Il Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione Bossi ha replicato nell'Aula di Palazzo Madama ai numerosi senatori dell'opposizione intervenuti nel corso delle precedenti sedute in sede di discussione generale sul ddl costituzionale n. 1187 relativo alla devoluzione alle Regioni della competenza legislativa esclusiva su sanità, scuola e polizia locale. In un clima di forte contestazione da parte delle opposizioni, il Ministro ha sottolineato il carattere strumentale del catastrofismo emerso nel corso del dibattito dato che la riforma lascia intatte le garanzie poste a tutela dei diritti inalienabili sanciti dalla prima parte della Costituzione ed ha anche stigmatizzato l'eccessivo ricorso delle opposizioni a pratiche ostruzionistiche in misura tale da gettare nel ridicolo il lavoro parlamentare. Negando con forza che la devoluzione possa portare ad uno scontro tra Nord e Sud del Paese, Bossi ha rivendicato la lunga battaglia condotta per imporre una visione federalista dello Stato ormai abbracciata anche dal Meridione, che porterà pieni frutti quando, nel corso della legislatura, verranno portate a compimento le residue riforme relative alla composizione della Corte costituzionale, al Senato federale e al presidenzialismo.

L'Aula è quindi passata alle votazioni degli oltre mille emendamenti presentati all'unico articolo del disegno di legge, votazioni che proseguiranno nelle sedute di domani, la prima convocata per le ore 10,30, mentre la seduta pomeridiana è stata anticipata alle ore 16, quando il Governo verrà a riferire sugli eventi alluvionali che hanno colpito l'Italia settentrionale.