La seduta antimeridiana del Senato è stata interamente dedicata all'esame e alla votazione degli emendamenti all'articolo unico del ddl Cirami sul legittimo sospetto (1578-B). L'andamento delle votazioni è stato parzialmente rallentato dalla mancanza per due volte del numero legale. Dopo aver respinto tutte le precedenti modifiche proposte dalle opposizioni, l'Aula ha affrontato l'esame degli emendamenti volti a precisare meglio il riferimento, in caso di sospensione del processo a richiesta dell'imputato, all'applicabilità dell'articolo 303 del codice di procedura penale anziché del successivo articolo 304. L'emendamento predisposto a tale scopo dalla maggioranza ha provocato i rilievi critici del centrosinistra a causa di imprecisioni tecniche che hanno condotto alla definizione di due nuovi testi, uno della maggioranza e l'altro presentato da senatori dei Gruppi DS, Verdi, PDCI e RC, che sono poi stati approvati, in un'unica votazione, quasi all'unanimità; il disegno di legge dovrà dunque tornare alla Camera per l'approvazione definitiva. Pur dovendosi ancora esaminare circa la metà dei numerosissimi emendamenti presentati, resta comunque sostanzialmente confermato l'impianto del testo varato in seconda lettura a Montecitorio, dove erano state apportate modifiche attinenti in particolare la definizione del legittimo sospetto, le modalità e gli effetti della richiesta di rimessione e la sospensione del decorso dei termini di prescrizione e di custodia cautelare. Malgrado tali aggiustamenti, il giudizio delle opposizioni resta fortemente negativo nei riguardi di una legge giudicata incostituzionale, tesa a impedire lo svolgimento di alcuni noti processi e pericolosa per gli effetti che produrrà sull'intero sistema giudiziario.