Proseguono in Senato a ritmi serrati le votazioni sui circa 1.300 emendamenti presentati dalle opposizioni all'unico articolo del ddl costituzionale n. 1187 relativo alla devoluzione alle Regioni della competenza legislativa esclusiva su sanità, scuola e polizia locale. L'andamento delle votazioni è stato caratterizzato dall'ostruzionismo posto in essere dai Gruppi dell'Ulivo, che hanno più volte lamentato l'interpretazione formalistica ed eccessivamente restrittiva che la Presidenza ha fornito alle norme regolamentari che hanno consentito di dichiarare preclusi numerosi emendamenti. Il Presidente di turno Calderoli ha peraltro sottolineato come la Presidenza si sia attenuta, oltre che ovviamente al Regolamento, alla prassi costantemente seguita in casi simili nella scorsa legislatura. Tuttavia, a seguito della proposta, accolta dall'Aula, di prolungare i lavori dell'Assemblea oltre il termine stabilito, si sono scatenate proteste culminate nell'espulsione del sen. Manzione (Marg); l'iniziale rifiuto di quest'ultimo di abbandonare l'emiciclo ha prodotto una lunga sospensione dei lavori. Le votazioni proseguiranno la prossima settimana, per la quale è prevista la prima delle quattro deliberazioni necessarie per il varo del ddl costituzionale.

Successivamente l'Aula ha avviato l'esame del ddl n. 1805 di conversione del decreto-legge n. 236 recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi in scadenza, esame anch'esso rinviato essendo mancato il numero legale sulla votazione della questione sospensiva avanzata dal sen. Turroni (Verdi).