Onorevoli colleghi,
con profondo dolore e grande commozione comunico all'Assemblea che stamattina un nostro militare, il caporal maggiore paracadutista Alessandro Di Lisio , è morto e altri tre paracadutisti sono rimasti feriti quando una pattuglia della Folgore e del 1° Reggimento Bersaglieri è stata attaccata con un ordigno esplosivo posizionato lungo la strada, a Nord est di Farah, in Afghanistan.

E' l'ennesimo tributo di sangue che il nostro Paese paga allo sforzo che la comunità internazionale sta compiendo per favorire il processo di pace in una regione difficile e martoriata da anni di guerra. Le nostre truppe sono in Afghanistan per una missione di pace e quindi per portare pace. Anche per onorare la memoria di chi ha dato la vita, è necessario proseguire questa missione internazionale in quelle difficili terre.

Nei mesi scorsi ho potuto personalmente constatare la professionalità, l'impegno, la passione e lo spirito umanitario con il quale i nostri soldati contribuiscono a questo delicato lavoro. Un lavoro che li vede anche impegnati in un'opera di ricostruzione di scuole, infrastrutture, centri sanitari per alleviare le condizioni difficili in cui vivono le popolazioni locali. Sono certo di interpretare i sentimenti di tutti rivolgendo parole di commossa solidarietà e di profondo cordoglio ai familiari del militare caduto. Partecipiamo al grande dolore e ci stringiamo con affetto a tutti loro.

Il nostro sincero cordoglio va naturalmente all'Esercito e alla Brigata Folgore. Ai tre paracadutisti rimasti feriti nell'attentato l'augurio di pronta e completa guarigione. Non posso non aggiungere il nostro rinnovato e sentito ringraziamento a tutti i militari che in Afghanistan, come in altre parti del mondo, continuano a portare avanti il loro difficile, quotidiano impegno per la pace e la sicurezza dei popoli.

In segno di lutto sospendo la seduta per dieci minuti.