Il Senato ha approvato in prima lettura a larga maggioranza, con l'astensione dei Verdi e del PDCI e il voto contrario di RC e del Gruppo delle Autonomie, il ddl n. 1545, volto ad adeguare l'ordinamento alle modifiche introdotte dalla legge costituzionale n. 3 del 2001, di riforma del Titolo V. Il Polo delle libertà ha sottolineato come il testo intervenga per porre rimedio alle incongruenze della legge costituzionale votata a stretta maggioranza dal centrosinistra nella scorsa legislatura, auspicando che il nuovo spirito di collaborazione manifestatosi anche nel dibatto sulle riforme istituzionali possa esplicarsi anche nel prosieguo del cammino riformatore. Da parte dell'Ulivo si è evidenziato come la logica di integrazione e coordinamento delle competenze legislative tra Stato, Regioni ed enti locali positivamente affermata nel testo in esame contrasti invece con la devoluzione voluta dal Ministro Bossi.

L'Assemblea ha quindi definitivamente approvato, anch'essa a larghissima maggioranza, la legge comunitaria 2002 (ddl n. 1329-B) con cui vengono recepite 37 direttive comunitarie su materie diverse, dalla tutela dell'ambiente ai rifiuti, dalla sanità alla disciplina del lavoro, dalla tutela dei consumatori ai trasporti.

Con la relazione del sen. Ziccone (FI), l'Aula ha quindi avviato l'esame del ddl n. 1577, già approvato dalla Camera, recante modifiche al codice di procedura penale in materia di applicazione della pena su richiesta delle parti, per l'estensione e il più ampio utilizzo dell'istituto del patteggiamento. Aperta la discussione generale, il seguito dell'esame è stato rinviato alla prossima settimana. Il Senato tornerà a riunirsi nel pomeriggio, alle ore 17, per lo svolgimento di interpellanze e interrogazioni.