In un clima di forte contrapposizione, l'Assemblea ha approvato il nuovo calendario dei lavori per la settimana in corso, già adottato ieri a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo. Oggetto delle forti proteste delle opposizioni, talmente vibrate da costringere il Presidente di turno ad una breve sospensione dei lavori, è stata la decisione di avviare in Aula (dalla seduta pomeridiana di mercoledì oppure, come proposto dal capogruppo di FI Schifani in caso di prolungamento dei lavori in Commissione, da quella di giovedì) l'esame del ddl n. 1578, tendente ad inserire il legittimo sospetto fra le cause di rimessione del processo ad altro giudice previste dall'articolo 45 del codice di procedura penale. A favore del calendario e della proposta del sen. Schifani è intervenuto il sen. Tofani (AN), mentre i sen. Bordon (Marg), Angius (DS), Boco (Verdi), Malabarba (RC), Thaler Ausserhofer (Aut) e Marini (SDI), fortemente contrari, hanno rilevato come l'urgenza del ddl Cirami nasconda la volontà di impedire la celebrazione a Milano di un processo nei confronti di alcuni imputati eccellenti.

A larga maggioranza, con l'astensione dei Verdi, l'Assemblea ha quindi definitivamente convertito in legge il decreto n. 122 (ddl n. 1589) concernente la proroga al 30 giugno 2003 degli sfratti e del termine per l'entrata in vigore dei testi unici delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia e di espropriazione per pubblica utilità. Mentre si è registrata una generale convergenza sull'opportunità della misura proposta sul fronte degli sfratti, le opposizioni avrebbero preferito un più approfondito esame da parte del Parlamento delle ulteriori misure previste nel decreto.

In precedenza il Senato aveva definitivamente convertito in legge il decreto n. 121 (ddl n. 1583), di cui nella seduta odierna era prevista al sola votazione finale, recante disposizioni urgenti per garantire la sicurezza nella circolazione stradale.