Con l'approvazione della relativa proposta di risoluzione presentata dalla maggioranza, il Senato ha licenziato positivamente la Nota di aggiornamento al DPEF relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2003-2006. Attraverso tale risoluzione, il Governo è stato sollecitato ad operare affinché la riduzione della pressione fiscale e le riforme strutturali siano orientate al rilancio dello sviluppo e dell'occupazione, a garanzia degli strati sociali più deboli. Replicando alle osservazioni critiche formulate nel corso della discussione, in particolare dal relatore di minoranza Morando (DS), il vice ministro dell'economia Baldassarri ha ribadito che obiettivi della manovra correttiva sono il rigore e lo sviluppo, sottolineando come oltre ai noti riflessi della sfavorevole congiuntura internazionale, pesano sul PIL relativo al 2002 anche la crisi del settore automobilistico, gli scioperi effettuati e l'andamento non positivo dell'interscambio con la Germania. Baldassarri ha quindi negato che la finanza pubblica sia allo sfascio o fuori controllo, anzi il Governo ha puntualmente presentato le sue valutazioni al Parlamento e all'UE, dimostrando sempre la giusta attenzione nei riguardi del Mezzogiorno. Proprio la politica nei confronti del Meridione è stata invece al centro delle critiche delle opposizioni, che hanno giudicato la manovra correttiva indeterminata negli effetti e inidonea a conseguire gli obiettivi di politica economica indicati dal Governo.

Il Senato ha poi approvato il ddl n. 1686, di conversione del decreto-legge n. 193 in materia di servizi pubblici. Il decreto, che ora passa all'esame della Camera, congela le tariffe nei servizi pubblici, a partire da quelle elettriche, fino al 30 novembre 2002.

L'Aula ha infine avviato l'esame del ddl n. 1517, in materia di incompatibilità dei consiglieri regionali, che proseguirà nella seduta di domattina, convocata per le 9,30.