Il Senato ha avviato la discussione del ddl n. 2674, di conversione del decreto-legge n. 352 del 2003 con cui il Governo, all'indomani del rinvio alle Camere del ddl Gasparri da parte del Presidente della Repubblica, ha predisposto un meccanismo di proroga delle modalità di definitiva cessazione del regime transitorio, con particolare riguardo alle conseguenze su Retequattro e Rai Tre. Per il relatore Grillo (FI) l'Esecutivo ha colto l'occasione per anticipare alcuni indirizzi della futura legge di sistema in linea con le raccomandazioni presidenziali (attribuzione di compiti di verifica all'Autorithy di settore sull'effettiva diffusione delle reti digitali terrestri, sulla reale offerta di programmi diversi da quelli diffusi dalle reti analogiche e sulla presenza sul mercato di decoder a prezzi accessibili), mentre il Ministro Gasparri ha rilevato come il decreto assolva al compito indicato dalla Corte costituzionale di fornire un percorso certo per la cessazione del regime transitorio. Di opposto tenore le considerazioni espresse dagli esponenti dell'opposizione, intervenuti anzitutto per motivare una pregiudiziale di costituzionalità fondata sull'assenza di sufficienti garanzie circa l'effettivo arricchimento dell'offerta informativa e dunque per denunciare il mancato rispetto del pluralismo e della libera concorrenza. Anche nel corso della successiva discussione generale, il centrosinistra ha insistito sulla sostanziale elusione delle indicazioni offerte nel messaggio dal Capo dello Stato, mentre i senatori del Polo della libertà hanno insistito sulla necessità di colmare un vuoto normativo e sulla conformità delle misure proposte agli indirizzi del Quirinale. Concluso l'esame degli emendamenti presentati al decreto-legge, le dichiarazioni di voto finale sono state rinviate a domani.