temi, e per sensibilizzare e informare la pubblica opinione sulla grande importanza della scienza e della sperimentazione.
Si può senza dubbio affermare che un Paese che non fa ricerca e che non aiuta la ricerca è un paese dall'avvenire incerto.
Mi pare che, nonostante le difficoltà, stiamo facendo del nostro meglio per tenere l'Italia dalla parte di quelle nazioni che credono nella ricerca e investono nei loro giovani.
Sono certo che, nonostante le difficoltà del momento, la Istituzioni, che da sempre hanno a cuore il progresso della scienza, sapranno individuare le risorse necessarie, per proseguire sperimentazioni, studi e indagini, e per consentire all'Italia e ai suoi ricercatori di scoprire e sviluppare nuove idee e nuovi percorsi sempre più all'avanguardia, validi ed efficaci, che trasformino le speranze in concrete realtà.