Mercoledì 30 Novembre 2005 - 911ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

L'Assemblea ha proseguito l'esame degli emendamenti al testo approvato dalla Camera dei deputati del ddl n. 3633, di riforma del sistema elettorale.

Il ddl prevede che i partiti depositino, insieme al contrassegno, il programma elettorale ed indichino il capo della singola forza politica oppure della coalizione, senza che questo pregiudichi le prerogative del Presidente della Repubblica per quanto riguarda la nomina del futuro Presidente del Consiglio. Vengono esentati dalla sottoscrizione delle liste elettorali i partiti gia costituiti in Gruppi in Parlamento e quelli agli stessi collegati o rappresentativi di minoranze linguistiche. Si torna al sistema proporzionale ed i seggi vengono attribuiti alle liste secondo l'ordine di presentazione dei candidati deciso dai partiti. La ripartizione dei seggi per la Camera coinvolge solo le coalizioni che abbiano superato il 10% dei voti validi sul piano nazionale ed al loro interno i partiti che abbiano superato il 2% o rappresentino minoranze linguistiche, nonche la migliore lista sotto soglia, cioe quella che abbia ottenuto piu voti tra le liste che non sono arrivate al 2%. I partiti che si presentano al di fuori di una coalizione devono conseguire almeno il 4% per poter partecipare alla ripartizione dei seggi. Alla coalizione (o alla singola lista) che abbia ottenuto il maggior numero di voti validi a livello nazionale viene attribuito un premio di maggioranza affinche raggiunga la quota di 340 deputati.

Per il Senato, le soglie di sbarramento (20% per le coalizioni, 3% per le liste coalizzate; 8% per le liste non coalizzate e per le liste che si siano presentate in coalizioni che non abbiano conseguito il 20%) ed i premi di maggioranza sono applicati Regione per Regione.

Infine, 6 senatori e 12 deputati saranno eletti, con il sistema proporzionale fra liste concorrenti non bloccate, nella Circoscrizione Estero, suddivisa in quattro ripartizioni continentali.

In una seduta quasi interamente dedicata alle votazioni, nel susseguirsi delle verifiche del numero legale e del ricorso al procedimento elettronico, i sen. Mancino e Petrini (Margh), De Petris (Verdi) e, a titolo personale, Gubert (UDC) hanno criticato il sistema previsto per il Senato ed il premio di maggioranza regionale, che comporterebbe il formarsi di maggioranze diverse tra le Camere con tutti i conseguenti problemi sul piano della governabilita; ha risposto il sen. Pastore (FI), che ha ricordato che le norme rispettano il principio costituzionale per cui il Senato e eletto su base regionale e che neppure il sistema elettorale vigente offre garanzie di omogeneita dei risultati delle elezioni nei due rami del Parlamento. Il sen. Crema (SDI) ha sottolineato come la disciplina della sottoscrizione delle liste penalizzi tra le forze politiche presenti in Parlamento solo il nuovo raggruppamento che vedra uniti i Socialisti democratici ed i Radicali. Il sen. Gubert ha rilevato che il sistema previsto non agevola la rappresentanza politica delle minoranze linguistiche. Le senatrici De Petris (Verdi), Dato, Baio Dossi e Magistrelli (Margh) e Bonfietti (DS) hanno riproposto la questione delle pari opportunita nella rappresentanza: sono intervenuti sull'argomento i sen. Castagnetti e Contestabile (FI), che hanno giudicato le proposte relative alle cosiddette "quote rosa" lesive del principio di uguaglianza, e Bassanini (DS) e Petrini (Margh), che hanno ricordato come l'articolo 51 della Costituzione evochi le pari opportunita come strumento di uguaglianza.

Tutti gli emendamenti all'articolo 1 finora esaminati sono stati respinti. L'esame proseguira nella seduta pomeridiana a partire dall'emendamento 1.809.

(La seduta è terminata alle ore 14:01 )



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