Il Senato ha approvato in prima lettura il ddl n. 3367 di conversione del decreto-legge n. 44 recante disposizioni urgenti in materia di enti locali, recependo gli emendamenti messi a punto dalla Commissione di merito con cui sono state apportate modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali e ad alcune disposizioni della legge finanziaria, nel senso di escludere determinate tipologie di spese dal tetto fissato con il patto di stabilita. Il provvedimento disciplina gli adempimenti relativi al bilancio di previsione degli enti locali, differendo al 31 maggio 2005 il termine per la sua approvazione. I sen. Battisti (Marg) e Brunale (DS) hanno dichiarato l'astensione dei rispettivi Gruppi, mentre il sen. Rollandin (Autonomie) ha espresso soddisfazione per un provvedimento che va nella direzione di un piu pieno riconoscimento dell'autonomia dei Comuni.

L'Assemblea ha quindi approvato in prima lettura il ddl n. 3008 di riordino del Consiglio universitario nazionale, da tempo in regime di prorogatio. Il provvedimento definisce il CUN organo di rappresentanza del sistema universitario, cosi distinguendolo dalla Conferenza dei rettori cui e demandato il compito di rappresentanza degli atenei. Nel corso dell'esame i sen. Valditara (AN), Asciutti (FI) e Brignone (Lega) hanno sottolineato l'urgenza del ddl, che restituisce al CUN un significato alto di organo di tutela dell'autonomia universitaria; anche il sen. Compagna (UDC) ha dichiarato il voto favorevole del suo Gruppo, ma ha lamentato la non sufficiente sensibilita finora mostrata dai vertici del Ministero nei confronti di atti parlamentari di sindacato ispettivo con cui sono stati denunciati i recenti gravissimi episodi di antisemitismo registratisi in alcune universita italiane. I sen. Monticone (Marg) e Modica (DS), pur apprezzando alcune delle misure proposte (in particolare il meccanismo di rinnovo parziale dell'organo ogni due anni) che giustificano il voto di astensione dei rispettivi Gruppi, hanno tuttavia evidenziato come si sia perduta l'occasione per ripensare in maniera ben piu incisiva il governo complessivo del sistema universitario su basi piu moderne e meno corporative.