L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 3328, recante disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari. Dopo la replica del sottosegretario per l'economia e le finanze Maria Teresa Armosino, che ha sottolineato l'indilazionabile necessita di approvare il provvedimento e difeso le ragioni dell'emendamento del Governo sulla Banca d'Italia (il cui onere a carico del bilancio dello Stato viene stimato in 800 milioni di euro), riservandosi di esprimere la posizione del Governo sugli emendamenti relativi al passaggio ad un sistema di vigilanza per funzioni e quindi del trasferimento all'Antitrust della competenza sulla concorrenza nel settore bancario, l'Assemblea ha respinto la proposta di non passaggio all'esame degli articoli avanzata dai sen. Vallone (Margh) e De Petris (Verdi). E' stata respinta anche la proposta di anticipare la discussione sugli emendamenti e gli ordini del giorno in tema di assetto, governance e competenze della Banca d'Italia, avanzata dal sen. Morando (DS) per la particolare rilevanza dell'argomento agli occhi dell'opinione pubblica e degli operatori finanziari nazionali ed internazionali.

I lavori, condizionati dalla dichiarata volonta dell'opposizione di rallentarne l'andamento per costringere la maggioranza a ritirare le proposte di modifica della legge elettorale, sono proseguiti con l'illustrazione degli emendamenti all'articolo 1, che modifica il testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo n. 58 del 1998) per quanto riguarda l'elezione e la composizione dei consigli di amministrazione delle societa per azioni.

La votazione degli emendamenti e stata rinviata alla seduta pomeridiana.