Martedì 22 Febbraio 2005 - 745ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:32)

L'Assemblea ha concluso la discussione generale del ddl n. 2544-B (e dei connessi ddl costituzionali nn. 1941, 2025, 2556 e 2651) che riforma la Parte II della Costituzione.

Con gli interventi dei sen. Salvi, Manzella, Battafarano, Caddeo, Tessitore e Villone (DS), Pagliarulo (Com), Cavallaro, Manzione, D'Amico e Scalera (Margh) l'opposizione ha riproposto le critiche al testo approvato dalla Camera, che non potra essere corretto perche la maggioranza ha fatto della celere approvazione del testo l'oggetto di un accordo politico in vista delle prossime scadenze elettorali. Sono state confermate le perplessita sull'utilizzo della procedura di revisione prevista dagli articoli 138 e 139 per una riforma che investe un'intera Parte della Costituzione su materie disomogenee, che finiscono per delineare un modello istituzionale indefinito e sconosciuto agli altri ordinamenti costituzionali liberali. Ribadito, altresi, il giudizio negativo sull'accentramento dei poteri in capo al Premier; sul ridimensionamento del ruolo del Parlamento e sulla conseguente riduzione della partecipazione democratica; sulla complessita ed inefficienza del procedimento legislativo; sull'arretramento del sistema delle garanzie (in particolare per la sottrazione di poteri al Presidente della Repubblica e per l'accentuata politicizzazione della Corte costituzionale) ma anche sul suo mancato adeguamento alle nuove esigenze poste, nel regime bipolare e maggioritario, dal conflitto di interessi e dalla necessaria tutela delle minoranze parlamentari; sulla inversione di tendenza rispetto al processo federalista in corso, che si accompagna pero alla devoluzione, che avra effetti dirompenti per la coesione nazionale e per l'universalita dei diritti in materie come la salute e l'istruzione.

Per la maggioranza, i sen. Pedrizzi (AN) e Vizzini (FI) hanno sottolineato la coerenza del testo in esame con gli obiettivi di maggiore governabilita assicurata da una leadership sostenuta dal consenso elettorale, senza derive plebiscitarie o bonapartiste; di rafforzamento della democrazia maggioritaria; di precisazione delle funzioni eminentemente di garanzia del Capo dello Stato; di snellimento della funzione legislativa (nell'ambito della quale, tuttavia, per l'esponente di Alleanza nazionale sarebbe necessario rivedere la competenza legislativa sui ddl in materia di perequazione delle risorse finanziarie distribuite alle Regioni, degli istituti di credito a carattere regionale e delle assicurazioni); di ampliamento degli ambiti di legislazione regionale, pur nel rispetto dell'interesse nazionale; di istituzione del Senato federale. La replica del Governo e stata rinviata a domani.

(La seduta è terminata alle ore 19:54 )



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