Il Senato ha dedicato la seduta pomeridiana all'esame dei numerosi emendamenti all'articolo 33 del ddl n. 2544, di modifica dell'ordinamento della Repubblica. L'articolo modifica l'articolo 117 della Costituzione introducendo la devoluzione, cioe l'attribuzione alla competenza legislativa esclusiva delle Regioni le materie dell'assistenza e dell'organizzazione sanitaria, dell'organizzazione scolastica e della gestione degli istituti (ferma restando l'autonomia scolastica), della polizia locale e, come indicato anche nella formulazione vigente del quarto comma del 117, di tutte le materie non espressamente riservate alla legislazione dello Stato. L'opposizione e fortemente critica poiche ritiene che la devoluzione, intervenendo in materie nelle quali sono previste anche potesta legislative esclusive dello Stato e potesta concorrenti, accrescera la conflittualita istituzionale; peraltro si tratta di servizi di primaria importanza in settori (sanita, istruzione e sicurezza) nei quali lo Stato ha il dovere di garantire uniformemente sul territorio nazionale i diritti dei cittadini e quindi la devoluzione, imposta per soddisfare gli ultimatum della Lega, rischia di alimentare disparita ed egoismi regionali. Questi timori sono stati respinti dalla maggioranza e dal relatore D'Onofrio: la devoluzione non contrasta con quanto gia previsto nell'articolo 117 approvato nella scorsa legislatura dal centrosinistra e va considerata assieme ad altre proposte di modifica avanzate per l'estensione del coordinamento Stato-Regioni nei settori delle reti di trasporto e di navigazione, dell'energia e dell'ordinamento delle professioni, nonche per l'indicazione con legge dei principi cui il Governo dovra attenersi nell'esercizio del potere sostitutivo delle autonomie territoriali nei casi previsti dall'articolo 120 della Costituzione.

L'esame degli emendamenti proseguira domani, a partire dalle 9,30 e la seduta proseguira fino all'approvazione del disegno di legge.

Successivamente l'Assemblea ha approvato il ddl n. 2833 di conversione in legge del decreto-legge n. 16, emanato dal Governo per corrispondere alle emergenze legate alla crisi del gruppo Parmalat e delle imprese dell'indotto, al fine di assicurarne la continuita produttiva e fornire adeguate garanzie ai creditori. Altre disposizioni riguardano l'incremento dell'organico del Corpo forestale dello Stato e il finanziamento dell'Ispettorato per la repressione frodi. I Gruppi dell'opposizione si sono astenuti, criticando l'insufficienza del provvedimento ma soprattutto sottolineando i problemi di copertura del testo.