Il Presidente: Discorsi

"Per i tuoi occhi inizia una nuova stagione"

Intervento del Presidente del Senato Renato Schifani in occasione della giornata mondiale della vista 2011

12 Ottobre 2011

Autorità, Signore e Signori,
saluto il Presidente Valerio Castronovo e tutti i presenti a questa importante conferenza che celebra la Giornata Mondiale della Vista, voluta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità.
Nel vostro programma di domani 13 ottobre, sono previste molte lodevoli e rilevanti iniziative: la distribuzione di materiale informativo sulla prevenzione delle patologie della vista negli appositi stand e la possibilità di effettuare visite di controllo gratuite grazie a 14 unità mobili distribuite per l'occasione in diverse città italiane; inoltre, la prenotazione di visite oculistiche attraverso un numero verde.
La sezione italiana quest'anno presta particolare attenzione ad una delle fasce più deboli e certamente più meritevoli di sostegno. Sono gli anziani, di frequente esposti a patologie della vista, non sempre propensi a sottoporsi ai necessari e a volte decisivi controlli, forse per rassegnazione, forse per difficoltà economiche.

Sensibilizzare sia gli anziani, sia l'intera popolazione, significa allora fare prevenzione cioè contribuire ad evitare che episodi non adeguatamente valutati per tempo, possano causare conseguenze ed effetti a volte difficilmente recuperabili.
La scienza biomedica oggi - come è noto - è fondata sulla medicina delle tre P: predittiva, preventiva e personalizzata. A ciò si aggiunge il fenomeno della sempre più vasta componente di soggetti anziani, prevista per i prossimi anni, a causa dell'allungamento della vita determinato dai progressi della scienza oltre che da altri fattori economici e sociali.
Inoltre la medicina offre potenzialità quasi illimitate a causa dei progressi tecnici: robot, informatica, nanotecnologia.
Questi sviluppi troveranno certamente sempre più larga e positiva applicazione nel settore della patologia oculare della retina collegato alle neuroscienze in generale.

I cittadini sono assai sensibili a tutte le problematiche socio sanitarie che riguardano anziani e disabili, con particolare evidenza per la diagnosi precoce, ed è auspicabile una sempre più stretta integrazione con il sociale, specie in tutti i settori della vista e delle patologie oculari.
La prevenzione inizia dall'età scolare: voglio sottolineare il grande rilievo dell'esame della vista ai bambini, già dai primi anni di scuola, che deve essere sempre più generalizzato e continuativo e che consente la correzione di difetti prima che divengano vere e proprie patologie.
Troppo spesso tendiamo a dare per scontato il bene della vista, che deve essere invece attentamente tutelato, e che alcuni, purtroppo, non possiedono.
I dati invitano ad una riflessione, perché assai cospicui: nel mondo i non vedenti sono circa 39 milioni, in Italia sono trecentosessantaduemila e in gran parte anziani. Gli ipovedenti nel mondo sono 246 milioni, un milione circa nel nostro Paese. Sono statistiche da considerare in crescita, eppure le patologie della vista sarebbero evitabili o comunque curabili in molti casi.
La degenerazione maculare legata all'età, la retinopatia ipertensiva, la cataratta, il glaucoma: voglio citare alcune delle malattie oculari che affliggono la popolazione mondiale, talune riconducibili a infezioni endemiche, specie nei Paesi del terzo mondo, una per tutti la cecità dei fiumi.
Gran parte di queste patologie sarebbero evitabili con la giusta prevenzione, ancor prima di una possibile cura.

In questo senso appare assai meritevole l'opera svolta dalla Sezione italiana dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità perché si occupa sia di prevenzione primaria, cioè di un'azione tesa a eliminare fattori di rischio, sia di prevenzione secondaria per diagnosticare le malattie. Entrambe le attività sono indispensabili e si integrano per giungere a positivi risultati.
Le patologie oculari hanno anche un elevato costo in termini economici: basti pensare che nel 2010 i costi della cecità e delle malattie degli occhi sono stati nel mondo di 2.155 miliardi di euro, che tendono ad aumentare e che, secondo uno studio della LUISS commissionato dalla stessa Agenzia, potrebbero essere ridotti in modo significativo grazie alla prevenzione. Lo stesso studio sostiene, infatti, che il risparmio medio per lo Stato italiano potrebbe aggirarsi intorno al 20%, cioè 875 milioni di euro.

Credo che questi elementi debbano portare tutti a una riflessione attenta e partecipe, ben sintetizzata dallo slogan scelto dalla vostra campagna: " Per i tuoi occhi inizia una stagione".
Questa situazione seria e talora drammatica deve portare a valorizzare sempre più la ricerca scientifica biomedica con riferimento nel caso specifico a questo settore.
Senza ricerca non vi sono progresso e innovazione in tutti i settori della vita sociale ed economica.
La ricerca rappresenta il "granaio" del futuro anche per accompagnare i giovani nel loro percorso ed evitare la fuga dei talenti.
Un'ultima considerazione, con riferimento alle affezioni trattate ed ai soggetti anziani che deve fare riflettere: oltre alla tecnologia prorompente, non può mai affievolirsi il valore umano della sanità.
Specie con i non vedenti e gli ipovedenti appare indispensabile che il soggetto infermo sia posto al centro delle attività mediche.
Una medicina senza anima non è medicina. La sanità non può essere fondata sulla malattia. E' necessaria una medicina incentrata sul malato. Vi ringrazio.



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