La discussione generale del ddl n. 1206, recante norme per la risoluzione dei conflitti di interesse, continua ad impegnare l'Aula di Palazzo Madama, dove si susseguono gli interventi dei senatori di opposizione. Nel corso del dibattito la tematica del conflitto di interessi è stata sviscerata e sottoposta a critica da parte dello schieramento di centrosinistra tanto dal punto di vista politico quanto da quello giuridico. La ricostruzione storica del modo in cui è stata finora affrontata la questione, a partire dai tentativi poi abortiti posti in essere in sede di Bicamerale per le riforme istituzionali, conduce a considerare il tema come dirimente per il passaggio ad una compiuta democrazia dell'alternanza, per la reciproca legittimazione tra gli schieramenti politici in campo e per il mantenimento dell'equilibrio tra i poteri, ma la soluzione offerta dal Governo di centrodestra appare inidonea perché ritagliata su misura per l'attuale Presidente del Consiglio e dunque non suscettibile di conseguire l'obiettivo prioritario, che non consiste nella repressione successiva di comportamenti istituzionalmente non corretti, bensì nella prevenzione delle situazioni di conflitto anche solo potenziali.

Nel corso della mattinata sono intervenuti i sen. Tessitore, Bonavita, Calvi, Morando e Di Girolamo del Gruppo dei DS e i sen. Dato, Dentamaro, Mancino e Castellani della Margherita. La discussione generale proseguirà nel pomeriggio a partire dalle ore 16,30.