Il Senato ha definitivamente approvato il ddl n. 2756, che attribuisce al Governo la delega ad applicare la disciplina pubblicistica al rapporto d'impiego del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Sul voto si sono manifestate differenti posizioni all'interno degli schieramenti di maggioranza e di opposizione: hanno infatti annunciato voto contrario, accanto ai senatori di Rifondazione comunista, Verdi e Democratici di sinistra, critici per i rischi di militarizzazione del Corpo e per le conseguenze normative, economiche e sindacali del nuovo inquadramento dei Vigili del fuoco nella funzione pubblica, i senatori della Lega, che non accettano, anche alla luce del processo di riforma in senso federalista dello Stato, il riaccentramento di funzioni di competenza regionale. Per converso, agli annunci di convinto sostegno da parte di Forza Italia e dell'UDC, secondo i quali il passaggio dal regime giuridico privato ad una disciplina autonoma di diritto pubblico consentira l'equiparazione del rapporto di lavoro a quello degli altri Corpi dello Stato ed il riconoscimento della professionalita e della peculiarita di funzioni dei Vigili del fuoco, chiamati oggi ad affrontare anche i rischi per la sicurezza civile ed istituzionale derivanti dalle minacce di natura nucleare, chimica e batteriologica, si e aggiunto il voto favorevole dei senatori della Margherita, i quali, pur sottolineando la prioritaria necessita di affrontare le carenze di mezzi e organici del Corpo, hanno giudicato positivamente la soluzione data alla anomala configurazione del rapporto di lavoro del personale.

Su proposta del relatore Falcier (FI), l'Assemblea ha quindi rinviato l'esame del ddl n. 2650, recante proroga di termini per l'esercizio di deleghe legislative.