Mercoledì 1 Febbraio 2006 - 950ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

Il Senato ha discusso e respinto la mozione 373, del sen. Marini (Rnp) e di altri senatori che impegnava il Governo a emanare un decreto-legge per chiarire che l'esenzione dalla raccolta delle firme per la presentazione delle candidature alle elezioni politiche riguarda anche i partiti o gruppi politici che siano singolarmente titolari della esenzione, ma che intendano utilizzare un simbolo del tutto o parzialmente diverso da quelli utilizzati nelle passate tornate elettorali. Il primo firmatario e tutti i rappresentanti dell'opposizione intervenuti (sen. Turroni, Turci, Petrini, Malabarba, Manieri e Salvi) hanno infatti sottolineato come l'introduzione, tra quelli richiesti alle liste per avere l'esenzione dalla raccolta delle firme, del requisito della presentazione di un contrassegno identico a quello precedentemente usato, risulta penalizzare soltanto la Rosa nel pugno, che pure unisce formazioni storiche, i Socialisti ed i Radicali, attualmente rappresentate da una ventina di eletti nel Parlamento nazionale ed in quello europeo.

Per la maggioranza sono intervenuti i sen. Valditara e Magnalbo (AN) e Malan (FI): i requisiti indicati dalla legge elettorale per l'esenzione dalla raccolta delle firme per la presentazione delle candidature hanno lo scopo di garantire l'elettorato sulla reale rappresentativita delle nuove formazioni che si affacciano alla competizione elettorale; essi perseguono, pertanto, un interesse di carattere generale, che sarebbe pericoloso attenuare con eccezioni, sia pure giustificate come quelle sollevate dalla Rosa nel pugno; peraltro, nell'ambito dell'esame del ddl n. 3718, ora passato all'esame della Camera, e stato dimezzato il numero delle firme richieste. Il sottosegretario per l'interno D'Ali ha ricordato che il Governo non puo fornire una interpretazione diversa da quella che emerge dalla chiara formulazione della legge elettorale, la quale, se necessario, dovrebbe essere modificata, ma non con atto d'urgenza, essendo la decretazione esplicitamente esclusa in materia elettorale dalla Costituzione, a meno che non riguardi aspetti meramente procedurali. La votazione si e svolta in un clima di forte tensione, che ha indotto il presidente Pera a sospendere brevemente i lavori.

Successivamente, il Senato ha approvato con modificazioni il ddl n. 3731, di conversione del decreto-legge n. 262, recante differimento dell'efficacia di alcune norme della legge n. 262 del 2005 (tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari) nonche una correzione alla legge finanziaria per il 2006 al fine di garantire il finanziamento dell'Autorita per l'energia elettrica ed il gas. L'opposizione, per la quale sono intervenuti i sen. De Petris (Verdi), Castellani (Margh) e Brunale (DS), pur apprezzando la correzione dell'errore compiuto in relazione al finanziamento dell'Autorita, ha votato contro il ddl di conversione rilevando come il differimento dei termini vada ad aggiungersi all'estremo ritardo con il quale la maggioranza e giunta alla definizione di un sistema di norme a tutela dei risparmiatori, dopo i gravi scandali finanziari di oltre due anni fa.

L'Assemblea ha poi concluso la fase di discussione generale del ddl n. 3723, di conversione del decreto-legge n. 2 del 2006, recante interventi nei settori dell'agricoltura, dell'agroindustria, della pesca, nonche in materia di fiscalita d'impresa. Sono intervenuti i sen. De Petris (Verdi), Basile (Margh), Bongiorno (AN), Piatti (DS), Ruvolo (UDC) e Piccioni (FI). Il seguito dell'esame e stato rinviato ad altra seduta in attesa del parere della Commissione bilancio.

Passati quindi all'esame degli emendamenti al testo proposto dalla 2a Commissione permanente dei ddl nn. 622, 1659, 2587 e 3309, recanti modifiche alla disciplina del condominio degli edifici, sono stati approvati con modifiche gli articoli 2 e 3.

Nell'ultima parte della seduta, e stata respinta la richiesta del sen. Manzione (Margh) di inversione dell'ordine del giorno e di passaggio alla discussione del ddl sulle quote rosa.

(La seduta è terminata alle ore 13:28 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina