Nell'Aula del Senato è proseguito l'esame degli emendamenti presentati al disegno di legge finanziaria (699 ) con l'approvazione dell'articolo 19 che prevede la soppressione di enti pubblici o la loro trasformazione in SpA o in fondazioni a carattere privato; con riferimento a tale articolo, il Governo ha ritirato l'emendamento che estendeva tale possibilità di trasformazione anche agli IRCCS, mentre è stata approvata una proposta di modifica volta ad istituire una Commissione parlamentare incaricata di esprimersi sulle eventuali soppressioni o trasformazioni.

E' stato poi approvato l'articolo 20 che introduce, a fini di risparmio e di incremento dell'efficienza della macchina burocratica, la possibilità per le pubbliche amministrazioni di affidare a società esterne alcuni servizi di propria competenza. Approvato anche l'articolo 21 che riduce gli stanziamenti destinati al funzionamento di enti pubblici e accorpa in un unico capitolo i contributi ad altri enti ed istituti, riducendone la dotazione del 10%; grazie all'approvazione all'unanimità di un apposito emendamento, da tale previsione sono stati esclusi alcuni enti che svolgono attività a favore dei non vedenti.

L'Aula ha quindi approvato l'articolo 22 che autorizza il Ministero per i beni e le attività culturali ad affidare a privati la gestione di alcuni servizi museali, articolo su cui si sono concentrate le critiche dell'opposizione anche alla luce dell'atteggiamento contrario assunto da direttori e curatori di musei. Approvato inoltre un articolo aggiuntivo proposto dal Governo al fine di prorogare al 2004 i contratti a tempo determinato del personale del Ministero per i beni e le attività culturali.

Accantonato l'articolo 23 sui servizi pubblici locali, è stato infine approvato l'articolo 24 in tema di dotazioni organiche di personale pubblico.