Approvata la risoluzione proposta dalla maggioranza a sostegno del DPEF che delinea la politica economica del Governo Berlusconi per l'intera legislatura. Attraverso gli impegni accolti dall'Esecutivo, la risoluzione mette in evidenza gli obiettivi qualificanti del DPEF, quali lo sviluppo, l'occupazione, la salvaguardia dello Stato sociale, il completamento dell'opera di risanamento solo pallidamente avviata dai Governi di centrosinistra nella scorsa legislatura. Tra i numerosi intervenuti dai banchi dell'opposizione, l'ex Presidente del Consiglio Amato ha catalizzato l'attenzione dell'Assemblea sferrando un attacco frontale al DPEF, tacciato di contraddittorietà laddove promette nuovi miracoli economici in un contesto definito in declino, fantasioso nell'indicazione di dati sull'andamento tendenziale e sulle prospettive di sviluppo avulsi da qualsiasi ancoraggio alla realtà, incoerente nella definizione degli obiettivi e delle risorse necessarie al loro conseguimento.

Il Senato ha inoltre approvato il disegno di legge n. 373, recante primi interventi per il rilancio dell'economia. Si tratta di uno dei cardini del cosiddetto programma dei cento giorni con cui il Governo intende stimolare il sistema produttivo del Paese. Il provvedimento reca norme per incentivare l'emersione dell'economia sommersa, incentivi fiscali per gli investimenti e lo sviluppo (la cosiddetta Tremonti-bis) con la sostituzione o la soppressione di precedenti agevolazioni (tra cui la dual income tax e della cosiddetta legge Visco), nonché una serie di misure sull'innovazione e di semplificazione monetaria e fiscale. Sono poi previste una delega al Governo per il riordino del settore dei giochi, delle scommesse e dei concorsi a premi nonché la soppressione dell'imposta sulle successioni e sulle donazioni