Giovedì 18 Luglio 2002 - 216ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:33)

Il Senato ha ripreso l'esame dei ddl nn. 1508 (testo base), 1506 e 1531, presentati dalle opposizioni allo scopo di garantire la tutela dei beni culturali e ambientali in relazione al loro trasferimento alla Patrimonio dello Stato Spa. Malgrado il richiamo al sistema vincolistico posto a garanzia di tali beni, i presentatori dei ddl, aventi come primi firmatari i sen. Ripamonti (Verdi), Del Turco (SDI) e Giovanelli (DS), hanno preso le mosse dalla convinzione che il decreto-legge n. 63 del 2002, istitutivo della suddetta società, lasci aperti pericolosissimi varchi, anche a causa dell'attribuzione di ogni potere al Ministero dell'economia a scapito del ruolo di filtro e di controllo del Dicastero dei beni culturali e ambientali. Si propone pertanto l'esclusione esplicita della trasferibilità alla società dei beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile dello Stato, l'espressione di pareri vincolanti da parte delle competenti Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato e l'approvazione preventiva dell'elenco di tali beni da parte della Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti locali; viene inoltre escluso il loro trasferimento alla Infrastrutture Spa e l'eventuale utilizzo a garanzia di operazioni finanziarie.

Il Sottosegretario per l'economia e le finanze Armosino ha ribadito che il Governo, pur concordando con l'esigenza di salvaguardare i beni indisponibili dello Stato, non si è mai impegnato a presentare un ulteriore provvedimento legislativo, ritenendo tale finalità già garantita dalla legge di conversione del decreto n. 63 che l'iniziativa delle opposizioni, cui dunque il Governo si dichiara contrario, intende modificare. Essendo più volte mancato il numero legale in occasione della votazione dei primi emendamenti all'articolo 1, l'esame dei provvedimenti è stato rinviato ad altra seduta.

(La seduta è terminata alle ore 13:22 )



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